"D'Alfonso ignora L'Aquila. Lui fascista? Macché! Da lui solo promesse... da marinaio".
Parole del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Guido Quintino Liris che, a qualche ora dalla clamorosa lite tra il governatore e il consigliere regionale democrat Pierpaolo Pietrucci, ha inteso cogliere l'occasione per sottolineare "le continue prese in giro di D'Alfonso" che - dice Liris - "stanno purtroppo venendo fuori in tutta la loro gravità; questo, ormai è un dato di fatto".
La responsabilità politica, però, non è del pescarese Luciano ma di tutti gli aquilani che, suoi compagni di partito, assistono indifferenti al sacco del territorio aquilano. "Perché Cialente, Lolli e Pezzopane non dicono nulla di un Master Plan costituito da una mera sommatoria di 'marchette' che escludono L'Aquila?", si chiede il consigliere comunale. "A cosa porterà questa vergognosa accondiscendenza nei confronti di un governo regionale che spoglia, umilia e mortifica il Capoluogo? Il Master Plan non ha visto alcuna concertazione con il territorio, né con il Comune dell'Aquila né con i Comuni limitrofi: ci ritroviamo comicamente a dover discutere di un ponte sulla Mausonia e di un finanziamento su Collemaggio che nessun aquilano ha mai chiesto né riconosciuto come priorità".
"Abbiamo assistito curiosi alle conferenze stampa sulle piste ciclabili che, pubblicizzate come virtuoso mix di natura, sport e turismo, avrebbero dovuto unire i Comuni dell'Aquilano. Dove sono? Abbiamo raccolto la sfida di discutere e migliorare la Legge su L'Aquila Capoluogo; dopo qualche tempo, ahimè, abbiamo avuto modo di verificarne l'assoluta mancanza di volontà politica e amministrativa. Nel contempo abbiamo perso la sede dell'Arap e della Sovrintendenza, e continuiamo ad assistere ad investimenti strutturali soltanto sul versante costiero della nostra Regione".
Dunque, l'affondo di Liris: "Il PD aquilano, in particolar modo quello che in silenzio assiste a questo drammatico spettacolo, è complice della fatale spoliazione della nostra città: inevitabilmente ne risponderà di fronte alle tante famiglie aquilane che sono state colpevolmente illuse in campagna elettorale".