Lunedì, 27 Novembre 2017 03:00

Rosatellum, la mappa dei collegi: in Abruzzo, 21 seggi tra Camera e Senato

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14 per la Camera e 7 per il Senato.

Sono i seggi spettanti all'Abruzzo in base alla nuova mappa dei collegi elettorali disegnata dal governo Gentiloni dopo aver recepito il lavoro svolto dalla commissione tecnica istituita ad hoc dal Rosatellum, la nuova legge elettorale approvata in via definitiva qualche settimana fa.

La commissione, composta da dieci membri e guidata dal presidente dell'Istat Alleva, ha adattato i collegi e le circoscrizioni del vecchio Mattarellum (risalente al 1993) alla nuova distribuzione demografica registrata dall'Istat nell'ultimo censimento (2011).

Il governo ha pubblicato la bozza di decreto legislativo con l’elenco dei collegi (uninominali e plurinominali) ma non si tratta dell’elenco definitivo. Ora la palla passa alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato che hanno 15 giorni per produrre il loro parere, obbligatorio ma non vincolante. Il governo dovrà mettere a punto tutto in via definitiva entro l'11 dicembre.

E' certo, comunque, che degli aggiustamenti ci saranno, visto che anche Palazzo chigi ha ammesso errori e discrepanze.

La legge prevede per la Camera un numero di collegi uninominali pari a 232, lo stesso numero previsto per il Senato dalla legge Mattarella, per cui sono stati utilizzati come base quei collegi (disegnati nell’ormai lontano 1993) per determinare i nuovi.

Quanto al proporzionale, che eleggerà 386 deputati e 193 senatori, si è proceduto alla ripartizione del territorio in circoscrizioni, in ciascuna delle quali io partiti schiereranno liste bloccate plurinominali.

Confrontando il numero di collegi emergono delle variazioni: in particolare, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna guadagnano due collegi ciascuna, mentre Basilicata, Umbria e Sicilia ne perdono 3, 2 e 1 rispettivamente.

Una differenza sulla quale il Pd si è detto "perplesso" ma in verità non inaspettata. Il numero dei collegi, infatti, risponde a criteri demografici, e la popolazione italiana ha subito, dal 1991 (anno in cui fu effettuato il censimento Istat sul quale si basò il ritaglio dei collegi nella legge Mattarella) al 2011 (anno dell’ultimo censimento, su cui ci si è basati stavolta), diversi cambiamenti. Per questo motivo, risultano “pesare” maggiormente le regioni che hanno conosciuto un aumento della popolazione in questo lasso di tempo.

Dal punto di vista degli effetti “politici”, questa variazione fa registrare un saldo positivo di 3 seggi nelle regioni storicamente più favorevoli al centrodestra (Lombardia, Veneto e Sicilia), mentre il saldo è di uguale entità, ma negativo, in quelle storicamente più favorevoli al centrosinistra (Emilia-Romagna, Umbria, Basilicata).

In Abruzzo saranno in palio, in totale, 21 seggi: 14 per la Camera (9 proporzionali e 5 uninominali) e 7 per il Senato (5 proporzionali e 2 uninominali). Come nelle altre regioni, prevarranno, dunque, i seggi proporzionali – ed è normale che sia così, visto che solo il 36% è assegnato in collegi maggioritari. Ma vi sono alcuni casi particolari: l’unico seggio della Val d’Aosta è assegnato in un collegio maggioritario per entrambe le Camere; in Molise, alla Camera, il rapporto è “rovesciato” rispetto alle altre regioni, con due seggi maggioritari e un solo seggio proporzionale; mentre al Senato vi sarà un unico collegio maggioritario che darà al vincitore anche il seggio proporzionale; anche in Trentino-Alto Adige vi sarà una prevalenza di collegi maggioritari rispetto ai seggi proporzionali.​

Come detto, le commissioni Affari costituzionali della Camera e del Senato avranno 15 giorni di tempo per formulare i loro pareri. L’ultima parola spetterà al governo che potrà accogliere o lasciar cadere le istanze parlamentari. A metà dicembre il ridisegno dei collegi sarà ultimato. Pronto nel caso in cui si vada a votare a marzo.

Ultima modifica il Lunedì, 27 Novembre 2017 11:56

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