A volte il talento paga. E' l'aquilano Matteo De Santis ad aver vinto l’edizione 2014 di F.A.M.E., un premio nazionale dedicato all'arte contemporanea.
Il concorso si divide in diverse sezioni: pittura e grafica, fotografia, video, scultura e installazioni e, per ognuna, vengono selezionati dieci finalisti, tra i quali viene scelto il vincitore. De Santis si è aggiudicato il premio finale per la categoria video con un cortometraggio dal titolo hOme. Il tema con cui i partecipanti si sono misurati è "spazio urbano e vita quotidiana", che nel video hOme si intrecciano in un gioco di abitudini meccaniche.
"E' partito tutto - ci spiega Matteo De Santis - da un'idea divertente che mi era venuta in mente sulla routine quotidiana e che ho cercato di mettere in pratica".
Quella di hOme non è la sua prima esperienza con il cinema. Dopo aver frequentato i corsi di regia e sceneggiatura presso la scuola di Cinema "Sentieri Selvaggi" di Roma, ha curato la regia del corto Un salto appagante: un ironico bilancio di vita del protagonista, tra i piccoli e i grandi problemi che lo attanagliano e che lo conducono ad un’unica soluzione.
Tra le altre cose, De Santis collabora con Visioni Future, un'associazione di cui fanno parte altri due aquilani Luca Cococcetta e Diego La Chioma. Insieme hanno realizzato tre fortunati cortometraggi.
La formula del corto può disorientare i più. E' vero che negli ultimi anni, grazie al diffondersi delle tecnologie, è stata 'culturalmente accettata' ma questo ha creato maggiori possibilità e, forse, minore qualità. Quella sorta di democrazia prodotta dalla tecnologia alla portata di tutti ha generato un certo senso di onnipotenza. Dalle foto ai video, basta il dispositivo giusto, che ad un modico prezzo si può acquistare al primo negozio di elettronica, ed il gioco è fatto. Tuttavia, in un mare di filmati e di foto in cui ci ritroviamo ad annaspare, come abbiamo già detto, il talento paga e finisce per emergere.
Vola Piccolo Guerriero, di cui De Santis ha scritto la sceneggiatura, è stato finalista nel contest nazionale Canon "La grande occasione". Narra, attraverso le immagini, di un viaggio ancestrale in un foresta dove un ragazzino fugge dall'inevitabile. Nella trama semplice ed allegorica si scorge la volontà di voler inserire una sorte di ode ai deboli. Come spiegano i realizzatori del progetto: "Dove non possono correre le gambe più piccole, può invece volare un ingegno più brillante".
Dello stesso sapore Distanza, il cortometraggio che ha ricevuto ben tre nomination al Madrid International Film Festival 2014. Ed è stato inoltre selezionato ai festival di Los Angeles, St. Tropez e, infine, all'International Film Awards Berlin che si terrà dal 3 all'8 settembre prossimi. Il corto, diretto da Luca Cococcetta, scritto da Matteo De Santis e interpretato da Iaia Forte e Manuele Morgese racconta, usufruendo della cornice del lago di Campotosto in una giornata grigia, la distanza psicologica che si crea tra due compagni. Una distanza che è così profonda da non permettere neppure di aprire la porta che li separa nella stessa casa. Una celebrazione a quel 'vuoto' che inspiegabilmente si crea in una relazione, quello che John Fante definiva come un fiore grigio che si schiude tra due persone e che parla dell’abisso che li separa.
Ultimo, ma non per importanza, il corto Il caffè non esiste. Una piccola discussione filosofica tra uno studente e il suo professore, che si svolge in un bar, a proposito di una tesi strampalata e, ovviamente, di un caffè che non esiste. Proiettato quest'anno all'evento "Corto Caffè Letterario", è stato anche selezionato al Rome indipendent film festival (Riff).
E come spesso succede, il talento paga ma per sopravvivere c'è bisogno di accontonare per un attimo la vena artistica.
"Stiamo lavorando - racconta De Santis - per poter arricchire l’attrezzatura: cerchiamo di operare in altri ambiti del territorio, anche come agenzia di ripresa per matrimoni e spettacoli, per poter poi finanziare i nostri progetti artistici".