"Può sembrare strano costituire un gruppo consiliare ad un mese e mezzo dalle elezioni amministrative, l'abbiamo fatto per lanciare un segnale: per noi, la fine della consiliatura rappresenta un inizio".
Parole di Fabio Ranieri che, stamane, ha presentato il gruppo consiliare di Articolo 1: Movimento dei democratici e progressisti che sarà formato dal capogruppo Guido Iapadre - appena subentrato a Stefano Palumbo nominato assessore a seguito delle dimissioni di Nicola Trifuoggi - Giorgio Spacca (tra gli scissi del Pd) e Giustino Masciocco (dell'ala scottiana di Sinistra Italiana che ha aderito ai democratici e progressisti); presentazione avvenuta a margine del Consiglio comunale che, pur annunciato come l'ultimo della consiliatura, dovrebbe riunirsi ancora, invece, per l'approvazione del consuntivo.
Articolo 1 avvierà la campagna di adesioni il 1° maggio: poi, il 20 e 21 del mese terrà la conferenza programmatica a Milano; "in questo percorso - ha spiegato Ranieri - abbiamo inteso ribadire con forza che ci siamo anche a L'Aquila, ed è un messaggio a coloro che vogliano partecipare alla fase constituente del nascente movimento, a chi crede si possa costruire una sinistra di governo dentro un centrosinistra che vogliamo diverso da com'è". E' un messaggio anche in vista delle amministrative di giugno, ovviamente: "In seno alla coalizione civico progressista porteremo il nostro punto di vista chiaro, la convizione che destra e sinistra non siano la stessa cosa, anche al governo di una città; se è vero che L'Aquila dovrà reinventarsi una vocazione e un'anima, se è vero che c'è da ricostruire il tessuto economico, sociale e culturale, avviata la ricostruzione fisica, porteremo alla coalizione un punto di vista chiaro, di sinistra". In questo senso, Ranieri ha lanciato un ultimo appello a Rifondazione comunista, "per ricomporre la possibilità di ragionare di cose e di futuro", sebbene il partito della falce e martello stia chiudendo l'accordo con i civici di Appello per L'Aquila che vogliamo e sosterrà la candidatura a sindaco di Carla Cimoroni.
"Nel giro di poche ore, decideremo come rappresentarci dentro la coalizione", ha assicurato Ranieri; a quanto si è potuto apprendere, verrà costruita una lista che potrebbe portare il simbolo di Articolo 1 o, comunque, evocare il nascente movimento nel nome, e accanto potrebbe essere presentata una lista d'ispirazione civica, legata al movimento di Territorio Collettivo. "Sta di fatto che staremo in coalizione per ancorarla ai valori e ai temi della sinistra, sperando di offrire un contributo decisivo alla vittoria del candidato sindaco Americo Di Benedetto".
Alla conferenza stampa ha partecipato anche l'assessora comunale Betty Leone, tra gli scissionisti di Sinistra Italiana: "Mi ritrovo assessora di un gruppo più ampio, e mi sento completamente a mio agio", ha sottolineato; d'altra parte, "le politiche che abbiamo portato avanti in questi anni, col gruppo di Sel (poi Sinistra Italiana) sono in perfetta sintonia con i fondamenti costituenti di Articolo 1: la dignità del lavoro, il protagonismo dei giovani, la creatività della società". Fedele ai principi che da anni "il mondo disperso della sinistra italiana sta portando avanti: per un movimento nascente - ha riconosciuto Leone - le elezioni possono rappresentare un ostacolo: siamo convinti, però, che per Articolo 1 rappresenteranno invece una straordinaria occasione".
"Abbiamo inteso lanciare un messaggio chiaro, costituendo il gruppo consiliare", ha ribadito Giustino Masciocco; "speriamo di contribuire alla vittoria elettorale della coalizione civico progressista, sul percorso già tracciato negli anni pur nelle diversità di vedute". Con uno sguardo di sinistra, ha aggiunto Giorgio Spacca, "dando voce ai cittadini meno rappresentati".
Sul progetto nazionale è tornato, poi, il capogruppo Guido Iapadre: "Già nel nome, portiamo il riferimento alla Costituzione, caposaldo della campagna per il No al referendum del 4 ottobre; all'articolo 1, c'è il senso più profondo della Carta costituente, i fondamenti di una sinistra che voglia dirsi unitaria: democrazia e lavoro. Siamo un movimento, non ancora un partito, ponendoci in modo aperto e inclusivo; siamo parte dei democratici del Paese, e tra loro siamo i progressisti. Con questi valori ci muoveremo, anche a L'Aquila, per l'ultimo scorcio di legislatura, in campagna elettorale e oltre le elezioni".