Martedì, 13 Febbraio 2018 23:38

Bersani a L'Aqula: "Non può esserci democrazia senza diritti sociali"

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I sondaggi danno Liberi e Uguali poco sopra il 6%. Bersani è preoccupato? "Sono uno di lungo corso, ovunque vado, come qui o a Teramo, ci sono più persone che sedie disponibili. Per me i sondaggi sono questi. Da noi viene tanta gente che non ne voleva più sapere, penso che si metterà in moto in queste settimane per avere un rapporto diretto con gli elettori. Non abbiamo risorse, siamo molto freschi e nuovi, tanti non ci conoscono nemmeno, ma sappiamo che abbiamo una potenzialità molto più alta di quella che ci riconoscono".

Il fondatore di Articolo 1 - Mdp ha speso un giorno di campagna elettorale in Abruzzo, recandosi prima a Teramo e poi, in serata, all'Aquila, dove ha partecipato ad una cena di autofinanziamento con i militanti e i candidati di Liberi e Uguali alle prossime elezioni. Ad accogliere l'ex segretario del Pd, c'erano circa 150 persone.

"E' una campagna elettorale condotta con poca attenzione" ha detto Bersani "Noi abbiamo una proposta semplice e chiara: vogliamo essere una sinistra di governo, la nostra idea è che se si riduce la disuguaglianza si sta meglio tutti. E per ridurre la disuguaglianza, ci vogliono investimenti per il lavoro, non sgravi o bonus, meno precarietà, welfare universalistico, scuola e sanità. La sanità in questo Paese sta deperendo. E poi ci vuole un fisco progressivo, altro che flat tax. Nei prossimi giorni presenteremo una proposta che sarà una mezza rivuluzione. E' una proposta dove tutti pagano e si alleggerisce il carico sui redditi bassi e medi. Questa è la nostra ricetta e chiediamo che ci venga data fiducia perché saremo coerenti con quello che stiamo dicendo adesso".

E' molto probabile che il voto del 4 marzo consegnerà al Paese un quadro di ingovernabilità, per superare il quale non è escluso che possano esserci alleanze di governo spurie. "Ma noi con la destra non ci andiamo" mette le mani avanti Bersani "Lavoriamo perché sia possibile far ripartire la costruzione di una grande area progressista. Siamo contro gli inciuci, bisogna dare al Paese il respiro di un'alternativa tra destra e sinistra e bisogna evitare di mettere coperchi su una pentola a pressione".

Sempre i sondaggi dicono che il centrodestra è molto vicino alla soglia di voti che gli regalerebbe la maggioranza assoluta in parlamento: "Sono tre anni che dico che c'è una destra che arriva e non si può combatterla tirandole la volata. Perché se dici "meno tasse per tutti", poi non puoi stupirti che Berlusconi dica flat tax. Se vuoi portare il limite dei pagamenti in contante da mille a 3 mila euro, non puoi stupirti che Berlusconi proponga di portarlo a 5 mila e Salvini dica che non debbano esserci limiti. La destra si combatte ritirando su le bandiere alternative di una sinistra di governo. Questo non si è fatto, si è tirata la volata e adesso si pensa di contenerla cercando i numeri per fare un accordo Pd-Forza Italia, perché è questo che hanno in testa. Hanno fatto insieme una legge elettorale balorda, il Pd con le candidature ha spianato tutti quelli che potevano parlare di centrosinistra, ha messo amici di Cuffaro e Lombardo in Sicilia, il braccio destro di Formigoni in Lombardia, Casini e Lorenzin nel cuore dell'Emilia Romagna. Questi il centrosinistra vogliono farlo con Berlusconi, non si scappa".

Un accordo Pd-Forza Italia per formare un nuovo governo non è da escludersi, dice Bersani, anche se una maggioranza del genere avrebbe vita breve: "Io ho qualche dubbio che ci siano i numeri per fare una cosa del genere. Con queste leggi elettorali bastarde, c'è sempre un certo gruppo di eletti che si sente libero di andare con la qualunque, c'è sempre un po' di transumanza. Ci sarà anche nel caso si dovesse fare una cosa del genere, che durerà finché non scoppierà la pentola".

Il leader di Articolo 1 è preoccupato per la risorgenza del fascismo, anche se non è del tutto sorpreso per quello che sta succedendo. Se la destra neofascista ha rimesso il naso fuori, afferma Bersani, le responsabilità vanno imputate in gran parte proprio alla sinistra: "Forza Nuova c'era anche dieci anni fa, i fascisti ci sono sempre stati. Il problema è che ora si stanno ringalluzzendo e che Forza Nuova comincia ad essere nei consigli comunali. Vuol dire che c'è qualcosa che si muove nell'opinione pubblica, questo mi preoccupa. Sono anni che lo dico: dove non va la sinistra, prima o poi va la destra. Da dove li prende i voti Forza Nuova? Da aree di rabbia, di disagio, di scoramento, di rifiuto. A furia di predicare che ci sono cieli azzurri, si finisce per non guardare mai i problemi che ha la gente, si lasciano le persone nell'incertezza. Così facendo si creano pascoli per la destra. Bisogna reagire ma non solo mobilitandosi. Va bene scendere in piazza, come abbiamo sempre fatto, uniti insieme a tutti quelli che credono nella Costituzione, come abbiamo sempre fatto nei momenti più bui. Ma se vuoi difendere la democrazia devi passare anche per la politica sociale. Questione democratica e questione sociale sono due gemelli siamesi, non puoi pensare che persone che si trovano nei guai e hanno dei problemi enormi alla fine non siano disposte a mollare qualcosa sul piano democratico. Scorciatoie non ce ne ne sono, la Costituzione dice "fondata sul lavoro". Poteva dire "repubblica democratica" e basta".

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Febbraio 2018 13:36

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