Che la rete ferroviaria dell'Abruzzo interno non sia tra le più sviluppate d'Italia è dato certo. Dopo l'apertura delle due autostrade abruzzesi, alla fine anni Settanta, il collegamento preferibile è sicuramente quello più 'privato' e meno ecologico su gomma, anche perché, ad esempio, da L'Aquila a Roma in treno ci vuole, più o meno, il triplo del tempo.
Ad ogni modo, sono molti i pendolari che, ostinatamente, continuano a prendere i mezzi su binario in una delle due direzioni che implicano il passaggio alla stazione FS dell'Aquila, quella che si dirige (o proviene) dalla Valle Peligna e dalla sua città principale, Sulmona. Ogni giorno sono centinaia le persone che utilizzano, per studio o per lavoro, la tratta L'Aquila-Sulmona.
A Sulmona è stato costituito tempo fa anche un comitato, il "Comitato pendolari Sulmona". Un gruppo spontaneo di persone che da almeno due estati si ritrova a lamentare sempre lo stesso problema: a luglio e agosto, Trenitalia, che gestisce la tratta tra L'Aquila e la città peligna, sospende le corse, per supposti "lavori".
Già nel marzo dello scorso anno, infatti, il Comitato dei pendolari di Sulmona sottopose il problema all'attenzione della politica e dell'opinione pubblica: "Non risulta che durante la manutenzione lungo gli oltre 26mila km di linee italiane venga mai effettuata la chiusura di tratte, se non per gravi ed improrogabili necessità. Tra l'altro, in questi anni di manutenzione ferragostana non risulta sia mai stata inviata alla Regione Abruzzo alcuna nota programmatica degli interventi da svolgere e tantomeno un elenco di quelli svolti".
Dunque ogni estate vengono sospese per due mesi le tratte tra L'Aquila e Sulmona, con l'annuncio da parte di Trenitalia di effettuare lavori di cui non si vedono, a detta dei pendolari, i risultati migliorativi.
"Però al pendolare che a settembre può di nuovo sedere nelle datate automotrici Aln668 non sfugge che la serie di buche (si tratta proprio di due pericolosi avvallamenti del terreno che fanno letteralmente sobbalzare il treno) all'interno della seconda galleria da Raiano verso Molina Aterno, sono sempre lì da anni. E resta il mistero su quali siano state le attività svolte tali da dover necessitare della chiusura della linea". Queste le parole scritte dal comitato lo scorso anno.
Frasi che, tuttavia, rimangono attuali, considerando che per l'estate 2015 ci sarà la chiusura della tratta per "lavori di manutenzione" per i mesi di luglio e agosto. A scrivere ai vertici di Rfi è stata stavolta anche la senatrice aquilana del Partito Democratico, Stefania Pezzopane: "E' assolutamente necessario evitare l'ennesimo stop estivo per lavori della tratta ferroviaria Sulmona-L'Aquila, perché i pendolari non possono continuare ad essere tartassati - si legge in una nota della Senatrice - Lo scorso anno è successo e nessuno ha potuto verificare un miglioramento del servizio alla ripresa a settembre".
Lo stop estivo dei treni è un disservizio importante per tutti i pendolari, per lo più lavoratori non stagionali, e quindi viaggiatori anche nel caldo agosto: l'attivazione del bus sostitutivo garantito da Rfi impiega infatti mezz'ora di tempo in più per ogni tratta, con l'anticipo all'alba e l'impiego di due ore di tempo per il ritorno pomeridiano verso Sulmona. E poi, con i lavori della Strada Statale 17 i disagi aumentano.
A questo punto speriamo che, dopo due mesi di lavori, a settembre vagoni e binari saranno ammodernati. Lo sperano anche i pendolari.