"Tutti col naso in su! Tutti in attesa della fumata bianca. Facendo per l’ennesima volta il percorso al contrario. Perché prima di decidere chi dovrà essere candidato (non candidarsi, essere candidato), nessuno ancora sta scrivendo, comunicando e confrontando il programma".
Si legge in una nota di Proposta civica, il neonato movimento politico che fa capo a Luigi Fabiani; "Come se la scelta del candidato contenga di default le soluzioni delle questioni aperte (il lavoro, il Gran Sasso, la sicurezza degli edifici pubblici, l’economia, il sociale). In politica, nell’amministrazione di una città, di un territorio, non c’è un Totti o un Maradona che l’allenatore mette in campo dicendogli 'inventati qualcosa!' sicuro che lui farà qualcosa che possa far vincere la partita".
"Noi crediamo che sia doveroso dire agli elettori le scelte che saranno fatte per risolvere le annose questioni irrisolte e capire quale indirizzo la nuova amministrazione darà allo sviluppo della città. Per consentirgli di scegliere se appoggiare l’uno o l’altro schieramento e, al loro interno, l’uno o l’altro candidato".
Dare risposte e soluzioni prima, insomma, senza aver paura di bruciarsi, confrontarsi per migliorarle, "valutare se sono applicabili e realmente valide, inserirle in un programma elettorale e amministrativo e, soprattutto, perseguirle, una volta ottenuto il consenso dell’elettorato, è il metodo politico 'nuovo'".
"È anche vero che 'di notte tutti i gatti sono bigi', in campagna elettorale i programmi sono simili e spesso pieni di cose che in realtà non saranno mai fatte ma che riscuotono successo, attraggono, mentre non contengono le risposte che la gente vorrebbe ascoltare. Per questo motivo - leggiamo dalla nota - nei tavoli in cui partecipiamo insistiamo a chiedere di scrivere il programma, condividerlo, confrontarlo. Quali sono gli argomenti che ci accomunano? Quali quelli che ci dividono? Perché una formazione compatta e coesa non ha bisogno di ricorrere al manuale Cencelli per la sua sopravvivenza. Al punto da ritenere che i nomi di chi comporrà la giunta e i ruoli amministrativi debbano essere comunicati prima del voto e bloccati per tutto il mandato, così i cittadini/elettori sapranno a chi hanno affidato il sociale o l’urbanistica sapendo che è stato scelto per le sue qualità e non per l’appartenenza ad un partito o movimento collaterale".
Certo, per garantire che questo metodo funzioni la maggioranza deve essere robusta, solida e 'blindata', "nel senso che i cambi di casacca o l’Aventino non possono essere consentiti. Facciamolo su questo il confronto, facciamo vedere che la politica sa anche rinascere dalle sue ceneri. Facciamolo insieme a chi è pronto a confrontarsi sul programma. Poi il candidato uscirà da sé, non sarà più il punto di partenza ma di arrivo", ribadisce Proposta civica.
"'Pensiamo di fare questo e pensiamo che le persone più giuste per farlo siano ….' Questo è il percorso che Proposta civica vuole fare e per questo motivo seguita a cercare negli altri schieramenti il confronto".