Dopo il nostro articolo dello scorso 30 novembre [leggi] l'amministrazione comunale di San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila) ha voluto replicare alle accuse dei consiglieri di opposizione sul nuovo progetto di costruzione di un tempio crematorio nell'area cimiteriale del popoloso comune del Medio Aterno aquilano.
La maggioranza del sindaco Silvano Cappelli vuole anche rispedire al mittente le accuse di "mancanza di discussione" in Consiglio, mosse dalla minoranza, in quanto "i rappresentanti dell'opposizione hanno scelto di abbandonare la seduta consiliare", a detta dell'amministrazione.
Il tema intorno al project financing del nuovo tempio crematorio continua a spaccare e far discutere la comunità di San Demetrio anche sui social network. (m. fo.)
La nota completa dei consiglieri di maggioranza
La scelta di insediare un tempio crematorio nell'area cimiteriale del Comune di San Demetrio ne' Vestini è avvenuta all'interno del progetto di ampliamento del cimitero stesso. L'amministrazione ha analizzato diverse problematiche, quali l'impossibilità di aumentare i costi dell'indebitamento comunale, i costi sempre crescenti delle tumulazioni in contro tendenza rispetto alle possibilità di spesa delle famiglie, la crescita sempre maggiore della cremazione come forma di sepoltura alternativa. Il rispetto dell'ambiente, il minor consumo di suolo e un costo più basso rispetto alla tumulazione classica ci hanno fatto propendere per questa decisione.
Il gruppo di maggioranza tiene a precisare che in sede di consiglio comunale, non vi è stata alcuna possibilità di discussione né di confronto con la minoranza in quanto, i rappresentanti dell''opposizione hanno scelto di abbandonare la seduta consiliare durante il dibattimento del punto precedente a quello inerente il progetto di finanzia del Tempio Crematorio.
Il rispetto delle istituzioni si ha quando si partecipa anche con il dissenso alla costruzione dei processi amministrativi. Non si abbandona il Consiglio Comunale, luogo di espressione e partecipazione democratica. Soprattutto si dovrebbe partecipare alla competizione elettorale con passione idee e valori. Cosa che finora non si è verificata.
"Troppo poco in termini economici, soprattutto considerando i rischi per la salute dei cittadini". Questa affermazione del gruppo di minoranza è totalmente immorale, dal punto di vista etico. Se il gruppo di maggioranza avesse avuto, il sospetto o il sentore, che un impianto come quello sopracitato avesse potuto in qualche modo o maniera nuocere alla salute dei cittadini, mai e poi mai avrebbe portato e approvato in sede di consiglio un progetto tanto scellerato.
La scelta del tempio crematorio è per questa amministrazione un fattore di civiltà e crescita. È una scelta ponderata nel rispetto delle sensibilità, dei luoghi e dell'ambiente. La tecnologia che verrà installata e la norma tiva di settore rigida e stringente garantiranno lo svolgimento di un processo ad impatto irrilevante sia per la salute che per l'ambiente.
Il controllo è garantito dall'Arta e dalla Asl organi preposti ecompetenti in materia, che garantiranno il rispetto dei termini di legge. Da valutazioni tecniche sui crematori riportate nel progetto di fattibilità presentato, si evince che l'incidenza che hanno sull’ambiente in termini di emissioni sono paragonabili all'impatto che ha una caldaia a gas di un condominio di 20 appartamenti ca.
L'elemento di convenienza economica benché importante per un piccolo comune come il nostro è sicuramente subordinato alla salute dei cittadini.
Il punto su cui in questi giorni sul social network Facebook si è dibattuto molto e che ha provocato ansia tra alcun cittadini, è quello riguardante la possibile emissione di diossine e del mercurio derivante dalle amalgame dentarie. Da valutazioni tecniche sui crematori effettuate dall'università di Udine, si evince che tali emissioni risultano irrilevanti.
L'amministrazione di San Demetrio Ne' Vestini crede fermamente che lo sviluppo del nostro Comune debba scommettere su più settori complementari e non in contrasto tra loro: turismo, servizi ed attività economiche. Dobbiamo muoverci sotto punti di vista più ampli e diversificare il nostro sviluppo in maniera tale da poter operare scelte future a 360 gradi in modo da raggiungere tra le altre cose anche l'autosufficienza economica purtroppo imposta dallo stato centrale.