Giovedì, 19 Maggio 2016 18:02

Bilancio, Cocciante: "Nuovo aumento delle tasse se Governo non ci dà i soldi"

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Se non dovesse arrivare il trasferimento straordinario di 18,9 milioni che il Comune dell'Aquila attende dal Governo a salvaguardia degli equilibri di bilancio, all'amministrazione non resterebbe, dopo l'innalzamento del 20% della Tari deliberato qualche settimana fa, che un ulteriore aumento delle tasse.

A scriverlo, in una nota, è l'assessore comunale al Bilancio Giovanni Cocciante.

Secondo Cocciante quella dell'aumento delle tasse sarebbe una strada obbligata. Tuttavia, com'è spiegato in questo articolo, non è detto che una decisione del genere si possa adottare così pacificamente.

"È ormai da tempo" scrive l'assessore "che si registrano interventi da parte di esponenti politici a vario livello in merito alla vicenda inerente al riconoscimento, da parte delle competenti Autorità Governative, del trasferimento straordinario a fronte delle minori entrate e delle maggiori spese connesse al sisma, erogato a detto titolo al Comune dell’Aquila sin dall’esercizio 2010".

"Ai fini della puntuale, inequivocabile determinazione di dette minori entrate e maggiori spese" spiega Cocciante "si è provveduto quantificare, estrapolandone i valori dalla contabilità dell’Ente, la differenza esistente tra gli stanziamenti di Bilancio per l’annualità 2008, e dunque l’ultima pre-sisma, e le corrispondenti previsioni per l’esercizio 2016, con ciò determinandosi inconfutabilmente l’importo complessivo di 26 milioni di euro, rappresentante il costo che l’Ente deve a tutt’oggi sostenere per fronteggiare la persistente emergenza sisma, e ricomprendente sia le minori entrate, dovute principalmente alla inagibilità degli immobili non ancora ripristinati e come tali non assoggettabili ad imposizione tributaria comunale, che le maggiori spese, connesse alla difficile gestione di tale situazione emergenziale".   

"Alla luce di quanto precede" prosegue Cocciante "l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Città dell’Aquila (Usra), incaricato dal Governo di istruire l’iter amministrativo per la quantificazione del contributo statale da riconoscere all’Ente Locale per l’anno in corso, ne ha fissato l’importo in circa 18,9 milioni di euro, con ciò significando che la copertura della differenza rispetto ai 26 milioni di euro comunicati dall’Ente dovrà essere garantita con fondi di Bilancio".

"Risulta di tutta evidenza" si legge ancora nella nota "che, ove dovesse persistere il mancato riconoscimento del trasferimento straordinario in questione, avvenuto negli anni passati già in sede di Legge di Stabilità e dunque entro il 31 dicembre dell’anno precedente, l’Amministrazione Comunale, che ha comunque provveduto a proporre un Bilancio di previsione non ricomprendente alcun trasferimento erariale straordinario e volto ad assicurare la copertura delle sole spese obbligatorie e dei servizi essenziali, sarà costretta suo malgrado ad adottare, nel termine di legge del 31 luglio prossimo, le determinazioni in merito ad un eventuale, ulteriore incremento delle entrate tributarie".

"Pertanto" conclude Cocciante "nel sottolineare ancora che le verifiche eseguite dal Usra riguardano esclusivamente la quantificazione del trasferimento straordinario da riconoscere al Comune dell’Aquila per la gestione della persistente emergenza (e quindi la quota dei maggiori oneri legati al sisma che lo Stato intende porre a proprio carico per il corrente esercizio), corre l’obbligo di evidenziare che la persistenza del mancato riconoscimento di detto trasferimento, significherebbe di fatto asserire che per le Autorità Governative l’emergenza legata sisma in capo al Comune dell’Aquila risulta risolta e che la ricostruzione della Città definitivamente conclusa".

 

Ultima modifica il Giovedì, 19 Maggio 2016 18:23

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