Mercoledì, 29 Novembre 2017 15:44

Scuole, Masciocco e Mancini: "Da amministrazione solo bugie e falsità"

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La sicurezza dell'edilizia scolastica è tornata al centro del dibattito politico, e non poteva essere diversamente, ad una settimana dalla decisione del sindaco Pierluigi Biondi di chiudere la scuola primaria di Preturo e la scuola dell'infanzia di Arischia che, a verifica di vulnerabilità sismica, hanno riportato indici pari a 0. Così, i consiglieri d'opposizione Angelo Mancini (L'Aquila, sicurezza e lavoro) e Giustino Masciocco (Articolo 1) hanno inteso incalzare, di nuovo, l'esecutivo di centrodestra, facendo il punto della situazione, carte alla mano, e smontando pezzo per pezzo - parole loro - "le bugie e le falsità che l'amministrazione comunale va ripetendo alla città da mesi".

"Il sindaco Biondi, in campagna elettorale e, poi, nel programma di mandato, aveva assicurato che, al 1° settembre, studenti e studentesse che frequentavano edifici di competenza comunale - scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo livello - non ancora verificati sismicamente o con indici di vulnerabilità preoccupanti, sarebbero stati trasferiti in spazi pubblici sicuri", ha tuonato Mancini; al contrario, a settembre "sono tornati a frequentare le stesse scuole, sebbene i risultati delle verifiche non fossero ancora disponibili". E se l'amministrazione comunale uscente ha avuto evidenti responsabilità, nei ritardi accumulati in questi anni, "l'esecutivo di centrodestra ne ha persino di peggiori, avendo ingannato - per meri scopi elettorali - cittadini, studenti e personale scolastico", l'affondo del consigliere d'opposizione.

Mancini ha disegnato il quadro della situazione, ad oggi. "Le scuole di competenza comunale da verificare sono 21; per 10 edifici - 6 in muratura e 4 in cemento armato - l'iter è stato avviato nel dicembre 2016 e, poco meno di un anno dopo, abbiamo le risultanze di 6 scuole": la primaria di Preturo e la scuola dell'infanzia di Arischia, appunto, che hanno riportato un indice di vulnerabilità pari a 0 e che sono state immediatamente chiuse; l'infanzia di Cansatessa, già chiusa, con un indice di 0.09; l'infanzia di Pile piccola e San Benedetto di Bagno, 0.22; l'infanzia di Pagliare di Sassa, 0.33. Tra l'altro, su Arischia il dato emerso dalle verifiche parrebbe viziato: "L'edificio era considerato in muratura, e così si è proceduto con la verifica, per poi accorgersi, i tecnici, che in realtà era in cemento armato", ha svelato Mancini. 

Ospite di Polis su laQtv [qui puoi rivedere la puntata], il vice sindaco Guido Quintino Liris, in effetti, già ieri sera aveva chiarito che "dato l'indice pari a zero emerso dalle verifiche, su Arischia come su Preturo, è stato convocato un tavolo con i tecnici comunali e con alcuni strutturisti: non ci tornano i conti - ha aggiunto - lo zero non può esistere per strutture non altissime e, soprattutto, già 'collaudate' dai terremoti del 2009 e dalle scosse successive, a cavallo tra 2016 e 2017". Dunque, "sono state convocate le società che hanno proceduto con le verifiche, per provare a charire le nostre perplessità. Aspettiamo risposte entro la settimana".

Sulle altre 4 scuole, invece, i risultati delle verifiche non sono ancora disponibili, "ma li aspettiamo a breve", ha assicurato il vicesindaco del Comune dell'Aquila.

Detto ciò - e prima di capire a che punto siamo con la verifica delle 11 scuole che mancano - va sottolineato che il vice sindaco Liris, negli studi di Polis, ha chiaramente lasciato intendere che, in realtà, l'iter che ha portato all'analisi dei primi 10 edifici è stato portato avanti dal centrodestra al governo cittadino. "Le procedure per le verifiche di vulnerabilità del primo stralcio di 6 scuole su 10 - e i cui risultati stanno arrivando in questi giorni - sono state avviate con determina del 13 luglio 2017, sotto la nostra gestione; e così, il secondo lotto con le ulteriori 4 scuole".

