Giovedì, 28 Gennaio 2016 21:46

Cialente: dovesse iniziare la campagna elettorale adesso, meglio il voto anticipato

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"Mi pare vi sia una gran confusione".

Massimo Cialente non ci sta, e al culmine delle polemiche sul ponte che dovrebbe collegare la zona di Porta Napoli con la Mausonia, affronta le critiche piovute sull'amministrazione dai banchi delle minoranze in Consiglio comunale e, soprattutto, dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene la sua Giunta.

Un dibattito strano, lo definisce il primo cittadino. "Si discute come stessimo parlando di realizzare una statua o mettere un'edicola di giornali. Qualcuno, addirittura, discute se l'opera sia capace o meno, autonomamente e traumaturgicamente, di risolvere tutti i problemi del traffico. Altri contrappongono una strada a parcheggi in tutt'altra zona". Chiaro il riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, dal capogruppo del Pd Stefano Palumbo e dai consiglieri di maggioranza Enrico Perilli e Giustino Masciocco.

Cialente ricorda il Piano urbano della Mobilità, approvato all'inizio del 2009 e rivisto poi nel 2012, per motivi che non serve spiegare, e sottolinea così che il Comune dell'Aquila non è all'anno zero: "Entro l'anno - ha ribadito il primo cittadino - partirà l'esercizio della metro Scoppito-San Demetrio, e altre iniziative sono in corso. Insomma, il Ponte da realizzare si inserisce in un disegno da città europea".

Un disegno, appunto. Il segretario cittadino Pd, Stefano Albano, non ha mancato, nei giorni scorsi, di ribadire la necessità di un dibattito "informato e partecipato". La ricostruzione - ha aggiunto - "va accompagnata con una visione e un progetto". Eccolo il punto, il progetto. "Un anno fa, lo ricorderete, dissi che ero pronto a scrivere un progetto per L'Aquila 2030", spiega Cialente a NewsTown. "E' successo un pandemonio, e la risposta è stata: il 'Progetto L'Aquila' lo scriverà il centrosinistra. Un segnale politico chiaro, che ho accolto, come giusto. Della serie: stai andando in pensione, non rompere le scatole. A quel punto, mi sono fermato".

Il 'Progetto L'Aquila', più volte annunciato, non ha mai preso forma concreta, però. "Ed io, ho continuato a lanciare una serie di idee”, continua Cialente. D'altra parte, "dovreste imbavagliarmi per evitarlo, perché non riesco proprio a stare zitto. Mi accusano di far 'cadere' i progetti dall'alto: non è vero. Piuttosto, racconto alla città le idee che stanno nascendo e che stanno prendendo forma, invece che parlarne nelle stanze chiuse. Una questione di democrazia: così, si apre un dibattito in città. Oramai, però, se dico rosso tutti sentono di dover dire bianco, alla ricerca - chissà - di una visibilità politica", con lo sguardo proiettato alla primavera del 2017.

Sulla vicenda del ponte della Mausonia, Cialente tiene a ribadire che si tratta di una sua proposta, avanzata all'Anas tempo fa e sposata, poi, da Luciano D'Alfonso. "Non si tratta di un progetto campato in aria, sta nel Piano urbano della mobilità. Il ragionamento è semplice: tutte le città del mondo lavorano per 'buttare fuori' dai centri abitati l'attraversamento delle automobili. E anche noi stiamo ragionando su questo: vogliamo buttare fuori le automobili dal centro, sulla Mausonia che, tra l'altro, è stata realizzata proprio per questo. Dunque, è urgente realizzare un accesso comodo alla Mausonia che permetta l'entrata e l'uscita dal centro città e che sia vicino ad un parcheggio dove lasciare l'automobile, il terminal di Collemaggio in questo caso".

Al di là delle questioni di merito, però, e al di là delle legittime opinioni di ciascuno, è interessante quanto lascia intendere Cialente. Sarebbe già iniziata la lunga campagna elettorale che potrebbe, dunque, paralizzare la vita politica e amministrativa della città, rendendo più debole la Giunta comunale. "La città non può permettersi rallentamenti: non può accettare che si sparino sciocchezze e che la classe politica non studi adeguatamente le questioni rilevanti per il futuro. Di certo, non può permettersi una campagna elettorale lunga un anno e mezzo", sottolinea il primo cittadino. Che poi lancia la sua sfida, l'ennesima: "Non mi sento assolutamente indebolito e, anzi, ho già avvisato la maggioranza: dovesse iniziare la campagna elettorale adesso, visto che siamo ancora in tempo per votare la prossima primavera si potrebbe perfino anticiparla, così vediamo quali 'ere politiche' finiranno". 

Ultima modifica il Venerdì, 29 Gennaio 2016 23:52

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