Mondo

Non bastava l'alluvione dei giorni scorsi e il raid israeliano alla vigilia di Natale a Gaza, terra di una popolazione già martoriata da un'invasione che dura da decenni e da un embargo che sembra infinito. Israele, in seguito all'uccisione di un appartenente al Ministero della Difesa da parte di un cecchino, ha chiuso martedì scorso il valico di Kerem Shalom. Il risultato è devastante: il valico chiuso non permette l'arrivo a Gaza del carburante necessario all'alimentazione dell'unica centrale elettrica della…
Erano 50 anni che non si vedeva un tifone di tale forza e intensità abbattersi su di una zona tanto popolata. Un evento straordinario e tragico. Haiyan ha devastato l'arcipelago delle Filippine con venti a 235 chilometri orari e folate di 275 chilometri, causando onde alte fino a sei metri e allagamenti che hanno distrutto interi centri abitati. A sentire le autorità, le famiglie colpite sarebbero 944.586, pari a 4.28milioni di persone. E l'Unicef rileva che più del 40% dei…
"Basta privatizzazioni ... basta attacchi ai sindacati che devono invece estendere il loro ruolo ... parlare dei problemi di chi, pur lavorando sodo, fatica ad arrivare a fine mese è onesto e patriottico: servono 200mila case popolari, basta chiudere gli ospedali di quartiere. E i ricchi devono dare di più per finanziare gli asili e il doposcuola delle scuole medie". Parola del nuovo sindaco di New York City. Erano vent'anni che la Grande Mela non eleggeva un democratico. A sfatare…
La notte tra martedì e mercoledì, nella periferia Ovest di Atene, il rapper militante antifascista Killah P, al secolo Pavlos Fyssas, è stato brutalmente assassinato in un agguato da Giorgios Roupakias, affiliato al gruppo neo-fascista di Alba Dorata. L'uccisione del Rapper ha generato una fortissima reazione in tutte le maggiori città della penisola ellenica dove, dal pomeriggio di mercoledì, si sono svolte manifestazioni di piazza in solidarietà di #KillahP a cui hanno partecipato migliaia di persone. Molte sedi di Alba Dorata sono…
La soluzione è vicina: la Siria avrebbe accettato il piano russo per la messa sotto controllo internazionale delle armi chimiche. A confermarlo, in una intervista a Russia24, il presidente Bashar al Assad. Nelle scorse ore, l'invio alle Nazioni Unite dei documenti necessari alla firma della Convenzione internazionale che bandisce le armi chimiche. Washington, però, tentenna. In pochi, alla Casa Bianca, credono alle parole di Assad. La verità è che la diplomazia russa ha messo con le spalle al muro gli…
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