"Abbiamo la responsabilità di rappresentare quella sinistra che vuole riunificare e rinnovare il centrosinistra, anche nel passaggio delle amministrative; in questo senso, penso che a L'Aquila ci siano le condizioni per avere una buona affermazione".
Ai microfoni di NewsTown, il deputato Arturo Scotto si è detto convinto delle potenzialità di Articolo 1 - Movimento dei democratici e progressisti sul territorio: "Abbiamo gruppi dirigenti di grande esperienza, capaci di incrociare movimenti civici, giovanili oltre alle realtà associative: in giugno, dobbiamo provare - nelle forme e nei modi che riterranno - a rappresentare la domanda di sinistra della città".
Intervenuto all'assemblea costituente provinciale che si è tenuta nel pomeriggio all'auditorium della Cgil - in sala, tra gli altri, Betty Leone, Giustino Masciocco, Marino Bruno e Umberto Innocente (che hanno lasciato Sinistra Italiana), Fabio Ranieri, Giorgio Spacca, Marialuisa Serripierro, William Giordano, Roberto Moretti e i fuoriusciti dal PD, oltre a Luca D'Innocenzo, Giovanni Cialone e Luigi Fabiani - Scotto ha spiegato che "laddove si possa costruire un centrosinistra rinnovato, un'alleanza democratica per il cambiamento, Articolo 1 dovrà starci; il tema centrale - ha aggiunto - è ciò che accade nelle città, la qualità urbana e sociale della proposta programmatica. A L'Aquila come altrove, in questi passaggi vogliamo starci, in maniera autonoma e direi laica".
Il prossimo 1° maggio, il nascente movimento lancerà la campagna d'adesione: "La chiameremo 'Carta costituente'", ha sottolineato il deputato; "ciascun cittadino, dai 14 anni in su, potrà aderire ad un movimento che intendiamo dinamico, aperto: non ci saranno quelli della prima, seconda o terza ora, vogliamo dare spazio alla larga fascia dell'elettorato di centrosinistra che, oggi, non si sente rappresentata dalle forze politiche tradizionali e che vede l'eventuale vittoria di Matteo Renzi alle primarie del 30 aprile come la definitiva trasformazione del PD nel partito del segretario".
Centralità del lavoro, i suoi diritti, la sua qualità, saranno al centro dell'agenda politica del nascente movimento; "così, la questione dell'universalismo del welfare e della sanità - ha ribadito Scotto - e, poi, la grande contraddizione ambientale: vogliamo essere una forza rosso-verde".
A margine dell'assemblea, si è discusso "di qual è il modo migliore per presentarci agli elettori", ha aggiunto ai nostri microfoni Fabio Ranieri, tra coloro che hanno lasciato il PD per dar vita al progetto politico di Articolo 1. "Siamo un movimento che va costituendosi in queste settimane, incrocierà le comunali in fase di tesseramento e, dunque, la valutazione va fatta con attenzione, soprattutto alla luce del risultato delle primarie e dell'uscita di Rifondazione comunista dalla coalizione civico-progressista".
Da un lato, c'è la necessità di essere aperti e accoglienti "che consiglierebbe più liste a sostegno del candidato sindaco", ha chiarito Ranieri; dall'altro, "c'è il bisogno di dar voce ad una sinistra che, soprattutto dopo il 30 aprile, sono convinto chiederà una rappresentanza politica". In questo senso, "la funzione che abbiamo è ancora più importante di quella che immaginavamo soltanto qualche settimana fa. Abbiamo un manifesto di valori condiviso e una base programmatica decisa prima delle elezioni primarie: l'uscita di Rifondazione comunista, però, scopre un poco il fianco a sinistra; siamo convinti che bisogna evitare di mostrarsi come una coalizione delle élite, della città che sta meglio, e riportare al centro alcuni temi, legati al sociale e ai giovani in particolare, che rischiano di divenire il cavallo di battaglia delle liste civiche alla nostra sinistra o di un candidato della destra un poco particolare e che di queste battaglie, almeno a chiacchiere, fa una bandiera".
Dunque, il ruolo di Articolo 1 sarà elettorale e non solo, "anche programmatico: da domani, inizieremo a riunirci per fornire un punto di vista alla coalizione e ancorarla, così, a tematiche classicamente di sinistra. Mi pare che le classi dirigenti della città siano già ben rappresentante: dovremo avere necessariamente un'altra funzione".
Convinzione condivisa da Giustino Masciocco: "Abbiamo il compito di ancorare la coalizione a sinistra, di rappresentarla in seno allo schieramento cercando di portare avanti, e sottoporre al candidato sindaco, le problematiche che vengono dai più deboli, dagli ultimi, dai cittadini più in difficoltà". In questi giorni, "decideremo se costituire un gruppo consiliare oppure no" ha chiarito Masciocco; in assise consiliare, i rappresentanti di Articolo 1 sono tre, al momento: oltre all'ex capogruppo di Sel, Giorgio Spacca e Guido Iapadre, subentrato a seguito della nomina ad assessore di Stefano Palumbo. E in vista delle elezioni, "penso si possa presentare una lista col simbolo e un'altra, magari, civica sebbene ispirata ai nostri valori; l'obiettivo è, comunque, di rappresentare al meglio le esigenze della città vista da sinistra".