Gli affidamenti diretti fatti dall'assessorato alla Cultura del comune dell'Aquila per l'organizzazione di alcuni eventi violerebbero le norme sulla concorrenza.
A sostenerlo è il consigliere comunale di opposizione Paolo Romano (Il passo possibile).
Scrive Romano in una nota: "E’ datata oramai 21 febbraio scorso la nostra interrogazione sull’erogazione dei contributi agli enti, istituti e associazioni culturali che entro il 31 dicembre avrebbero dovuto essere almeno inseriti in un’apposita graduatoria e che, tenuta futura dei numeri della maggioranza in aula a parte, dovrebbe essere discussa nella prossima seduta di Consiglio".
"Ma le polemiche" prosegue Romano "basate solo sull’opportunità politica - che in seguito sono sorte sugli affidamenti diretti che l’Assessorato alla Cultura ha operato in favore dell’associazione L’Aquila Young per l’organizzazione di alcuni eventi in città, meritano ora un maggiore approfondimento, in virtù di un parere espresso dal garante della Concorrenza e del Mercato e pubblicato giorni fa dal Sole 24 ore".
"Le motivazioni del parere" continua la nota "espresso dopo specifica segnalazione, aprirebbero un nuovo scenario sulla legittimità amministrativa degli affidamenti diretti alla Cultura".
"Le confliggenze" osserva Romano "ci sarebbero in particolare con le regole sulla tutela della concorrenza in base alle quali l’assegnazione e la gestione di eventi deve avvenire sempre mediante procedure ad evidenza pubblica, volte a selezionare il fornitore sulla base di criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori. Sparisce dunque il concetto di incarico sotto soglia. “L’assegnazione in via diretta del contributo può determinare, secondo l’Autority, ingiustificate situazioni di vantaggio competitivo con danno degli operatori che invece sono esclusi a fruire delle strutture pubbliche per la distribuzione dei propri servizi; anche per i contributi pubblici a favore dei soggetti privati valgono dunque i principi europei che impongono all’Amministrazione pubblica di operare attraverso procedure di evidenza pubblica.”
"E’ sconcertante" attacca Romano "rilevare che da febbraio ad oggi non ci siano stati chiarimenti né in merito all’assegnazione di contributi a L’Aquila Young, nonostante un accesso agli atti altisonante da parte del capogruppo dello stesso partito dell’assessore alla Cultura, né al perdurare dell’immobilismo che lede solamente quelle associazioni che invece avrebbero diritto al contributo avendo risposto al regolamento comunale entro le date stabilite; da evidenziare anche il siparietto dicotomico tra l’assessore alla Cultura e il suo dirigente".
"Se l’una dice che la colpa di tale ritardo è imputabile ai suoi Uffici che ancora non completano le istruttorie" conclude la nota "l’altro la smentisce addossando le responsabilità ad altro assessorato, quello al Bilancio, con l’accertamento dei residui di Bilancio. Il granello che rompe il meccanismo".