“Sono a conoscenza della proposta di un Project financing per il miglioramento generale dell’Ospedale: credo sia uno dei presupposti per poter dire che si sta lavorando affinché venga migliorato e strutturalmente adeguato ad una prospettiva di consolidamento della sua funzione”.
Così Americo Di Benedetto, candidato sindaco della coalizione civico progressista, ha risposto a Pierluigi Biondi, candidato di centrodestra, che l’ha incalzato sul tema della sanità nel corso del dibattito pubblico organizzato dal quotidiano digitale Abruzzoweb.
Ebbene, stamane Biondi – in conferenza stampa – ha mostrato le carte del project financing istruito da un’Ati costituita da Guerrato e Mancini srl, “una proposta che – se accolta – ucciderebbe la sanità aquilana”, l’affondo. Per questo, Biondi – assunto il parere favorevole di Di Benedetto – ha chiesto si esprimano pubblicamente anche il manager Rinaldo Tordera, “così solerte nel replicare sulla centrale unica del 118”, e il sindaco uscente Massimo Cialente, “come medico e, soprattutto, come Presidente del Comitato ristretto dei sindaci”.
Ma andiamo con ordine.
Una prima proposta di project financing è stata presentata alla Asl nel luglio 2016; ebbene, prevedeva 9 interventi edilizi così ripartiti:
- Realizzazione di un nuovo ingresso visitatori ospedalieri, con viabilità ed edificio multipiano (circa 8750mq/piano) costituito da parcheggi coperti a pagamento su tre piani e un ultimo piano multifunzionale con piccola zona servizi per amministrativi e sanitari, nonché zona negozi ed attività commerciali, per un valore edilizio impiantistico di 27.6 milioni di euro;
- Realizzazione di una galleria coperta per circa 2500mq con locali adibiti a negozi ed attività commerciali, per un valore di 4.2 milioni di euro;
- Parcheggi scoperti per un totale di 743 stalli, per un totale di 1.5 milioni di euro;
- Adeguamento sismico edificio 1 – cucina, spogliatoi delle sale operatorie e mensa – con arredi e forniture, per 5.2 milioni di euro;
- Realizzazione spogliatoi personale edificio Delta 8, per un totale di 2.2 milioni;
- Opere esterne di recinzione, viabilità, accessi e percorsi per un totale di 4 milioni;
- Riqualificazione a quota -3, -6 (sporco/pulito) con fornitura di 12 impianti elevatori per un totale di 3.8 milioni;
- Realizzazione di cappotto termico e sostituzione infissi, realizzazione di impianto fotovoltaico a copertura di 3500mq su una zona sud dei parcheggi e impianto di cogenerazione, per 16.2 milioni di euro;
- Adattamento ad uso amministrativo e sanitario territoriale degli edifici L1, L2, L5 ed ED12 per un totale di 3.5 milioni.
In cambio, la proposta prospettava la gestione al privato di 7 servizi no-core; in particolare:
- Servizio di energia, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti meccanici ed elettrici, opere edili, impianti elevatori ed arredi valutata 9.3 milioni;
- Servizio di pulizia aree interne ed esterne, valutata 3.17 milioni;
- Servizio di lavanderia, disinfezione letti e materassi, valutata 1.3 milioni;
- Servizio di ristorazione, valutato 2.19 milioni;
- Servizio di sterilizzazione d’attrezzature chirurgiche, 0.82 milioni;
- Servizio di manutenzione ordinaria di apparecchiature elettromedicali, 2.98 milioni;
- Servizio di vigilanza, 0.3 milioni.
Non solo. Si prospettava anche la gestione al privato delle aree commerciali, comprese le attività nell’edificio multipiano, e dei parcheggi coperti, 870 stalli, ad 80 centesimi l’ora.
“A carico della Asl, inoltre, ci sarebbe un contributo a crescere dal 2020 e fino al 2046 per circa 1miliardo e 25milioni di euro in fondi pubblici”, ha spiegato Biondi; “il canone annuo per la disponibilità cresce da 3.4milioni nel 2020 a 4.5 nel 2046, il corrispettivo annuo per i servizi da 21.5 a 27.9, il corrispettivo per il rinnovo tecnologico e la manutenzione straordinaria da 7.3 a 9.5, cui si aggiunge un contributo forfettario di 28.8 milioni in 3 anni. Insomma, la rata passerebbe da 32.2 milioni nel 2020 a crescere fino a 41.9 milioni nel 2046”. Oltre alle rate, come detto, l’Ati proponente gestirebbe gli spazi commerciali e gli 870 parcheggi coperti previsti.
Un vero e proprio affare, per il privato; una mannaia per le asfittiche casse della Asl che – ha sottolineato il candidato sindaco di centrodestra – fosse approvato il progetto di finanza “non avrebbe più risorse per altri investimenti, per i macchinari sanitari, per dare risposta al personale precario e, così, per garantire il giusto turn over”. E proprio qui sta il punto: “se il project financing presentato da Maltauro per l’ospedale di Chieti è un intervento di tipo sanitario, la proposta avanzata per l’Ospedale dell’Aquila prevede, per lo più, servizi a disposizione del nosocomio”.
