All'indomani della conferenza stampa convocata per presentare il neo assessore Giovanni Cocciante che ha preso il posto di Lelio De Santis, 'cacciato' dal sindaco Massimo Cialente all'inizio del novembre scorso, il segretario regionale dell'Italia dei Valori torna a parlare pubblicamente e si toglie più di un sassolino dalle scarpe.
"La soluzione della crisi politica al Comune dell'Aquila, provocata da una decisione immotivata del sindaco - e tuttora non spiegata - che ha espulso dalla maggioranza il Gruppo Idv e l'Assessore, è da ascrivere al senso di responsabilità dell'Italia dei Valori e del suo segretario regionale, che hanno pensato solo agli interessi della Città", ha inteso sottolineare De Santis. "In particolare, io non ho fatto prevalere l'esigenza politica di una reazione pari alla provocazione subita, ma ho anteposto la visione complessiva di una prospettiva politica, che prescinde dal Sindaco di turno, che passa come tutti gli amministratori".
De Santis chiarisce, però, che la presenza dell'Italia dei Valori in maggioranza sarà legata al raggiungimento degli obiettivi programmatici e non alla poltrona, "della quale - dice - si può tranquillamente fare a meno se gli stessi non fossero perseguiti concretamente e della quale sicuramente si farà a meno se ci fossero - ma non me lo auguro assolutamente - questioni giudiziarie di rilevanza penale".
Ecco la prima stilettata al sindaco Cialente. Non sarà l'unica. "Al cittadino che mi chiede le ragioni di questa crisi, oggi, senza il vincolo amministrativo, provo ad azzardare qualche risposta, anche perché penso che sia giusto che la città sappia. La condanna della Corte dei Conti di Sindaco, Assessori [Fabio Pelini e Alfredo Moroni, non più in carica ndr] e Dirigente per la gestione del Progetto C.A.S.E.? I fatti contestati riguardano eventuali omissioni gestionali antecedenti alla mia delega. Insieme con l'Ufficio all'uopo costituito, il sottoscritto ha fatto solo il suo dovere, fissando criteri e modalità di riscossione e recuperando in 1 anno oltre 7 milioni, senza ricorrere al distacco delle utenze a famiglie povere. E' un merito e non una colpa!".
Primo affondo sull'amministrazione: d'altra parte, De Santis aveva già definito "opaca e dilettantistica" la gestione del patrimonio pubblico immobiliare.
E il Bilancio Comunale approvato in ritardo? "E' stato approvato ogni anno, d'accordo con il Sindaco, con tempestività ed appena dopo sono stati resi noti i trasferimenti ministeriali, per evitare un insopportabile aumento delle tasse. La gestione finanziaria, di cui ringrazio l'Ufficio di Ragioneria, è stata sempre rigorosa ed ha consentito di registrare ad oggi un Avanzo di Amministrazione di 33 milioni, utilizzabili per coprire i debiti fuori bilancio, ed eventuali transazioni legittime e giustificate, e per finanziare interventi mirati, non a pioggia o clientelari".
Altro affondo: l'oramai ex assessore sottolinea come le risorse possano essere utilizzate per coprire "eventuali transazioni legittime e giustificate": chiaro il riferimento alla transazione stragiudiziale da 9milioni di euro con Banca Sistema, approvata dalla Giunta comunale, assenti, guarda caso, l'allora assessore al bilancio e il vicesindaco Nicola Trifuoggi.
La necessità di un miglior funzionamento della struttura comunale? "Si tratta di un'esigenza oggettiva - incalza De Santis - che, prima ancora del sottoscritto e del Gruppo Idv, è stata rappresentata dallo stesso Sindaco in diverse riunioni e con diversi Atti di indirizzo della Giunta, spesso rimasti inattuati. E gli scontri di questi giorni anche sul progetto della Fontana Luminsa stanno ad evidenziare la drammaticità e la dannosità di un rapporto personalistico Sindaco-Dirigenti che rischia di paralizzare l'attività amministrativa".
Ennesima stilettata. "Forse ci sarà dell'altro, che ha poco a che fare con i concetti di lealtà e collaborazione, riferiti alla buona amministrazione, ma solo all'affermazione di una leadership politica assoluta che non ammette suggerimenti o critiche. L'Italia dei Valori, ma soprattutto la città, non è interessata alle polemiche pretestuose o alla caccia all'avversario o a chi dissente, magari per sviare l'attenzione dai problemi seri: si aspetta dall'Amministrazione comunale la soluzione dei problemi, pur nei limiti e nelle difficoltà presenti, una parola di verità ed una buona dose di moralità".
Parole che suonano come un vero e proprio atto d'accusa, se è vero che a pronunciarle è un ex assessore comunale, in carica fino ad un mese fa.