Martedì, 13 Febbraio 2018 13:23

L'Aquila, niente spazi pubblici ai fascisti: la mozione di Coalizione sociale approda in consiglio comunale

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Niente contributi comunali né spazi pubblici in concessione a organizzazioni che diffondono idee e comportamenti ispirati all'odio razziale, all'omofobia, all'antisemitismo, al fascismo e al nazismo.

A proporlo, in una mozione che sarà discussa nella seduta di giovedì 15 febbraio, è la consigliera di Coalizione sociale Carla Cimoroni

"Lo avevamo annunciato prima di Natale nel corso di un'iniziativa all'Aquila organizzata dall'Anpi e l'abbiamo fatto" scrive, in una nota la consigliera "Al prossimo Consiglio comunale - previsto per giovedì 15 febbraio - presenterò una mozione sulla concessione di contributi e spazi pubblici a organizzazioni che diffondono idee e comportamenti ispirati all'odio razziale, all'omofobia, all'antisemitismo, al fascismo e al nazismo".

"La proposta" continua la nota "è simile a quanto è stato adottato già da mesi in diverse città italiane. Chiede di modificare i regolamenti comunali affinché non vengano concessi locali, spazi o suolo pubblico, né contributi o patrocini ad associazioni, gruppi, organizzazioni politiche e sociali che manifestino e professino idee e comportamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi, che si siano espressi con termini o modalità che indichino odio o intolleranza religiosa, o che si ispirino alle ideologie del fascismo o del nazismo e che contrastino pertanto con i principi sanciti dalla Costituzione italiana.

"E' notizia di ieri, infatti" prosegue la Cimoroni "che il Tar di Brescia abbia respinto il ricorso dell'organizzazione neofascista Casapound, che si era opposta alla decisione del Comune di Brescia, il quale aveva adottato una delibera simile a quella che abbiamo presentato. Secondo il tribunale amministrativo, la richiesta del Comune è in linea con i "principi democratici costituzionali".

"La mozione" si legge ancora "prevede inoltre che il legale rappresentante dell'associazione, del gruppo o dell'organizzazione politica e sociale richiedente debba obbligatoriamente presentare e sottoscrivere una dichiarazione (che costituisce parte integrante della mozione stessa), in cui si afferma che l'associazione non professa e non manifesta idee e comportamenti propri dei disvalori su citati".

"La nostra proposta in Consiglio comunale" conclude la nota "è un atto di buon senso, a difesa di valori di tutte e tutti, da rigurgiti antistorici inaccettabili. Confidiamo in un atteggiamento maturo da parte dell'assemblea più importante della città, affinché la proposta possa trovare un ampio consenso. Invitiamo tutte le persone e le organizzazioni che si riconoscono nei valori che vuole trasmettere la mozione a partecipare al Consiglio comunale previsto per giovedì 15 febbraio, dalle ore 9".

Fratelli d'Italia: "La Cimoroni alimenta un clima d'odio e tensione"

"La mozione presentata dalla consigliera comunale Carla Cimoroni non fa altro che alimentare un clima d'odio e di tensione che sta montando nel Paese, cullandosi sul perbenismo peloso di una sinistra radical chic da salotto che vive una realtà completamente deformata e distorta da ideologie vecchie e ancorate a retaggi superati dalla storia".

A dichiararlo sono il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, Michele Malafoglia, e la coordinatrice di Gioventù Nazionale, Margherita Paoletti, in riferimento alla mozione presentata dalla consigliera di Coalizione sociale Carla Cimoroni.

"Ricordiamo alla consigliera – spiegano i due – che la difesa dei valori fondanti della nostra patria è affidata alle leggi e alla Costituzione: non sono necessari atti della Cimoroni, peraltro frutto di un maldestro copia incolla di altre iniziative consiliari in altri Comuni, per  ribadire quanto è già stato scritto da personalità ben più autorevoli tanti anni fa".

Esiste un solo precedente: "Nei paesi comunisti quando con la tortura e la violenza si faceva confessare di essere anticomunisti, cioè di avere pensieri contrari alla ideologia imperante. Loro quanto meno avevano la giustificazione che non erano in uno Stato di diritto. Qui si vantano di essere in democrazia"

"La Cimoroni farebbe bene, pertanto, a ripassare ciò che è già cristallizzato da tempo nelle norme – concludono il portavoce di Fdi e di Gn – evitando di far perdere tempo all'assise civica che sarà chiamata ad affrontare temi ben più importanti e sentiti dagli aquilani".

 

Ultima modifica il Martedì, 13 Febbraio 2018 18:44

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