"E' assordante il silenzio del Pdl abruzzese sulle vicende che si vanno dipanando sul piano nazionale mentre, a fronte di indicazioni pressanti che da tempo sono arrivate dalla direzione nazionale circa la necessità di definirsi nel nuovo partito, una inerzia furbesca sembra essere il filo conduttore di azioni che sottendono diaspore in costruzione". A denunciarlo, in una lettera aperta al partito, l'assessore regionale Gianfranco Giuliante e il consigliere Giuseppe Tagliente.
Nel giorno in cui Enrico Letta si presenta al Senato e alla Camera per chiedere la fiducia al suo Governo, con il Pdl che vive ore travagliate e la sensazione di una scissione oramai imminente, iniziano le grandi manovre anche in Regione Abruzzo in vista delle prossime elezioni. Il Consiglio ha approvato a maggioranza - solo il Partito Democratico ha votato contro - un regolamento che permetterà ai nuovi gruppi di almeno tre consiglieri che dovessero formarsi in aula di partecipare al prossimo appuntamento elettorale senza la necessità di raccogliere le firme per il deposito delle liste.
Fino ad oggi, il regolamento prevedeva la deroga sulle firme per i nuovi gruppi già rappresentanti in Parlamento e per i gruppi corrispondenti "ad altro gruppo o componente del Gruppo misto presente in uno dei due rami del Parlamento italiano, o corrispondente ad un movimento politico organizzato".
Evidentemente una mossa politica per evitare lungaggini burocratiche e organizzative alla nascente Forza Italia e, chissà, al nuovo partito di Angelino Alfano. Non solo. Potrebbe anche essere il segnale della decisione maturata da Gianni Chiodi di presentarsi all'appuntamento elettorale a capo di una lista del Presidente, slegata dai partiti.
Ad oggi, possibilità tutt'altro che remota. Il governatore si è riservato di comunicare la sua eventuale scelta partitica solo dopo il voto di fiducia. In attesa di capire se sarà davvero scissione. Se dovesse consumarsi la rottura, l'idea di Chiodi sarebbe di presentarsi come leader regionale del centro destra senza scegliere se restare fedele a Silvio Berlusconi o seguire Alfano.
Intanto, i vertici del Pdl abruzzese hanno iniziato a contarsi: la senatrice Federica Chiavaroli, molto legata a Quagliariello e a Lupi, è stata la prima parlamentare abruzzese ad aver dichiarato la volontà di confermare la fiducia al governo Letta. Anche il coordinatore regionale e deputato Pdl Filippo Piccone e il parlamentare Paolo Tancredi avrebbero deciso di sostenere il fronte Alfano. Riccardo Chiavaroli, invece, ha ribadito che resterà comunque in Forza Italia.
Staremo a vedere. Nelle prossime ore, lo scenario politico nazionale e regionale potrebbe subire degli importanti scossoni. E bisognerà capire come si riposizioneranno uomini e partiti. A quel punto, si potrà finalmente indire anche la data del voto. Nella seduta consiliare, l'assemblea ha approvato una risoluzione della maggioranza che prende posizione in favore dell'election day nel maggio 2014 e, contestulamente, bocciato una risoluzione Pd che indicava la data del 14 marzo.
Quel che è certo è che il volto della destra, anche a livello regionale, cambierà profondamente: La Destra, Futuro e Libertà, Io Sud, Fiamma Tricolore oltre ai circoli e ai comitati d'area, hanno intrapreso un percorso comune per “unire le diverse anime della destra italiana, oggi divise, e per ridare rappresentanza unitaria e vincente a quel vasto spicchio di popolo ed elettorato che si ritrova nei valori nazionali, sociali, popolari e patriottici”.
“L'intesa - si legge in una nota - si fonda sul manifesto politico programmatico lanciato nello scorso mese di luglio dagli intellettuali della destra, richiama nello spirito e nel simbolo di Alleanza Nazionale il terreno comune e unificante da cui ripartire, con l'obiettivo dichiarato di riunire in un unico soggetto tutti i segmenti della destra italiana; è un'iniziativa dunque che va a sommarsi e non a collidere con l'Officina di Fratelli d'Italia”.
In questo spirito è stata indetta una grande manifestazione per il 9 novembre a Roma, con cui nascerà ufficialmente la federazione tra i soggetti promotori e tutti quelli che, partiti o associazioni, vi vogliano aderire. E l'invito è a partecipare con tricolori e bandiere di Alleanza Nazionale.