Anche il secondo rendiconto del cronoprogramma della ricostruzione dei Centri storici del Comune dell'Aquila, previsto per settembre e con cadenza quadrimestrale, rischia di saltare a causa delle controversie, ormai laceranti, tra il Comune dell'Aquila e il Capo dell'Ufficio speciale della Ricostruzione (Usra) Paolo Aielli.
Un commissario o un dipendente del Comune? Questo il difficile dilemma su Aielli e il suo ufficio che il rispetto della delibera Comunale "Criteri operativi per la programmazione della ricostruzione privata nei centri storici", detta cronoprogramma - e che contiene in sé l'obbligo di un rendiconto quadrimestrale in open data - sta facendo emergere con sempre maggior forza.
Il primo rendiconto doveva essere stilato entro maggio ma è saltato: "mancano i dati essenziali delle schede parametriche dall'Ufficio speciale", affermò sostanzialmente a fine luglio l'Assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano.
La situazione non sembra essere cambiata. Infatti Aielli si rifiuta di fornire i dati "dettagliati, inattesi e ottenuti" delle schede parametriche, "comprensivi della specifica del fabbisogno finanziario e dell'attuale disponibilità, delle eventuali motivazioni ostative al raggiungimento degli obiettivi e delle conseguenti azioni da effettuarsi", come gli ha chiesto tramite una missiva l'assessore Di Stefano, lo scorso 20 Agosto.
"Si apprende con sorpresa che l'Amministrazione Comunale ha disposto che l'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila rendiconti con cadenza quadrimestrale sullo stato di attuazione dei Piani di ricostruzione del Capoluogo e delle frazioni", ha risposto Aielli che, richiamandosi a quanto contenuto nella legge n.134 del 7 agosto 2013, la cosiddetta legge Barca, scrive inoltre che al suo ufficio spetta solo "il monitoraggio degli interventi di ricostruzione e la trasmissione dei relativi dati al Ministero dell'Economia e delle Finanze". Non solo: "Quanto richiesto – continua Aielli – con riferimento ai dati è disponibile nella Banca Dati Emergenza (Bde), accessibile on line direttamente dall'home page del Comune".
Anzi, il Capo dell'ufficio speciale rispedisce, letteralmente, le richieste al mittente: "Si coglie l'occasione per rappresentare la necessità di un aggiornamento progressivo e, per quanto possibile, tempestivo delle informazioni da inserire nella stessa Bde da parte del personale preposto - ovviamente del Comune – a istruire la pratiche".
Ma i ritardi del Comune nell'aggiornamento della Banca dati dell'emergenza sono un problema di altro ordine e grado. Non riguardano i dati delle schede parametriche, preliminari alla presentazione dei progetti nei Centri storici, e con le quali si può fare un calcolo preventivo e reale sui costi della ricostruzione e quindi rendere applicabile il cronoprogramma e rendicontarlo.
"Non comprendo la risposta di Aielli", commenta al telefono con NewsTown, l'assessore Di Stefano. "Con l'ex Ministro Barca c'era l'intesa di mettere i dati open e noi, per quello che possiamo, ci stiamo provando anche se a volte ancora in maniera disorganica".
Sul dilemma di sovranità, alla base dei frantendimenti, Di Stefano dice la sua: "L' ufficio speciale è un ufficio del Comune dell'Aquila e questo ruolo va chiarito col Governo, perché o abbiamo derogato agli Enti locali o si sta bleffando. Solo così cesserà ogni equivoco in modo che se gli Enti locali agiranno bene saranno acclamati e se agiranno male se ne prenderanno la responsabilità. Il commissariamento, l'abbiamo visto, non funziona".
Ma il rendiconto a settembre ci sarà? "Ho inviato la lettera anche al direttore del Dipartimento della Ricostruzione del Comune dell'Aquila, Vittorio Fabrizi - risponde Di Stefano - a cui ho raccomandato di prendere l'abitudine di questi report. Spero che il rendiconto sarà il più completo possibile, voglio guardare il bicchiere mezzo pieno".
Alle dichiarazioni di Di Stefano si aggiungono quelle del Presidente della V commissione "Garanzia e controllo" Raffaele Daniele, a cui pure è stato inviato per conoscenza il carteggio: "E' il momento di chiarire questa controversia una volta per tutte perché se Aielli è un dipendente del Comune dell'Aquila non può permettersi di rispondere così".
Sul contratto da 200mila euro l'anno di Aielli c'è scritto che lo stesso "viene redatto tra l'On. Massimo Cialente, nella sua qualità di Sindaco del Comune dell'Aquila, e il Dr Paolo Aielli". All'articolo uno viene specificato che "l'incarico è conferito ai sensi della legge 134/2012 e dell'atto di intesa sottoscritto a Roma il 7 agosto 2012, tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze, il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione, il Ministro per la Coesione territoriale, il Presidente della Regione Abruzzo, il Presidente della Provincia dell'Aquila e il Sindaco dell'Aquila".
"La legge ha dato da la possibilità al Comune dell'Aquila di costituire l'Ufficio Speciale", è la lettura del Consigliere di Maggioranza Giustino Masciocco.
La richiesta di un rendiconto preciso del cronoprogramma è contenuta nella stessa delibera consiliare che lo ha istituito lo scorso 28 marzo. L'emendamento, approvato all'unanimità, fu proposto dal Consigliere di Appello per L'Aquila Ettore Di Cesare: "Vorrei ricordare all'amministrazione – afferma il capogruppo di Apl - che ha altri cinque giorni per presentare il rendiconto, pubblicandolo sul sito con tutti i dati previsti dalla delibera compresi quelli di previsione del quadrimestre prossimo come le schede parametriche attese e i soldi previsti".
"Il rendiconto – conclude Di Cesare – è l'unico strumento normativo ufficiale per tenere a corrente i cittadini al di là delle chiacchiere che si possono raccontare alla stampa".