Venerdì, 22 Dicembre 2017 15:02

Edilizia scolastica, Coalizione sociale: "Cronoprogramma disatteso"

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Se la ricostruzione pubblica è il vero anello debole del post-terremoto aquilano, quella delle scuole è la grande dimenticata.

Ad oggi, non un edificio, tra quelli di proprietà comunale danneggiati e bisognosi di intervento, è stato ricostruito, a dispetto degli oltre 40 milioni di euro stanziati e già da tempo disponibili.

La delibera di giunta del 30 gennaio 2015, che conteneva il programma di assetto della ricostruzione dell’edilizia scolastica, è stata in gran parte disattesa.

Le responsabilità maggiori per questa situazione sono da imputare alla precedente amministrazione, che ha sempre giustificato i ritardi nascondendosi dietro alla scarsità di personale, soprattutto tecnico; alla farraginosità e alle lungaggini della burocrazia; alla complessità delle norme sugli appalti, specie di quelle entrate in vigore con il nuovo codice.

La musica, tuttavia, non è mutata nemmeno con il cambio di maggioranza.

Malgrado fosse stata un leit motiv durante la campagna elettorale, la ricostruzione delle scuole, e più in generale la ricostruzione pubblica, non è mai diventata, in questi primi sei mesi di governo, una priorità nell’agenda politica del centrodestra.

Le task force e i piani straordinari per le scuole promesse da Biondi prima delle elezioni e nel programma di mandato non si sono viste. Viceversa, si è continuato a  dedicare molta attenzioni alla ricostruzione privata. Basti pensare alla ricognizione fatta dal primo cittadino con gli uffici speciali in commissione territorio sullo stato di avanzamento dei lavori e dei cantieri; al decreto Usra-comune che sveltisce e semplifica il rilascio dei buoni contributi per gli aggregati con un importo lavori inferiore al milione di euro; o la misura, voluta sempre da Biondi, con la quale si potrà revocare il contributo alle 108 pratiche ferme relative alla cosiddetta “vecchia procedura”.

Due anni fa, dopo l’approvazione della delibera di giunta con il programma di assetto della ricostruzione dell’edilizia scolastica, poi rimodulato con l’individuazione di alcune priorità di intervento, il consiglio comunale votò all’unanimità un secondo provvedimento, proposto dal gruppo Appello per L’Aquila che vogliamo, che impegnava l'amministrazione a pubblicare e ad aggiornare il cronoprogramma degli interventi nonché a istituire tavoli di progettazione partecipata con i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti e i comitati comitati che, dopo il terremoto, si erano impegnati per l’avvio dei lavori.

Nulla di tutto ciò è stato fatto o è stato fatto solo in parte.

Come si può vedere sul sito del comune, il cronoprogramma non solo non è stato rispettato ma per le per 5 scuole per le quali è stato pubblicato (sulle 18 complessive destinatarie di interventi di ricostruzione) non risulta nemmeno aggiornato.

Bastino, a titolo di esempio, i cronoprogrammi della ricostruzione delle scuole primarie di Pettino e Arischia. In base alla scheda scaricabile dal sito del comune, per la scuola di Pettino i lavori avrebbero dovuto essere ultimati il 19 dicembre ma l'aggiudicazione definitiva dell'appalto è avvenuta solo lo scorso giugno. Ad Arischia, invece, i lavori si sarebbero dovuti concludere a luglio, ma non risulta ancora chiusa nemmeno la gara per l'affidamento della progettazione.

Per questo, la consigliera comunale di Coalizione sociale, Carla Cimoroni, ha annunciato la presentazione di una mozione che impegna il sindaco e la giunta a riferire “entro trenta giorni dalla competente commissione consiliare (Programmazione e territorio, ndr), sullo stato di avanzamento dell’iter degli interventi di ricostruzione dell’edilizia scolastica e sui lavori dei tavoli di progettazione partecipata”; a pubblicare entro trenta giorni il cronoporgramma della ricostruzione delle scuole completo e aggiornato”; e a riferire ogni sei mesi alla competente commissione consiliare circa lo stato di avanzamento dei progetti e delle attività inerenti la ricostruzione delle scuole ed eventualmente e se necessario procedere a una revisione del cronoprogramma”.

"L'aggiornamento del cronoprogramma potrebbe essere uno strumento utile sia per l'amministrazione che per i cittadini, al fine di verificare la ricostruzione delle scuole", ha affermato Carla Cimoroni.

“Tra le "idee e proposte immediatamente realizzabili nei primi cento giorni di governo" della destra c'era il rientro degli studenti in scuole sicure, nel programma di mandato dello scorso settembre si parla di "piano straordinario delle scuole. Qualche giorno fa il vice sindaco Liris ha lamentato poco personale alla ricostruzione pubblica, rispetto alla privata Nessuno di noi sta addossando colpe all'amministrazione per la mancata ricostruzione delle scuole" ha evidenziato la Cimoroni "sappiamo della mancanza di personale, delle complicazioni portate dal nuovo codice degli appalti. Ma ci piacerebbe che agli slogan si iniziasse a dare seguito con azioni concrete. La nostra mozione va in questa direzione e ci aspettiamo apertura e responsabilità da parte della maggioranza".

"In generale” ha concluso la consigliera di Coalizione sociale “chiediamo che venga condivisa una visione. Si potrebbe ad esempio tornare a parlare di scuole nel centro storico, o sapere quante e quali scuole andranno alla ex caserma Rossi, perché questi processi incidono su eventuali disposizioni per le scuole anche di proprietà della Provincia, oltre che sulla vita delle famiglie aquilane".

Ultima modifica il Venerdì, 22 Dicembre 2017 21:34

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