Dichiarazioni che hanno fatto infuriare Giustino Masciocco. "Bugie, falsità", così le ha bollate il consigliere di Articolo 1 che, carte alla mano, ha mostrato come, in realtà, l'iter per le verifiche di vulnerabilità sia stato avviato nel dicembre 2016, con determinazione dirigenziale 1130, sotto la giunta Cialente, dunque. "Tant'è vero - ha aggiunto il capogruppo di MDP - che la determina dirigenziale 2420 del 13 luglio 2017 - l'atto sbandierato da Liris - richiama proprio il provvedimento assunto a dicembre scorso; allora, si stabilì di procedere all'affidamento del servizio di verifica sulle prime 10 scuole indicate. Poi, il 22 marzo 2017 - con determina dirigenziale 858 - il settore Ricostruzione pubblica ha provveduto a conferire l'incarico per l'esecuzione delle indagini sui terreni e per la redazione delle relazioni geologiche; quindi, con altra determina del 17 maggio, la numero 1455, lo stesso settore ha ritenuto di procedere a conferire l'incarico complessivo per l'esecuzione delle verifiche tecniche e, pochi giorni dopo, il 23 maggio, con nota di protocollo n° 54363, è stato inoltrato ai professionisti iscritti all'apposito albo l'invito a presentare manifestazione d'interesse per l'affidamento dell'incarico. L'aggiudicatario è stato indicato il 29 giugno 2017 e, dunque, con la determina dirigenziale del 13 luglio scorso non si è fatto altro che procedere con la sottoscrizione dell'incarico assegnato, un atto dovuto, nient'altro". Altrimenti, non avrebbero potuto pagare i lavori: e tra l'altro - ha inteso ribadire Masciocco - "i fondi per le verifiche sulle prime dieci scuole sono stati stanziati dalla giunta Cialente, capitolo di bilancio 2541 su cui sono stati appostati 300mila euro".

E torniamo, così, alle 11 scuole ancora da verificare. "Giusto il 1° settembre, abbiamo presentato un'interrogazione scritta al vice sindaco Liris: la risposta è zeppa di bugie e imprecisioni", ha sottolineato Mancini. In particolare, "ci è stato risposto che erano state redatte e inviate alla ragioneria, per il visto contabile, 4 determinazioni a contrarre per l'avvio dei procedimenti d'affidamento delle verifiche, di cui 3 diventate esecutive nei giorni immediatamente seguenti. E invece, ad oggi non abbiamo alcun incarico affidato: si tratta di determine dirigenziali che avviano il procedimento, com'era accaduto con i provvedimenti istruiti sotto la giunta Cialente nel dicembre 2016; manca ancora la determina per l'affidamento dell'incarico, si debbono ancora invitare i professionisti alla manifestazione d'interesse e aggiudicare i lavori". Insomma, l'iter è ancora lungo: "se pure iniziassero domani, i tecnici incaricati impiegherebbero, comunque, almeno 3 o 4 mesi a concludere le verifiche, come accaduto con le prime 10 scuole e, dunque, è difficile che avremo i risultati prima della fine dell'anno" ha aggiunto Masciocco. E le risorse? "Gli stessi 300mila euro allocati dalla giunta di centrosinistra: la giunta di centrodestra non ha aumentato la dotazione del capitolo di bilancio dedicato".

A Polis, invece, Liris ha ribadito che gli incarichi sono stati affidati con le determine dirigenziali già richiamate nella risposta scritta all'interrogazione di Masciocco e Mancini, datate 8 e 21 settembre (n° 3398, 3223, 3324, 3325) e , dunque, "in due o tre mesi dovremmo avere le verifiche completate".

Che poi, si parla di ulteriori 10 scuole - e non 11 - perché la Dante Alighieri, al momento, è fuori dai procedimenti avviati: sono necessari, in effetti, 113mila euro per la verifica, considerata l'estensione della scuola in metri quadri, e non c'è capienza economica sufficiente; "consigliamo all'amministrazione di rettificare l'impegno di spesa previsto dall'amministrazione Cialente", ha sottolineato, sarcastico, Masciocco; "serve qualche migliaio di euro, e la passata Giunta aveva allocato 20mila euro in più di quanto effettivamente impegnato per l'incarico ai professionisti". Tra l'altro, i tempi per la Dante Alighieri si allungheranno ulteriormente: sarà ncessario, infatti, indicare una gara ad evidenza pubblica.

Insomma, l'amministrazione comunale "non ha mosso un dito - hanno ribadito i consiglieri d'opposizione - si è limitata a concludere iter già avviati dalla giunta uscente di centrosinistra sui primi 10 edifici, non ha ancora affidato l'incarico per le verifiche di vulnerabilità sulle altre 11 scuole, e non ha messo neanche un euro a bilancio per dare copertura ai provvedimenti".

