Giovedì, 10 Novembre 2016 19:46

Renzi a Pescara per la firma del Masterplan. Premier contestato

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Un migliaio di persone ha partecipato alla manifestazione contro le politiche del Governo nazionale promossa a Pescara da associazioni e comitati in concomitanza con le iniziative istituzionali a cui ha partecipato il premier Matteo Renzi.

Un lunghissimo e rumoroso corteo ha sfilato per le vie del centro della città, tra fischi, striscioni, cori e slogan. Gli attivisti hanno criticato - tra l'altro - i manifesti 'abusivi' per il 'Sì' apparsi a Pescara prima della visita del presidente del Consiglio e la circolare dell'ufficio scolastico regionale che invitava le scuole a partecipare all'iniziativa con Renzi al teatro Circus. "Non andiamo a fare la claque a Renzi - hanno urlato - non siamo i lacchè di nessuno". E ancora: "Siamo tutti antifascisti".

Il premier non è parso affatto turbato. Anzi, sul palco del Festival delle Letterature - intervistato da Luca Sofri - ha ironizzato, sottolineando come la "luna di miele" con il Paese non sia "mai iniziata".

"Sono stato nominato premier il 22 febbraio del 2014 - ha ricordato - e due giorni dopo sono andato a Treviso dove ho trovato un centinaio di contestatori. Ma sapete come funziona, uno mette su Internet una foto dall'alto dei contestatori che magari sono 1.000 o 100, e il gioco è fatto", ha aggiunto. "Il giorno dopo sui giornali è scritto: 'contestato Renzi'".

 

La giornata

Il presidente del Consiglio è arrivato a Pescara ad ora di pranzo. "Felicissimo di essere a Pescara e in Abruzzo", le prime parole. Accolto dal governatore D'Alfonso, Renzi ha pranzato con alcuni imprenditori. E si è detto contento "di aver trovato don Emilio Lonzi", sacerdote conosciuto ai tempi degli scout. La vera sfida è "far ripartire l'economia", ha detto agli imprenditori. Per questo, "nel Patto di maggio abbiamo previsto 80 interventi per 1.5 miliardi di investimenti, tra infrastrutture, banda larga, piste ciclabili e ambiente"

Le forze sociali, sindacati e Confindustria, hanno presentato al Presidente del Consiglio un documento stringato, "in cui mettiamo in evidenza alcuni aspetti e alcune carenze che riteniamo in qualche modo debbano essere colmate", ha spiegato il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone. "L'economia sta ripartendo", ha aggiunto Ballone. "La caduta si è arrestata. Stiamo recuperando anche se ancora con lo zero virgola, ma gli indicatori sono positivi e questo oggi è importante".

Subito dopo l'incontro con gli industriali, Renzi si è spostato a Spoltore per inaugurare la scuola secondaria 'Dante Alighieri', istituto messo in sicurezza antisismica col provvedimento 'Scuole sicure'. Durante la cerimonia, il premier si è rivolto ai genitori presenti per invitarli "ad avere un atteggiamento di dialogo con gli insegnanti. La nostra generazione aveva un atteggiamento di rispetto nei loro confronti, mentre oggi c'è un atteggiamento un pò ondivago, capita a volte - ha proseguito - che quando un alunno viene redarguito da un'insegnate si tende ad essere più comprensivi nei confronti del figlio che del maestro. Bisogna invece riconoscere il ruolo sociale e dare maggiore attenzione agli insegnanti". Il presidente del consiglio ha poi lanciato una battuta ai ragazzi spigando che "la scuola è vostra, è molto bella, nel mettere i soldi per ristrutturarla abbiamo solo fatto il nostro dovere, ma ora chi chiediamo: tenetela bene".

A Spoltore era presente anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. "Sono qui - ha detto Cialente "perché la scuola è stata realizzata dalle imprese aquilane Chiodi e Cipriani e perché il tema della messa in sicurezza del Paese ha finalmente un'audience nazionale. Sono d'accordo con Renzi nel portare questo tema a livello europeo, con le scuole fuori dal Patto di stabilità. C'è una mia lettera alla Ue nel 2014 ove dissi le stesse cose. Dopo L'Aquila è immorale che questo Paese non faccia uno sforzo totale per mettere in salvaguardia gli edifici pubblici".

Dunque, la firma sul Masterplan all'Aurum prima della tappa al Circus. L’Europa "non può essere un'accozzaglia di egoismi, deve avere un’anima" ha detto Renzi, parlando del vertice che si terrà a Roma nel marzo 2017. "L’Italia ha un ritardo di autostima, di consapevolezza", ha ribadito. "Noi siamo l’adolescente che si crede peggio di com’è. Però la condizione è che noi facciamo la nostra parte e smettiamo di cedere alla cultura della rassegnazione. Si tratta di avere uno sguardo molto ambizioso e lavorare con la logica del passo dopo passo. Da qui ai prossimi 20 anni possiamo tornare ad essere punto di riferimento assoluto nel mondo, ma per farlo bisogna mettersi a lavorare".

Alle 20, Renzi è arrivato, infine, in Consiglio comunale, a Pescara, per spiegare le ragioni della riforma costituzionale.

Ultima modifica il Giovedì, 10 Novembre 2016 22:10

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