Lunedì, 11 Aprile 2016 10:13

Salvini a L'Aquila: "Comune non in grado di gestire la ricostruzione". Contestato

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A poco più di un anno dalla sua ultima visita, Matteo Salvini è tornato a L'Aquila.

Accompagnato dai consiglieri comunali di Noi con Salvini - Emanuele Imprudente, Luigi D'Eramo e Daniele Ferella - dal coordinatore provinciale del movimento, Alfonso Magliocco, e da quello regionale, il senatore Paolo Arrigoni, circondato da un gruppetto di simpatizzanti, con indosso la felpa d'ordinanza con la scritta L'Aquila (e con tanto di nome cucito sopra) diventata ormai il suo marchio di fabbrica, l'europarlamentare si è recato prima nella frazione di Paganica e poi in centro storico per una rapida passeggiata da piazza Duomo alla sede comunale di palazzo Fibbioni, dove ha tenuto una conferenza stampa.

Ad aspettare il segretario della Lega Nord, in centro città, c'era anche un gruppo di manifestanti che lo ha contestato con cartelli ("Salvini, L'Aquila no ti vuole!") e cori ("Ieri Bertolaso oggi Salvini, sempre ad applaudire i vostri aguzzini"). Contestazioni analoghe c'erano state anche un anno fa

 

La conferenza stampa

"Ho ascoltato parlato con i cittadini, visitato i cantieri, incontrato commercianti, artigiani e allevatori" ha detto Salvini nell'incontro con i giornalisti. "In positivo mi ha colpito la voglia dei cittadini di rimanere qua, di esserci, di non scappare e di non rassegnarsi. In negativo, invece, mi ha colpito la burocrazia: ci sono i soldi e i progetti ma non ci sono gli uffici che esaminano i progetti, mancano firme, nulla osta, interpretazioni, benestare. Il Comune probabilmente ha sbagliato ad accentrare tutto nelle proprie mani".

La colpa dei ritardi, secondo l'europarlamentare, è dunque principalmente del Comune dell'Aquila. Nulla è stato detto da Salvini sull'operato e sulle scelte politiche fatte da governi di cui faceva parte anche la Lega Nord e sul fatto che le condizioni in cui versa L'Aquila oggi sono anche il portato di quelle decisioni: "Non mi interessa il passato ma il presente e soprattutto il futuro. Se ci sono stati reati lo stabilirà la magistratura. Si poteva fare meglio? Sicuramente sì. Si è fatto in fretta e si è data una casa a tanta gente? Sicuramente sì. Oggi, più che rimpiangere quello che si poteva fare, mi interessa completare quello che è in corso. Ci sono migliaia di progetti fermi, chiedo al sindaco e al presidente del Consiglio come intendono snellire la burocrazia. Da parte nostra, come Lega, c'è la volontà di dare un aiuto e di essere utili, al di là delle dispute politiche. Spero che dall'altra parte ci sia altrettanta apertura".

Non è mancato il solito affondo contro gli immigrati: "Spero non ci sia qualche fenomeno che, di qui a qualche mese, proporrà di dare gli alloggi costruiti dopo il terremoto agli stranieri. Ben vengano quelli che scappano dalle guerre ma sono solo il 5% di quelli che sbarcano a Lampedusa e che manteniamo negli alberghi. Va bene accogliere quella parte di stranieri di cui la società ha bisogno ma qui si vuole fare pulizia etnica di interi quartieri e paesi. Mi hanno accusato di vilipendio nei confronti di Mattarella ma io dico che il vero vilipendio è un altro ed è che all'Aquila, a sette anni dal terremoto, ci siano ancora persone che non sono tornate a casa e negozi e attività ancora chiusi che forse non riapriranno mai mentre si continuano a spendere soldi per far entrare indiscriminatamente tutti quelli che arrivano".

Salvini ha parlato anche delle elezioni che ci saranno all'Aquila l'anno prossimo: "Spero che saremo noi di Ncs ad esprimere il candidato sindaco di centrodestra, l'anno prossimo. Noi metteremo a disposizione degli aquilani una possibilità di scelta, siamo il principale gruppo di opposizone e stiamo già lavorando al progetto dell'Aquila che verrà. Ma non voglio imporre niente a nessuno, spetterà ai cittadini scegliere".

"Noi vogliamo liberare questa città dal potere del Partito democratico, amico delle lobby e dei poteri forti e nemico dei cittadini" ha chiosato il consigliere comunale di Ncs Emanuele Imprudente.

 

Le contestazioni

Come detto, al momento del suo arrivo a palazzo Fibbioni per l'incontro con la stampa, Salvini è stato contestato (pacificamente) da un gruppo di manifestanti composto da una ventina di persone.  "Salvini sei una vergogna", " Ieri Bertolaso oggi Salvini, sempre ad applaudire i vostri aguzzini" i cori intonati al passaggio del leader leghista, che ha risposto ironicamente mandando dei baci i definendo più tardi i manifestanti "dieci disadattati".



La visita a Paganica

La visita di Salvini ha fatto tappa, in mattinata, anche a Paganica. Il segretario del Carroccio ha visitato il centro del borgo e poi ha incontrato alcuni allevatori e artigiani locali. "Dopo 7 anni il centro storico è ancora deserto, tutto è ancora da ricostruire", ha sottolineato,  attraversando le vie strette della frazione aquilana. "I ragazzi delle medie vanno a scuola nei moduli provvisori, molti negozi sono ancora chiusi, le case sono disabitate, non ci sono i campi sportivi, le aziende agricole sono in ginocchio e tanti artigiani sono rimasti senza lavoro. La gente d'Abruzzo non molla e tiene duro, ma il governo dov'è?".

Anche a Paganica Salvini si era lascianto andare a una riflessione sulla politica locale - "Il Comune dell'Aquila non è in grado di gestire una roba del genere. Inutile uscire dall'emergenza se non sei in grado di farlo". Rispondendo poi alle polemiche, furenti, delle ultime ore, ha detto: "Le frontiere vanno controllate, sia per gli uomini che entrano e che escono, sia per le merci, il latte, le carni, i formaggi e il falso made in Italy". Ieri Salvini aveva definito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un venduto: "Non fa gli interessi dei cittadini italiani ma quelli di qualcun altro". Su Guido Bertolaso, invece, ha preferito glissare: "Bertolaso? Non è il mio candidato a Roma".

 

La fotogallery di Luca Bucci per old.news-town.it

Salvini a L'Aqu...
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Ultima modifica il Lunedì, 11 Aprile 2016 22:36

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