Armonia ritrovata, in casa Pd.
Passato il tempo degli scontri, anche fisici. Passato il tempo delle recriminazioni e delle battaglie interne che rischiavano di logorare il rapporto, sempre instabile, tra il governatore Luciano D'Alfonso e la classe dirigente aquilana.
In Sala Polidoro, all'Emiciclo, è stato presentato stamane il Masterplan per l'Abruzzo, firmato dalla Giunta regionale il 19 aprile scorso, che "contiene interventi importanti, a raccontare una visione di sviluppo condivisa della città e del territorio", ha sottolineato il segretario cittadino dei democrat, Stefano Albano. "Due anni fa, di questi tempi - ha ricordato Albano - eravamo in piena campagna elettorale e motivavamo la richiesta, pressante, di votare Pierpaolo Pietrucci e Luciano D'Alfonso perché ritenevamo necessario un cambio di passo, rispetto al passato. Innanzitutto, di metodo: ricordiamo ancora il difficile rapporto con la giunta guidata da Gianni Chiodi, il suo approccio alla ricostruzione che non garantiva alcun dialogo. Un esempio, tra gli altri: i fondi dell'assicurazione dell'ospedale San Salvatore utilizzati per sanare il bilancio della sanità regionale. Ora, il cambio di passo c'è stato, ed è evidente in questo Masterplan che racconta una visione di sviluppo condivisa con il territorio".
Non si badi alla quantità di denaro, l'invito di Albano, ma alla qualità degli interventi pensati per la città e il suo comprensorio: "Va superato l'approccio 'risarcitorio' di certa politica aquilana, un atteggiamento perdente. In un'ottica di sviluppo complessiva della Regione, ogni territorio deve avere un ruolo e una sua vocazione, al di là dello sterile campanilismo. E qui, si disegna il ruolo dell'Aquila capoluogo: ci sono state delle divergenze, momenti di scontro e di confronto - riconosce il segretario cittadino del Pd - ma abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile".
Si è lavorato, e anche a livello di partito, perché nel Masterplan fossero previsti gli "interventi ritenuti strategici - ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo - nei momenti che hanno caratterizzat la costruzione di un percorso strutturato e di lungo respiro, più che mai necessario, e penso allo studio Ocse e al lavoro per istruire la legge 'L'Aquila città capoluogo'".
Legge che arriverà ad approvazione in giugno, ha ribadito il governatore Luciano D'Alfonso.
"Abbiamo aspettato l'atto formale, firmato dalla Giunta, per testimoniare che le cose dette sono state fatte", ha proseguito il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. "In questo Masterplan - un documento straordinario per L'Aquila e le aree interne - ravviso delle vere e proprie svolte. Per la prima volta si punta sulla montagna, con gli interventi per il completamento del bacino sciistico Ovindoli - Magnola e per il miglioramento delle infrastrutture a Campo Felice per 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 già assicurati con la rimodulazione di vecchi fondi Fas: la Regione ne ha compreso la strategicità per lo sviluppo, valore aggiunto per l'economia del territorio". Non è previsto, per ora, il collegamento tra le stazioni sciistiche passando per Capo Pezza: "Qualora si dovesse immaginare l'intervento, lo faremo condividendo intenzioni e progetto con i sindaci, le associazioni, gli ambientalisti e tutti gli attori del territorio".
"Poi è significativo lo sforzo sulle infrastrutture - ha sottolineato il consigliere democrat - tale da poterci far dire finalmente che con queste opere andiamo a colmare il gap con la costa".
