Mercoledì, 03 Maggio 2017 17:38

Pelini rompe con 'Rifondazione' e si dimette. Prc: "Scelta irrevocabile"

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"Un'ora fa, dopo la mia ultima giunta, ho rassegnato al sindaco Cialente le mie dimissioni da assessore di Rifondazione comunista per via delle scelte divergenti operate in vista dell'imminente tornata elettorale. Seguirà conferenza stampa nei prossimi giorni".

Lo ha comunicato con un sms, poco fa, l'oramai ex assessore Fabio Pelini, a sancire la rottura col partito della falce e il martello; Pelini, e così Goffredo Juchich, fino a qualche settimana fa segretario cittadino, non hanno condiviso l'orientamento della base che ha 'dirottato' Rifondazione fuori dalla coalizione civico progressista che, alle amministrative, sosterrà la candidatura a sindaco di Americo Di Benedetto.

Sullo slancio della elezione di Maurizio Acerbo a segretario nazionale, Rifondazione Comunista ha sancito - anche a L'Aquila - la spaccatura con le forze di centrosinistra e dovrebbe presentare una lista in seno alla coalizione civico-sociale 'L'Aquila chiama' che ha presentato la candidatura di Carla Cimoroni, sebbene si discuta ancora sulla opportunità di presentare il simbolo. Per questo, Pelini e Juchich hanno lasciato il partito: ora, non resta che capire con chi deciderà di candidarsi l'ex assessore comunale; a quanto si apprende, su di lui ci sarebbe il forte pressing del Partito Democratico, è più probabile però che Pelini trovi spazio in altra lista della coalizione, con la 'Proposta civica' di Luigi Fabiani, si riuscisse a costruirla, o con i Democratici e socialisti di Giancarlo Vicini e Giuliano Di Nicola.

"Rifondazione Comunista – Sinistra Europea prende atto dal web della decisione dell'assessore Fabio Pelini di presentare le proprie dimissioni dall'incarico e di rimettere le deleghe affidategli a suo tempo", la risposta - piccata - del partito.

"Una scelta irrevocabile che ci attendiamo sia confermata dal Sindaco", aggiungono il segretario provinciale Silvano Di Pirro, il segretario cittadino Dario d'Alessandro e il capogruppo Enrico Perilli; al momento, in effetti, le dimissioni di Pelini non sono state ancora protoccolate e il timore del Prc è che Cialente possa respingerle, consentendo all'assessore - "nominato" su indicazione del partito, è stato ribadito maliziosamente dalla base - di restare in Giunta fino al 10 giugno, libero da eventuali condizionamenti.

"Sarebbe stato oltremodo osceno il conservare la poltrona abbandonando il partito che lo ha indicato per tale incarico, siamo certi che non accadrà", l'affondo di Rifondazione.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Maggio 2017 21:12

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