“Territorio Collettivo nasce due anni fa, dall’esperienza di compagni e amici di diversa estrazione sociale e provenienza politica; ci siamo ritrovati a condividere un percorso, un progetto politico civico, orizzontale e non verticistico, con l’intento di dare un contributo costruttivo al dibattito pubblico, stante le criticità che abbiamo riscontrato nell’azione amministrativa”.
Parole di Giuseppe Bernardi, già consigliere comunale, che ha presentato così la lista di Territorio Collettivo che, alle amministrative dell’11 giugno, sosterrà la candidatura di Americo Di Benedetto. “Una lista assolutamente innovativa”, l’ha definita Bernardi che non sarà candidato, “con giovani e meno giovani provenienti da diverse esperienze professionali e di vita, alcuni già attivi nei Consigli territoriali di partecipazione, che condividono la voglia di dare un contributo al rilancio del territorio”. Insomma, “non si tratta di una lista nata all’ultimo momento, per il solo scopo elettorale” bensì di un ulteriore passo lungo un percorso “avviato da tempo, radicato e presente in città come nelle frazioni, condiviso con altri compagni di viaggio che non sono candidati, e penso a Giovanni Cialone, a Dario Botti, a Sandra Belloni e Alessandro Vaccarelli, a Massimiliano Amicarella”, ha aggiunto Bernardi.
Capolista è Luca D’Innocenzo, già assessore comunale, che ha spiegato come “sin dal nome scelto e dal simbolo, si evinca l’obiettivo ultimo del progetto politico, l’unità territoriale, la democrazia urbana, intesa come possibilità di vivere bene, con pari diritti e dignità, nel centro storico come nelle periferie, nei piani Case come nelle frazioni e nei borghi pedemontani. Esigenza che nasce alla luce dell'evoluzione post-sismica, evidentemente, ma che sta dentro un percorso di complessità che il Comune dell’Aquila viva da tempo”, ha sottolineato D’Innocenzo. In questo senso, Territorio Collettivo guarda alla città capoluogo come “crocevia degli appennini, al centro di un tratto d’Italia, da Napoli a Firenze, e due mari, tra Roma e Pescara, un territorio vasto con cui condivide destini, natura, bellezze e rischi”.
Cosa intende far emergere Territorio Collettivo rispetto allo stato dell’arte, con sguardo anche critico rispetto ad alcune politiche assunte dall’amministrazione uscente? “Dentro la complessa dimensione urbana, innanzitutto, siamo convinti che andrà fatta un’analisi specifica dei piani Case, per valutare ciò che andrà demolito, cosa andrà valorizzato e riqualificato, e come gestirli soprattutto, uno dei limiti, questo, degli ultimi anni; si è creato, infatti, un contenzioso abnorme con i cittadini. Sarà necessario ripartire dai dati reali, lavorando affinché non ci siano sperequazioni e coinvolgendo coloro che vi abitano”. Altra questione centrale sono i servizi alla persona, “cui poniamo una grandissima attenzione” ha ribadito D’Innocenzo. A partire dagli asili nido: “Va costruita una programmazione per stabilizzare e far crescere il personale impiegato, sperimentando micro nidi diffusi sul territorio, come si era tentato di fare con il nido Ape Tau di Coppito, composto da due classi di otto bambini, sfruttando la legge sui poli dell’infanzia cui sono vincolate importanti risorse, e attraverso un’analisi pedagogica, urbanistica e demografica”.
Territorio Collettivo ha un altro “assillo”: il tema del lavoro, una condizione di complessità che si inserisce in una più ampia questione nazionale e globale; “il Comune non ha modo di intervenire direttamente – ha riconosciuto Luigi Fiammata, candidato consigliere e sindacalista Cgil – ma può costruire le condizioni di contesto che tutelino il lavoro che c’è, incentivando altri investimenti. Per farlo, è necessario un patrimonio fondamentale, la città, intesa come capitale fisso delle imprese del futuro, fiore all’occhiello di qualsiasi possibilità d’impresa nel territorio. In questo senso, il 4% dei fondi per la ricostruzione destinati alle attività produttive dovranno essere utilizzati anche per costruire una città capace di garantire le migliori condizioni possibili agli investimenti”.
Alla conferenza stampa di presentazione della lista di ‘Territorio Collettivo’ ha partecipato anche il candidato sindaco Americo Di Benedetto. “Avete creato una base di lavoro che per me sarà molto importante”, ha riconosciuto; “la vostra, è una lista importantissima per la coalizione, avendo una particolare predisposizione all’impegno sociale, aspetto nient’affatto trascurabile, e con l’obiettivo di rappresentare un mondo fragile, di soggetti e territori, che esiste e non può essere ignorato”. Una sorta di “costola sociale”, insomma, “che mi può dare una grande mano considerata pure l’assonanza relazione che abbiamo trovato e che rende possibile la immediata comprensibilità”.
La lista di Territorio Collettivo
Luca D'Innocenzo, Maura Vaccarelli, Maria Gabriella Ragone, Francesco Galli, Giada Di Marzio, Francesco Speranza, Ilaria Alexandris, Fabio Cortelli, Rosanna Pichelli, Luigi Fiammata, Maria Cristina Tentarelli, Ottavio Luigini, Lara D'Amore, Alberto Mencaroni, Elisa Lozzi, Antonella Ettorre, Paolo Zuppella, MariaGrazia Zecca, Felicia Santilli, Geraldine D'Alfonso, Devid Roselli, Paolo Perna, Michela Cavallaro, Valeria MariaPia Leocata, Valentina Ciaccio, Marina Di Braccio, Alessandro Da Ros.