"Estendiamo le agevolazioni previste dall'accordo tra Marsilio e l'Università di Teramo a tutti i cittadini che hanno difficoltà a pagarsi gli studi o a pagarli ai propri figli. E facciamolo per tutte le università abruzzesi, non solo quella di Teramo".
E' questa la proposta del vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari a seguito delle numerose polemiche in merito all'accordo che Marsilio ha stipulato per i dipendenti regionali, i loro figli e addirittura i loro conviventi. Nell'accordo si legge che i dipendenti avrebbero uno sconto del 30% sulle tasse universitarie.
"Una buona cosa, se fatta per tutti i cittadini e per tutte le facoltà - incalza Pettinari – se a Marsilio sta a cuore, come è giusto, l'istruzione di dipendenti, figli e conviventi dei dipendenti regionali, non può dimenticarsi di tutti gli altri abruzzesi che troppo spesso hanno difficoltà a pagarsi gli studi. Anzi si dovrebbero incentivare anche studenti delle altre regioni a venire a studiare in Abruzzo, ne beneficerebbe tutta la regione".
"Non possiamo creare figli e figliastri - prosegue Pettinari - perché di disparità ce ne sono già troppe e se diritti fondamentali, come quello allo studio, devono essere tutelati, non possiamo farlo solo per una ristretta cerchia di abruzzesi. La leggerezza con cui Marsilio ha classificato un ateneo più in alto degli altri e una fascia di dipendenti più in alto degli altri è molto grave, soprattutto se analizzata da un punto di vista di equità sociale a cui la cosa pubblica dovrebbe sempre auspicare".
"Mi auguro che la mia proposta venga presa in considerazione poiché nasce dalla richiesta di tantissimi cittadini che mi hanno contattato per colmare le disparità messe in campo da questa scelta che, a voler essere buoni, definirei incauta", conclude.