"Caro sindaco... 8 milioni già finanziati dal 2013, 800mila già nelle casse comunali dal 2015. Dov'è la scuola?".
Recita così il grande manifesto apparso ieri nella trafficata Statale 80 all'Aquila, e firmato da Oltre il musp, comitato che da anni si occupa della ricostruzione post-sisma delle scuole nel capoluogo abruzzese, con particolare attenzione all'istituto di Sassa.
Al di là degli annunci e delle promesse mancate susseguitisi negli anni, il Comune dell'Aquila non si è ad oggi occupato della ricostruzione delle scuole comunali, attualmente quasi tutte ancora nei moduli ad uso scolastico provvisorio (musp) costruiti in emergenza dopo il terremoto di otto anni fa.
Da ben quattro anni ci sono in cassa circa 46 milioni vincolati alla ricostruzione delle scuole ma, fatta eccezione per due edifici a Pettino e Arischia, non è neanche partita la progettazione.
La ricostruzione del patrimonio pubblico dell'Aquila, ed in particolare delle scuole della città, ha assunto ancora più importanza alla luce dello sciame sismico che ha investito il territorio a metà gennaio, dopo il quale sono emerse criticità (e successive proteste) in relazione ai bassi indici di vulnerabilità sismica di alcune scuole di proprietà della Provincia.
Non è possibile verificare la vulnerabilità delle poche scuole in muratura di proprietà comunale, perché l'ente non ha mai commissionato gli studi.