Si allarga il fronte del 'No' alla centrale a biomasse di Bazzano. Le donne del Partito Democratico e il capogruppo di 'Tutti per L'Aquila' in Consiglio comunale, Daniele Ferella, hanno espresso la loro avversione al progetto. "Siamo contrarie alla realizzazione di un impianto che andrebbe, tra l'altro, ad essere localizzato in una porzione dell'area aquilana già ampiamente interessata da consumo di territorio" ha dichiarato Gilda Panella, coordinatrice delle democratiche, aggiungendo che "all'incontro delle donne Pd abbiamo ritenuto utile la partecipazione dell'assessore Alfredo Moroni che, in qualità di amministratore, ha seguito la vicenda negli ultimi due anni e che, anche nel corso della riunione, ha ribadito la netta opposizione dell'amministrazione comunale alla realizzazione dell'opera".
"Non può che rallegrare il risveglio delle coscienze che, negli ultimi giorni, ha portato diversi esponenti politici ad aderire al 'no' alle biomasse", ha sottolineato Daniele Ferella. "Auspico soltanto che l’appoggio di questi politici, amministratori della Provincia e del Comune, non voglia essere solo strumentale in vista del prossimo appuntamento elettorale. Il dubbio può sorgere visto che si tratta di assessori e consiglieri che sono in carica già da alcuni anni, sicuramente da quando i territori di Paganica e Bagno insorsero contro l’impianto".
"In particolare - ha incalzato Ferella - l’assessore Moroni (che apprendiamo solo ora, dalla stampa, essere contrario) parla di un suo impegno al riguardo nell’ultimo anno e mezzo, ricordando un ordine del giorno votato in Consiglio comunale che impegnava l’amministrazione a fare quanto possibile per evitare che questo progetto vedesse la luce. Una cosa è certa. Se, come dice, impegno c’è stato, ci saranno verbali e atti che lo testimoniano e sarebbe cosa opportuna, ai sensi del dovere di trasparenza, renderli pubblici. Aggiungo inoltre che qualche mese fa, in un incontro a Paganica, il responsabile della filiera di approvvigionamento dell’impianto a biomasse ha espressamente parlato di un accordo, raggiunto con il Comune dell’Aquila, per utilizzare il verde derivante dalle potature pubbliche. Ma come, l’assessore, seppure tardivamente, dice a parole di essere contrario all’impianto e stringe accordi con chi sarà deputato a fornire il combustibile allo stesso?".
In effetti, sarebbe necessario chiarire qual è il reale intendimento dell'amministrazione comunale. “La mia posizione rispetto all’impianto a biomasse è chiara e coerente. Soprattutto è in linea con quanto ho sempre sostenuto, sia pubblicamente e attraverso comunicazioni alla stampa, sia nel corso di riunioni interne", la replica dell'assessore alle Opere pubbliche Alfredo Moroni. "Al consigliere Ferella, cui ricordo che l’ordine del giorno sulla centrale votato dal Consiglio comunale fu presentato su mio impulso, vorrei chiedere, piuttosto, dove lui sia stato finora, dal momento che non mi era mai sembrato di cogliere la sua voce”.
“La vicenda della centrale – ha proseguito – ha avuto inizio nella precedente legislatura, quando ero titolare della delega all’Ambiente. La mia posizione è stata orientata fin da subito nel senso delle perplessità, se non delle contrarietà, che esprimo ancora oggi. Tanto è vero che, rispetto al ricorso al Tar presentato dai cittadini, il Comune non si è costituito in contraddittorio. L’ordine del giorno di cui oggi parla Ferella fu presentato su mio impulso e votato dall’assemblea quando lui non era ancora consigliere”.
“Ribadisco – ha concluso Moroni – le ragioni della mia contrarietà all’impianto, dovute alla densità di abitanti nella zona e alla presenza di attività produttive, commerciali e artigianali, nonché di sedi istituzionali. Mi farò promotore di iniziative che, peraltro, vedranno direttamente coinvolto il gruppo consiliare del mio partito, con il quale sono in piena sintonia su questa vicenda. Rispedisco al mittente, invece, tutte le illazioni circa un tardivo intervento da parte mia, tanto più se legato a ipotetici appuntamenti elettorali. Illazioni che sono giustificabili sono con la scarsa conoscenza dell’argomento da parte di chi, quando ho iniziato la battaglia, era evidentemente ben lontano dalla vita politica e amministrativa e che farebbe bene a informarsi per evitare imbarazzanti smentite”.
E' vero però che proprio tre anni fa, il 22 settembre 2010, il sindaco Cialente e l'assessore Moroni erano ospiti graditi, con il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, alla conferenza stampa di presentazione della centrale organizzata dalla Futuris Spa: “Il Comune dell’Aquila è attento a tutte le iniziative che producano sviluppo e occupazione, in una fase così critica a livello economico, e che, nel contempo, consentano di investire nella produzione di energie pulite e alternative", disse quel giorno Moroni. "Le nuove politiche di investimento nel campo delle attività produttive devono quindi orientarsi verso progetti che garantiscano una sufficiente tutela del territorio e dell’ambiente, quindi della qualità della vita. In questo senso, indubbiamente, quello delle biomasse rappresenta un settore in cui innovazione e ricerca consentono opportunità sempre maggiori per uno sviluppo sostenibile".
"Se sono contrario alla realizzazione certo non accetto l'invito alla conferenza di presentazione organizzata dall'azienda. O no?", si è chiesto il consigliere di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare. "La presenza in quell'occasione di Sindaco e Assessore fu un esplicito avallo dell'Amministrazione alla centrale. Oggi Moroni sostiene che 'La nostra contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse poggia essenzialmente su due punti: la zona coinvolta è stata fortemente urbanizzata dopo il sisma, sia in termini di aumento della popolazione che di incremento delle strutture...' Ma allora perché nella conferenza dei servizi del 3 maggio 2010 il Comune dette parere favorevole sia del servizio Ambiente che di quello Pianificazione? In quella data, la zona era già stata 'fortemente urbanizzata' con vari Progetti Case e altre strutture", ha spiegato Di Cesare.
Insomma, quando il Comune poteva esprimere la propria contrarietà nelle sedi opportune non l'ha fatto. "E' del tutto lecito cambiare opinione, solo gli stupidi non lo fanno soprattutto a ridosso di impegni elettorali", ha concluso il consigliere di Appello per L'Aquila. "Non è corretto, però, distorcere a proprio uso e consumo i fatti. Fatta debita chiarezza, l'amministrazione metta in campo tutte le iniziative per sospendere le concessioni e apra finalmente un confronto serio con la popolazione su tutte le alternative effettivamente attuabili, in modo che le cittadine e i cittadini, nella propria sacrosanta aspirazione all'autodeterminazione, siano in grado di valutare senza pregiudizi le conseguenze (vantaggi e svantaggi) nelle scelte che riguardano il territorio in cui vivono".
Sono moltissimi i dubbi e le perplessità intorno alla centrale a biomasse. Andranno chiariti al più presto, per capire se si è ancora in tempo a scongiurare la realizzazione dell'impianto. E, in questo senso, la posizione dell'amministrazione comunale dovrà essere priva di qualsiasi ambiguità. "Ci sarà bisogno della massima limpidezza nel ripercorrere tutti i passaggi che hanno portato fin qui", incalza Ferella. "Nel frattempo, l’unica reale iniziativa presa per tempo e sulla quale i cittadini ancora possono sperare è quella del ricorso al Tar, che verrà discusso nel mese di novembre".