Lunedì, 25 Gennaio 2016 12:19

Ponte 'spacca' maggioranza. Sel e Prc contrari, Albano: "Dibattito indispensabile"

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Il Ponte dell'Aterno rischia di spaccare la maggioranza di centrosinistra.

Si farà in tempi brevissimi, hanno annunciato il sindaco Massimo Cialente e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, lasciando intendere che l'infrastruttura viaria, inserita dal presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso nel Masterplan per l'Abruzzo, non passerà dal vaglio del Consiglio comunale. Anzi, il via libera al progetto potrebbe arrivare già nelle prossime settimane, in sede di Conferenza dei servizi convocata per l'approvazione definitiva della variante sud, del tratto almeno che correrà fino all'abitato di Poggio Picenze.

Eppure, il Ponte che dovrebbe collegare la zona di Porta Napoli con la Mausonia - una lingua d'asfalto di 400 metri che costerà 8 milioni di euro - continua a far discutere. Alcuni esponenti del Partito Democratico - e tra gli altri, il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano - hanno già manifestato i loro dubbi sulla realizzazione dell'opera, e le forze che sostengono la maggioranza di centrosinistra sono piuttosto indispettite dall'atteggiamento 'autoritario' del primo cittadino.

Già il capogruppo di Sel, nei giorni scorsi, aveva inteso sottolineare come "le imposizioni dall’alto, che passano solo e soltanto attraverso i vertici Istituzionali, sono sempre e comunque deprecabili sotto il profilo politico, sia che lo faccia il Centro Destra sia che lo faccia il Centro Sinistra".

Anzi, aveva aggiunto Giustino Masciocco, "per quest’ultima coalizione, che governa la nostra Città e la nostra Regione, sarebbe ancora più grave in quanto il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali viene in ogni campagna elettorale posto come primo punto a supporto dei propri programmi. Saltare, con qualche stratagemma amministrativo la discussione in Consiglio Comunale, sarebbe un vulnus politico grave, vorrebbe dire che i promotori dell’opera, avendo timore del confronto con coloro che rappresentano i cittadini scelgono, in modo deliberato, di bypassare tale discussioni convinti, come sono, di avere tutte le verità nelle loro tasche".

Parole condivise dal capogruppo di Rifondazione comunista, Enrico Perilli che, in una nota diffusa stamane, ha precisato come il progetto del ponte manchi di un passaggio fondamentale, che è quello - appunto - del Consiglio comunale. "La realizzazione di un'opera di questo tipo - ha ribadito Perilli - deve necessariamente avere il parere favorevole della Commissione competente e, successivamente, il via libera dal Consiglio comunale, cui spetta la competenza in maniera di urbanistica. Al di là del confronto e della condivisione con la città, che pure non ci sono state, questo vincolo pone, al momento, la questione nel mero campo delle ipotesi".

Perilli non ha mancato di manifestare le perplessità del suo partito rispetto ad un'infrastruttura "impattante e costosa, che, peraltro, risolverebbe poco o nulla in termini di viabilità e problemi del traffico. Alla luce del fatto che, in questo momento, ci sarebbero ben altre priorità sulle quali dirottare i finanziamenti, e che, a quanto pare, anche all'interno del Pd vi è una significativa spaccatura al riguardo (vedi la posizione di Benedetti), riteniamo opportuno un passo indietro sulla questione", ha quindi aggiunto. 

Altro strappo per la Giunta Cialente. Che, come non bastasse, dovrà fare i conti anche con il suo partito, se è vero che lo stesso segretario cittadino, Stefano Albano, ha definito "indispensabile" l'apertura di un dibattito "informato e partecipato".

"L'intenzione di volere riattivare a breve i parcheggi a pagamento nel centro storico, e la recente presentazione del progetto di viabilità alternativa che comprenderà la realizzazione del Ponte Mausonia - Porta Napoli, il terzo casello autostradale e parcheggi che 'serviranno' il centro storico - ha aggiunto Albano - configurano dei cambiamenti significativi che influiranno sull'assetto della città, a breve e a medio termine". Sbagliare delle mosse adesso può compromettere le opportunità che si stanno costruendo, ha sottolineato il segretario democrat. "Indovinarle tutte, e ascoltando tutti i suggerimenti, può essere decisivo per opporsi al declino. Per questo strumenti come il quattro per cento per le attività produttive e il Piano regolatore generale, attori come l'università, esigenze come quella di una mobilità razionale vanno messi in rete, all'interno di un dibattito che dia vita a un risultato sistemico". 

Chi fruirà del centro storico, come la raggiungerà, con quali mezzi? Ci sarà pedonalizzazione, con quali tempi e secondo quale programma? Non è opportuno fissare un calendario delle misure di riassetto che verranno adottate, anche per dare un riferimento agli imprenditori e ai commercianti che intendono tornare nel cuore della città, e non è forse utile coordinare le misure, dalla viabilità alle infrastrutture passando per l'ambito sociale ed economico? "Queste domande dobbiamo porcele ora - ha concluso Albano - non aspettare le ultime fasi della ricostruzione, che a questo punto va accompagnata con una visione e un progetto".

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2016 10:53

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