Martedì, 16 Giugno 2015 17:10

Metro di superficie, intervista a Eliseo Iannini: "Chiedo ristoro spese"

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E' cominciata con l'audizione di Eliseo Iannini e del suo legale Massimo Manieri, la serie di 'commissioni bilancio' previste dal Comune dell'Aquila e dedicate interamente alla metropolitana di superficie, la grande incompiuta aquilana.

Iannini [guarda l'intervista in alto], rifacendosi all'articolo 158 del codice degli appalti, chiede il ristoro delle somme spese ed è disposto a transare del 50% rispetto alla cifra di 14,4 milioni di euro (quindi a 7milioni circa). In più annuncia ricorso al Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar, che non ha accolto l'avversione della società del costruttore aquilano (la Cgrt) alla delibera con cui nel 2009 il Comune annullò la concessione.

Fatto sta che, dopo la sentenza del Tar, il Comune ha quantomeno rallentato il percorso verso la transazione, avviato tramite vari incontri tra il 2008 e il 2009 e poi dal 2012 al 2015. Le parti infatti erano arrivate quantomeno vicino ad un accordo sulla cifra di 6,5milioni, partendo da posizioni diverse, anche se poi non così discordanti

Dopo la sentenza del Tar a lei favorevole (che si unisce all'altra in sede civile), di fatto la Giunta Cialente è però tornata a prendere in considerazione il rischio di essere coinvolta nella via giudiziale.

"Sotto un profilo politico sia il Sindaco, che Trifuoggi, che Pirozzolo hanno rilasciato dichiarazioni ai giornali, affermando che, nonostante la pronuncia del Tar, era loro intenzione andare avanti sul versante transattivo. Ma poi di fatto non è seguito nessun atto ufficiale - afferma a NewsTown l'avvocato Manieri  - entro il 19 giugno produrremo appello in Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, e valuteremo in seguito altre azioni giudiziarie".

"Non sentiamo il Comune da un mese e mezzo - conferma nella videointervista Eliseo Iannini - riteniamo la fase di transazione interrotta. Oggi ho chiesto di essere audito per provare a far capire tutto quello che è successo, perché la città sa poco e male della vicenda, perché non gli è stata spiegata bene. Spero che le parole di oggi servano a capire le responsabilità, ma non è questa certo la soluzione dei mali: la metropolitana, ormai, non si farà e sono stati buttati soldi pubblici e privati, dei quali vorremmo ristoro".

Chiarezza che però manca ancora secondo il presidente della Commissione Giustino Masciocco: "Nessuno ci ha raccontato cosa si sono detti in queste riunioni in cui Giunta e dirigenti hanno tentato la transazione. E' necessario stabilire - aggiunge il consigliere di Sel - quant'è l'importo di indebito arricchimento da parte del Comune, da lì si parte per verificare quanto eventualmente bisogna dare alla concessionaria. Ma chi è che deve stabilire quant'è l'importo di indebito arricchimento? Non il consiglio comunale che non ne ha le competenze. Di certo invece qualche dirigente ne ha. Una volta calcolato l'indebito arricchimento va sottratto quanto alla concessionaria è stato già dato".

La vicenda del secondo Sal alla Lohr
A tal proposto in commissione si è riproposta la vicenda del milione e ottocentomila euro relativo al pagamento del secondo Sal per la produzione dei sette treni da corrispondere a Lohr e trattenuto da Iannini. Una vicenda per cui, secondo il costruttore, si ha solo una versione semplicistica: "I soldi che la Cgrt ha preso e non girato alla Lohr non son stati distolti dal bilancio di Cgrt ma sono serviti alla stessa per evitare il default a cui si stava arrivando per responsabliltà dell'Ente Comune". Nell'interesse insomma, secondo Iannini e del suo legale, anche del Comune.

Ultima modifica il Mercoledì, 17 Giugno 2015 11:44

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