Pietrucci, in particolare, ha voluto ricordare la pista ciclabile che collegherà l'alta Valle dell'Aterno con la Valle Subequana, passando per la città dell'Aquila, "opera fondamentale che unirà i centri d'attrazione dell'aquilano valorizzando il fiume Aterno". Per la ciclabile sono stati assicurati 10 milioni, oltre al milione e mezzo già stanziato e che ha permesso all'amministrazione comunale di appaltare il primo lotto dell'opera. "D'Alfonso ha saputo trovare sui tavoli romani anche i fondi necessari al completamento del terzo lotto della L'Aquila-Amatrice e, poi, c'è un forte lavoro sul collegamento tra L'Aquila e Pescara. Su gomma, innanzitutto, con il completamento e il miglioramento della SS17: sono stati stanziati 37 milioni stanziati per il progetto della Variante Sud, prima parte della velocizzazione del collegamento tra il capoluogo e la città adriatica, a cui se ne devono aggiungere oltre 50 per l’adeguamento della Mausonia con le infrastrutture urbane necessarie, il Ponte dell'Aterno e il casello autostradale che, nell'ottica più generale di un collegamento tra i due mari, da Roma a Pescara passando per L'Aquila, verrà spostato nella zona industriale di Pile, in zona Aquilone. Su ferro poi, con il recupero di un vecchio tracciato abbandonato dalla seconda guerra mondiale, a Pratola Peligna, che permetterà di accorciare il tragitto portandolo a un'ora e 5 minuti: un investimento da 11 milioni di euro".
A sciorinare, uno per uno, gli interventi che interesseranno L'Aquila e le aree interne è stato Luciano D'Alfonso che ha ribadito, l'aveva già fatto in Consiglio comunale, come la Regione non producesse più una legge di programmazione dai tempi dell'allora presidente Emilio Mattucci, alla fine degli anni '80. "E' una manovra programmatoria e finanziaria che porta con sé 1 miliardo e 498 milioni di euro: l'abbiamo divisa in due stagioni di investimento, una biennale che si deve festeggiare entro il 2017 pena le sanzioni del presidente Renzi, e una triennale che sarà il seguito del periodo programmatorio".
Un lavoro di "ortopedia programmatoria", ha aggiunto D'Alfonso, che si è fatto "carico di investimenti infrastrutturali orizzontali per tutto l'Abruzzo: pensate al completamento della banda ultralarga che riguarderà anche L'Aquila, pensate agli investimenti riguardanti la diversa modalità di mobilità, affidandoci molto al cicloturismo e alle ciclovie".
E ancora: verranno assicurati 18 milioni per i dottorati di ricerca che riguarderanno per il settanta per cento la provincia dell’Aquila; oltre due milioni sull’edilizia religiosa con interventi e restauri per il Museo Nazionale d’Abruzzo all’ex Mattatoio, le chiese di San Paolo a Barete, di Santo Stefano a Tornimparte, quelle aquilane di Santa Giusta a Bazzano, di San Sisto, di Santa Chiara, di Santa Maria di Roio, di Santa Giusta a Bazzano, della Concezione a Paganica, di San Giovanni a Montereale, per il Museo sito nel Convento di San Giovanni a Capestrano e per il complesso di Santa Maria Assunta a Caporciano; quindici milioni per la valorizzazione e lo sviluppo turistico strategico che comprende il recupero dei borghi delle aree interne.
"Come cabina di regia, abbiamo assegnato - per tutti i Patti regionali - 12 miliardi e 916 milioni di euro del FSC nazionale", ha aggiunto il governatore. "Restano a disposizione, per il centro sud, 12 miliardi e 177 milioni di euro, l'80% restante del FSC, per i quali stiamo introducendo 3 tematismi: la viabilità minore dei territori nazionali che, anche in Abruzzo, versano in una condizione pietosa; il tema del dissesto idrogeologico; la copertura del credito d'imposta per le nuove assunzioni. Inoltre, se riesco nell'operazione di far capire che tutte le opere di Anas deve pagarle lo Stato, riusciremo a recuperare 85 milioni di euro che, nel Masterplan, sono vincolate al quarto lotto della Teramo Mare e che potremo riassegnare, in aggiunta ai 20 milioni per il sito di Bussi che conto vengano investiti dallo Stato, come per altri siti nazionali simbolo di degrado ambientale".
Si liberebbero così 105 milioni di euro, "che vorrei destinare ad un intervento organico sulle quattro città capoluogo di Provincia", ha annunciato D'Alfonso.
"Stiamo parlando di processi decisivi per le nostre comunità", la chiosa del sindaco Massimo Cialente. "La politica non ha più bisogno di amministratori ma di gente capace di guardare all'idea, ad un progetto di sviluppo dei territori: nel Masterplan, ci sono i pezzi di un puzzle su cui stiamo lavorando da tempo e che, ora, va composto, in un disegno complessivo che guarda alla città del futuro, città dei servizi e dell'alta qualità della vita".