Venerdì, 01 Giugno 2018 16:09

D'Alfonso, convalida a senatore in tempi brevi: Abruzzo al voto entro l'anno

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Settimane sulle ‘montagne russe’ anche per il governatore e senatore Luciano D’Alfonso, proiettato allo scranno di Palazzo Madama prima, di nuovo all’Emiciclo poi, fino al sospirato accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle per dare vita ad un Governo che significa, per l’Abruzzo, elezioni anticipate.

“Si voterà appena sarà precisata la mia natura giuridica di senatore”, ha ribadito stamane il presidente della Giunta regionale; “ho fatto una preghiera laica al governo appena legittimato: mi auguro che continui ad aiutare l’Abruzzo come ha fatto il precedente; abbiamo delle partite ancora ‘appese’: penso al risanamento del suolo, avevamo ereditato 1300 frane e spero che il lavoro fatto con i 400 milioni di euro spalmati su tutte le frane abruzzesi possa continuare, così come l'attività svolta per l’edilizia scolastica e i depuratori. Mi auguro inoltre che Regione Abruzzo possa portare a compimento l’accordo sottoscritto col Mit e con Rfi per il potenziamento della ferroviarizzazione regionale, nella direzione Pescara – Roma e Sulmona – L’Aquila – Rieti. Abbiamo due importanti investimenti coperti negli atti di programmazione che dovranno diventare cantieri. Sto per scrivere al sottosegretario Gianfranco Giorgetti per fare in modo che le partite non conoscano ferma e posa”.

D’Alfonso non vede l’ora d’iniziare l’attività parlamentare: “fino ad oggi, sono stato in Senato soltanto quattro volte; dalla prossima settimana, vorrei partecipare attivamente al processo legislativo. Spero si cominci a votare, sapendo che il Senato della Repubblica è un luogo di produzione parlamentare che può riguardare anche gli interessi dell’Abruzzo. In questo senso, sarò un falegname interessatissimo”.

Sui tempi delle dimissioni da governatore non ha voluto sbilanciarsi, lasciando intendere, tuttavia, che saranno piuttosto brevi: “Fino a quando non interverrà la convalida sono sub iudice; appena la mia nomina verrà convalidata, realizzerò la scelta di opzione. A quanto appreso, le Commissioni parlamentari a produzione economica e normativa andranno alla maggioranza, le Commissioni di garanzia alle opposizioni: ebbene, la Giunta per le elezioni che dovrà esercitare la verifica dei poteri andrà alle opposizioni e mi impegnerò affinché il mio sia il primo caso ad essere esaminato”. Dal momento della convalida, D’Alfonso avrà trenta giorni per rassegnare le dimissioni da Presidente della Giunta regionale – ma ha promesso che le firmerà appena intervenuta la convalida, staremo a vedere – e poi andranno fissate le elezioni entro tre mesi; insomma, è lecito attendersi che gli abruzzesi saranno chiamati alle urne tra ottobre e novembre.

D’Alfonso ha già chiare le prime azioni legislative che vorrebbe intraprendere da senatore: “Mi piacerebbe partecipare con velocità ad un processo normativo riguardante una legge che semplifichi le procedure di bonifica industriale per i siti esausti ricadenti all’interno delle aree urbane delle nostre città. Inoltre, vorrei lavorare ad una norma che sanzioni in modo pesante, sul piano fiscale e dal punto di vista degli oneri contrattuali, le delocalizzazioni di industrie che abbiano beneficiato di contributi pubblici, avendo come riguardo la delicatezza dei rapporti tra attrattiva industriale e la tutela delle occasioni di lavoro. E poi, ad una norma per potenziare significativamente la Protezione civile nazionale, depotenziata con legislazione neroniana dopo i fattacci della ‘cricca’; attualmente mancano 100 dirigenti, ci sono soltanto 16 canadair: lavorerò affinché la Protezione civile torni capace, potente, significativamente organizzata come ai tempi di Guido Bertolaso”.

E mentre i 'colleghi' del Partito Democratico salutano con parole al veleno l’esecutivo giallo verde, promettendo una opposizione durissima, Luciano D’Alfonso sembra guardare con una certa ‘simpatia’ al governo che sta giurando in questi minuti: “Non penso che il premier Giuseppe Conte sia uno della lista ‘Beautiful’: è un professionista importante, credo darà un contributo di moderazione e di prevalenza ai temi urgenti del paese; ho molto fiducia in Gianfranco Giorgetti, politico stimato da tutti: l’ho visto all’opera all’epoca in cui era presidente della Commissione bilancio, trattando personalmente alcune partite di Anas, ed è molto bravo. Stimo smisuratamente Enzo Moavero Milanesi, un punto di certezza per ciò che occorrerà all’Italia e all’Europa. Mi parlano molto bene di Giovanni Tria, dell’eredità che ha lasciato alla Scuola nazionale dell’amministrazione. Non conosco le capacità di Danilo Toninelli alle infrastrutture, mi auguro che la giovane parlamentare che ha avuto la delega al mezzogiorno si inserisca nel tracciato di bravuta segnato da Trigilia, Barca e De Vincenti. Ho grossa stima in Giulia Bongiorno, poiché non ha in odio lo studio delle carte”.

Ultima modifica il Venerdì, 01 Giugno 2018 16:39

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