Parole che faranno certamente discutere.

Mancini non ha mancato un affondo anche all'amministrazione provinciale. "In estate, Biondi aveva annunciato la volontà di abbattere e ricostruire il 'Cotugno', e così gli altri edifici che ospitano le scuole superiori, con un finanziamento da 80milioni di euro che doveva arrivare dal Cipe. E intanto, il presidente della Provincia Angelo Caruso aveva assicurato che si sarebbe vagliata la possibilità di adeguare l'ex Optimes per ospitare ragazze e ragazzi che frequentavano scuole da mettere in sicurezza. Oggi, scopriamo che l'operazione ex Optimes è praticamente saltata e, sul 'Cotugno', si interverrà - a fine anno scolastico - con opere d'adeguamento sismico dell'edificio esistente. D'altra parte Caruso, qualche giorno fa, ha inaugurato la palestra dell'Ipsiasar senza conoscere affatto la storia dell'edificio, senza accennare al fatto che la struttura è adiacente ad un corpo da abbattere".

Accanto ai consiglieri comunali, erano seduti anche il collega Antonio Nardantonio (Partito Democratico), frazionista di Preturo, la professoressa Francesca Stecca, docente della scuola primaria chiusa settimana scorsa, Lorenzo Rotellini e Giorgio Bruno, già rappresentanti degli studenti negli anni passati, oggi iscritti ad Articolo1.

Nardantonio ha proposto che la scuola primaria torni a Preturo, il prima possibile, nello stabile dell'Ater accanto alle case popolari, laddove erano ospitati, fino a qualche tempo fa, alcuni uffici regionali. Una struttura di oltre 700 metri quadrati, su due piani, già pensata come scuola, e che versa in stato d'abbandono. "La scuola era perfettamente integrata nel territorio - ha sottolineato il consigliere dem - e la chiusura è una perdita gravissima per la frazione". Trasferirci a Pagliare di Sassa - ha aggiunto Stecca - "è stato un altro terremoto per gli studenti che stanno vivendo una situazione di forte disagio".

 

Silveri (Forza Italia): "Finalmente gli esponenti della passata amministrazione si pongono il problema delle scuole"

"Dopo otto anni, finalmente, veniamo a sapere che gli esponenti della passata amministrazione si pongono il problema delle scuole, tramite una conferenza stampa. Bene, molto bene, verrebbe da dire. Almeno possiamo dividere anche con loro l'enorme carico di lavoro che noi stessi per primi abbiamo scelto di affrontare anziché far finta di nulla. Eppure leggendo le loro dichiarazioni usciamo dal dramma ed entriamo nel tragicomico".

Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Roberto Jr Silveri. In realtà, Angelo Mancini - negli anni passati - è stato all'opposizione della giunta Cialente, a differenza di Giustino Masciocco. Tuttavia, Silveri sottolinea come "i colleghi taccino l'attuale amministrazione di aver sottovalutato il problema, la stessa amministrazione che si è preoccupata di portare a compimento le verifiche di vulnerabilità sismica. Il collega Nardantonio, inoltre, amministratore al sesto anno di attività che, fino a ieri (insieme ai due già citati), non si è posto il problema sicurezza delle scuole, compreso quella di cui oggi parla, propone il trasferimento di una scuola in uno stabile limitrofo, di proprietà di un altro ente, senza accertarsi della certificazione di vulnerabilità sismica dello stesso. Tocchiamo il cielo leggendo i disagi esposti nella stessa sede, da un'insegnante della scuola di Preturo che si lamenta dell'igiene, dimenticandosi del fatto che qualche giorno prima una intera scuola è stata trasferita in meno di 24 ore, in un'altra sede limitrofa, sicura, con un servizio scuolabus coordinato. E' bene ricordare alla stessa insegnate che il trasferimento della scuola di Preturo è finalizzato a garantire la sicurezza degli alunni e dei docenti come lei".

"Al netto dello spettacolo tragicomico odierno recitato da attori dal valore discutibile - conclude Silveri - le soluzioni al problema 'scuole sicure' restano sempre e solo queste: l'adeguamento sismico degli stabili o la ricostruzione di nuovi stabili, soluzioni realizzabili solo con i fondi CIPE ai quali potremo attingere solo con le verifiche di vulnerablità sismica messe in atto".

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Novembre 2017 17:52

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