Mercoledì, 09 Dicembre 2015 12:30

Consigli territoriali e cortocircuiti della politica: il caso dell'assemblea su Valle Pretara

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Da quando sono stati reintrodotti dall'amminstrazione Cialente, i Consigli territoriali non smettono di creare cortocircuiti. Sia con l'amministrazione stessa che per loro beghe interne, alla ricerca di un "potere" tutto ancora da verificare.

D'altronde, sarebbe stato più incredibile il contrario, viste le difficoltà dimostrate in più occasioni dal Comune - e perché no, salvo rare eccezioni, dalla città stessa - ad utilizzare la sbandierata tecnica della "partecipazione" e la sua metodologia.

Nel caso del Consiglio territoriale 8 (San Francesco, Torrione, Collebrincioni, Aragno) la consigliera Tiziana Iemmolo giunge dritta al punto, chiedendosi, in una nota inviata ai giornali stamattina, quale sia il reale "ruolo del Consiglio", più simile secondo lei a quello di un "mero calmiere" verso gli animi dei cittadini che a quello di un "soggetto politico".

Tema spinoso, quello della (non) ricostruzione  del quartiere di Valle Pretara. Secondo Iemmolo infatti l'amministrazione si starebbe rifiutando di partecipare ad un'assemblea pubblica indetta dal Consiglio il prossimo 19 Dicembre presso i locali ex Ater

"Per dire cosa senza l'amministrazione?", si chiede la Consigliera eletta.

"La popolazione di Valle Pretara viene ghettizzata di nuovo, come nel dopoguerra - prosegue il duro comunicato - considerata incapace di gestire civilmente un confronto pubblico con l'amministrazione". 

"Uno schiaffo alla nostra intelligenza. Il ruolo del consiglio diventa mero calmiere e non soggetto politico, infatti lo scopo dell'assemblea è quello di calmare gli animi di cittadini, che a ragion veduta sono imbestialiti data la situazione di assoluto silenzio da parte dell'amministrazione comunale".

"I cittadini sono stati lasciati alla loro libera iniziativa senza un obiettivo comune, dopo il fallimento del progetto dell'Università di Valencia, il quartiere giace in un silenzio spettrale".

"Il ruolo politico del consiglio - prosegue Iemmolo - deve essere quello di ricucire lo strappo. Pertanto invito i cittadini a riflettere sull'atteggiamento da tenere con l'amministrazione, e l'amministrazione a non sottrarsi al confronto con i cittadini".

"All'assemblea - conclude la nota - dovrebbero essere presenti tutti i soggetti coinvolti: il sindaco Massimo Cialente, gli assessori Capri e Di Stefano, e il direttore dell'Ater".

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Dicembre 2015 14:29

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