Giovedì, 20 Aprile 2017 14:50

Ici, Tasi e Tari ridotte alle piattaforme petrolifere, parlamentari di Articolo 1 scrivono a Gentiloni

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I parlamentari di Articolo 1 - la neonata formazione di sinistra formata dai fuoriusciti del Pd e da ex membri di Sel e Sinistra italiana - hanno scritto al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni una lettera per chiedere chiarimenti su una norma, approvata in un recente decreto legge, che prevederebbel a detassazione reatroattiva su Ici, Tasi e Tari per le piattaforme offshore di estrazione di idrocabruri.

Di seguito il testo della lettera

Egregio presidente,

con grave sconcerto abbiamo appreso da notizie diffuse dalla stampa nazionale e locale che il decreto- legge recante “Misure urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 aprile e di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale conterrebbe una norma di interpretazione autentica finalizzata alla detassazione, con effetto retroattivo, degli effetti Ici, Imu e Tasi delle piattaforme di estrazione di idrocarburi ubicate nel mare territoriale.

Tale norma, con tutta evidenza, si porrebbe in contrasto con i principi sanciti dalla sentenza n. 3618 del 24 febbraio 2016 della Corte di Cassazione che ha ritenuto che le piattaforme petrolifere siano soggette ad accatastamento e quindi assoggettabili all'imposta comunale sugli immobili (Ici) e, conseguentemente, anche all'imposta municipale propria (Imu) e alla tassa sui servizi indivisibili (Tasi).

Tale pronuncia, come noto, è stata infatti molto importante perché ha posto fine ad una diatriba in corso da anni, che ha visto i Comuni contrapporsi sia alle società petrolifere in materia di applicazione dei tributi immobiliari, sia all'Agenzia delle entrate che, nei fatti, ha sempre ritenuto che le piattaforme petrolifere non fossero da iscrivere in catasto, con ciò alimentando ancora di più il contenzioso tributario.

L'importanza della questione è stata evidenziata anche dalla presenza di diverse interrogazioni parlamentari, nelle quali si richiama una giurisprudenza di merito incapace di pervenire a una soluzione uniforme. Inoltre, la pronuncia della Corte di Cassazione andava oltre il caso specifico oggetto del giudizio, enunciando princìpi di diritto molto importanti, come l'obbligatorietà dell'assoggettamento all'imposta dei fabbricati non iscritti in catasto, indipendentemente dalle eventuali problematiche collegate alla determinazione del loro valore imponibile.

Al riguardo si evidenzia il grave danno economico che una norma di interpretazione autentica finalizzata alla detassazione, con effetto retroattivo,  comporterebbe sulla finanza degli enti locali interessati, e quindi sui servizi e sugli investimenti già programmati, trattandosi di risorse economiche relative agli anni dal 2011 al 2016 e quindi correttamente previste e contabilizzate.

Peraltro un intervento normativo di questo genere oltre a necessitare di una copertura economica consistente, sia comunque lesivo dei limiti generali dell’efficacia retroattiva delle leggi stabiliti dalla Corte Costituzionale concernenti la salvaguardia dei fondamentali valori di garanzia posti a tutela dei destinatari delle norme, al fine di garantire la coerenza e la certezza dell’ordinamento giuridico.  

Sul piano politico, inoltre, non sarebbe accettabile giustificare una mera regalia di oltre 300 milioni di euro alle compagnia petrolifere, a danno delle comunità locali, in violazione  con gli impegni assunti dal Governo  in sede di approvazione presso la Commissione VI (Finanze) della Camera dei deputati delle risoluzioni 7/01023, 7/01017, 7/01041 in data 15 giugno 2016.

Alla luce di quanto precede, Le chiediamo di attivarsi affinché il decreto- legge recante “Misure urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi trasmesso in Parlamento per la conversione in legge con l’espunzione della disposizione sulla defiscalizzazione di cui sopra, annunciando sin da subito la nostra ferma intenzione di presentare un emendamento soppressivo della norma in caso contrario.

Certi dell’attenzione che vorrà riservare a questa  lettera, con la consueta cordialità

La salutiamo.

I firmatari

Francesco Laforgia, Davide Zoggia, Michele Mognato, Delia Murer, Lara Ricciatti, Gianni Melilla, Roberta Agostini, Tea Albini, Pierluigi Bersani, Franco Bordo, Luisa Bossa, Angelo Capodicasa, Eleonora Cimbro, Alfredo D’Attorre, Donatella Duranti, Guglielmo Epifani, Claudio Fava, Ciccio Ferrara, Vincenzo Folino, Paolo Fontanelli, Aniello Formisano, Filippo Fossati, Carlo Galli, Florian Kronbichler, Danilo Leva, Giovanna Martelli, Marisa Nicchi, Giorgio Piccolo, Michele Piras, Michela Rostan, Stefano Quaranta, Michele Ragosta, Arcangelo Sannicandro, Arturo Scotto, Roberto Speranza, Nicola Stumpo, Adriano Zaccagnini, Giuseppe Zappulla.  

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