Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, presidente della Commissione di Vigilanza, torna ad incalzare la maggioranza sul bando Gal, pubblicato a luglio.
Febbo ha inviato al Servizio per l'inclusione, lo sviluppo e l'attrattività delle aree rurali del dipartimento Politiche dello Sviluppo rurale una lettera per "conoscere l'elenco delle proposte pervenute, con l'indicazione sia della data di spedizione apposta sulla raccomandata dall'ufficio postale o dal corriere, così come previsto dal bando, sia della data di protocollo di ricezione presso gli uffici regionali".
"Dopo il pasticcio della proroga last minute concessa con determina DPD/167/2016 del 9.9.2016 – spiega Febbo – vogliamo approfondire e vederci chiaro poiché riteniamo ridicolo uno slittamento di solo tre giorni per la ricezione delle proposte di Strategia di Sviluppo Locale. Inoltre non si capisce come mai, a delle richieste ufficiali, pervenute solo dieci giorni fa, di proroga da parte di diversi partenariati territoriali, vi è stato un diniego scritto da parte della Direzione Politiche agricole mentre venerdì scorso dal cilindro del Dipartimento agricoltura è uscita una posticipazione della misura 19 del PSR".
"Pertanto – conclude il Presidente della Commissione Vigilanza – ho inoltrato formale richiesta di conoscere l'elenco, con le relative date di invio e ricezione, delle proposte GAL arrivate in Regione al fine di capire se vi è stato un palese aiuto o agevolazione nei confronti di qualche Strategia a discapito di altri. Una decisone di proroga all'ultimo minuto solo per il weekend sono convinto che ha alterato la par condicio e la leale concorrenza tra i soggetti interessati alla risposta del bando. Pertanto spero vivamente che questa brutta scelta non apra un'autostrada ad eventuali ricorsi bloccando di fatto ben 24 milioni di euro del Programma di Sviluppo rurale destinate alle attività rurali".
Febbo ha reso nota anche un'altra lettera inviata alla Direzione Politiche agricole da parte di alcuni presidenti dei Gal già costituiti, nella quale, peraltro, viene annunciato, da parte degli stessi, un esposto in Procura e all'Europa sul Psr (programma di sviluppo rurale).
"Questa missiva" scrive Febbo "certifica il pasticcio creato dalla Regione che confermano le preoccupazioni relative al blocco di ben 24 milioni di euro destinati al mondo e attività rurale".
La nota di Febbo del 10 settembre
"Denunciare i ritardi, gli errori, le mancanze e tutte le problematiche inerenti il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 è diventato un argomento quasi noioso per le tante segnalazioni che riguardano il mondo rurale e gli agricoltori. Ma leggere una proroga di 3 giorni (sic!) arrivata a sole pochissime ore dalla scadenza del bando per la costituzione dei Gal della Misura 19 rasenta sia la pochezza amministrativa di questa Regione sia la scarsa trasparenza di chi oggi dirige e governa la struttura del Dipartimento Politiche agricole e ci fermiamo qui anche se dovremmo dire altro !!!" Questa la denuncia del Presidente della Commissione Vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo. "Credo che sia abbastanza incredibile - spiega Febbo - anzi ai limiti della liceità. Addirittura nella determina viene riportato che la decisione di proroga viene assunta perché chiesto dagli 'organi di decisione politica'. Di chi ? Da quale territorio ? Come dire: Uno slittamento ad personam!".
"Praticamente - spiega Febbo – assistiamo a una decisone assunta nel primo pomeriggio del 9 settembre, a bando quasi scaduto, praticamente chiuso dalla direzione Politiche agricole inerente una proroga di solo 3 giorni, fino a lunedì 12. Sembra una barzelletta ma purtroppo è la cruda realtà. Uno slittamento solo per il week-end. La Misura 19, ossia il bando per la selezione dei Gal (Gruppo di Azione Locale) e le Strategie di sviluppo di tipo partecipativo, ha innescato un fermento nei vari territori rurali abruzzesi dove aziende, organizzazioni, comuni, enti, cooperative, imprenditori e associazioni hanno lavorato e contribuito fattivamente per costruire e comporre un partenariato da presentare nei termini prestabiliti dal bando. Una vera beffa per tutti coloro che si sono impegnati per presentare la documentazione nei tempi giusti. Anche perché sembrerebbe che la stessa struttura aveva fornito un diniego scritto ad eventuale proroga alla Misura 19 solo una settimana fa ai Gal che ne avevo fatto richiesta. Questo infatti scatenerà ed aprirà un'autostrada ad eventuali e probabili ricorsi. Pertanto, prima di tutto verificheremo di chi sono le proposte di strategia che arriveranno in ritardo rispetto alle altre di documentazione inoltrata secondo i termini prestabiliti, ossia il 9 settembre. Infine - conclude il Presidente della Commissione di Vigilanza - attendiamo con ansia di conoscere le motivazioni tecniche di questa proroga 'last minute' da parte dell'Assessore regionale alle Politiche agricole. Chiaramente se ne ricorreranno i termini non esiteremo a denunciare i fatti alle autorità competenti. Si dovrà spiegare come evitare i ricorsi giudiziari visto che vi è stato da parte della struttura regionale già una formale dichiarazione scritta di non concessione proroga richiesta una settimana fa, cioè quando magari c'erano i tempi. Così come ci si dovrà spiegare perché mancano le firme dei funzionari responsabili di misura sull'atto di proroga. questo, invece politicamente parlando è evidente che la trasparenza amministrativa propagandata dal Presidente D'Alfonso si n'è andata a farsi friggere. Una ennesima pessima e brutta figura nei confronti del mondo rurale".