Così come proposto, il progetto di finanza è stato respinto il 20 ottobre scorso dalla Commissione tecnica incaricata dal direttore generale Rinaldo Tordera a supporto del rup del procedimento, Francesco Ramparelli. Tra le righe della relazione, si legge – appunto - che “non si rilevano interventi edilizi ‘sanitari’ a fronte del notevole indebitamento pubblico proposto”, e che la “proposta sulla gestione complessiva dei servizi ospedalieri no core, per un canone pari a 25.2 milioni l’anno, confrontato con i costi che sostiene la Asl per i medesimi servizi è nettamente più costosa (+54%)”; non solo, il privato fa una valutazione dei ricavi annuali previsti, 250mila euro l’anno al netto di Iva, che “appare veramente irrisoria in relazione ai correnti prezzi di mercato”, se è vero che ad oggi, per la sola concessione del bar, la Asl ricava 130mila euro l’anno.
Insomma, una vera e propria stroncatura.
Se non fosse che l’ati costituito da Guerrato e Mancini srl ha presentato una seconda versione del project financing, un mese fa; “andrà valutata entro 3 mesi dall’acquisizione a protocollo della Asl – ha chiarito Biondi – e, a quanto si apprende, l’azienda avrebbe in mente di istituire una commissione esterna”, sottraendo di fatto, la valutazione del progetto agli esperti che ne hanno bocciato la prima versione.
“Chiediamo che venga reso pubblico, dunque”, l’affondo del candidato sindaco di centrodestra, “per una questione di trasparenza, trattandosi di argomento di vitale importanza per la città, e per capire se la revisione è stata tanto radicale quanto necessario o se rappresenta soltanto una semplice rinfrescata del progetto folle che avrebbero voluto approvare”.
Infine, l’ultima stoccata: “Leggiamo in queste ore del raddoppio di emodinamica a Chieti, laddove la cardiochirurgia non rappresenta certo un’eccellenza; se davvero la volontà fosse quella di costituire due hub di secondo livello, con l’accorpamento funzionale di Chieti - Pescara e L’Aquila – Teramo, avrebbe più senso puntare sulla cardiochirurgia di Teramo. Invece, qui scaricano spazzatura”.
La replica di Tordera: "Progetto ancora tutto da analizzare"
“Appena 20 giorni fa è stata presentata una proposta di project financing sull’ospedale di L’Aquila che stiamo valutando e per la quale abbiamo già nominato il responsabile unico del procedimento”
Lo afferma il Manager della Asl, Rinaldo Tordera.
“Il piano per la ristrutturazione e il potenziamento dell’ospedale di L’Aquila”, dichiara il manager, “è dell’associazione temporanea d’impresa Guerrato spa e Mancini srl e non ha nulla a che fare con precedenti proposte che ormai vanno considerate ampiamente archiviate ”
“Il progetto, che è stato presentato appena il 15 maggio scorso, al di là della valutazione che ne daremo, costituisce comunque un fatto positivo perché si inserisce nell’ottica delle azioni già attuate o programmate dall’azienda per il potenziamento degli ospedali della provincia”
“Infatti, con la costruzione attualmente in corso del nuovo ospedale di Sulmona e della realizzazione di un altro, anch’esso nuovo, già programmato ad Avezzano, la proposta dell’Ati Guerrato-Mancini rappresenta un’opportunità per adeguare al meglio anche il presidio ospedaliero del San Salvatore e potenziarne l’attività”
“In questo senso, per il capoluogo regionale, avrà un ruolo fondamentale l’università di L’Aquila, soprattutto nell’innalzamento dell’offerta dei servizi, grazie alla costruttiva ripresa del dialogo e della collaborazione tra Ateneo e Asl; un’alleanza preziosa che negli anni scorsi si era interrotta e che, in virtù del nostro impegno, è stata riavviata con vigore”
“E’ singolare che il candidato sindaco del centrodestra, Pierluigi Biondi, veda a priori ombre o sospetti di speculazioni su un progetto che è stato presentata solo di recente e che è ancora tutto da analizzare”
“Poiché il candidato ha già bocciato tout court la proposta dei privati sull’Aquila, che neppure noi conosciamo ancora nel dettaglio e che richiederà doverosa attenzione nella valutazione, dobbiamo supporre che abbia capacità taumaturgiche oppure, in alternativa, che si avvalga di pessimi suggeritori che gli fanno esprimere considerazioni avventate. Considerazioni formulate solo nell’affanno di alzare effimeri polveroni nel rush finale della sua campagna elettorale”, conclude Tordera, “e dunque per finalità estranee ai veri interessi del bene pubblico”.