Mercoledì, 20 Giugno 2018 15:41

TPL: Giunta comunale non partecipa ai lavori in Commissione regionale

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Giusto 15 giorni fa, il Consiglio comunale dell'Aquila, riunito in seduta straordinaria, approvava all’unanimità un ordine del giorno che, in sostanza, impegnava il sindaco Pierluigi Biondi e la Giunta comunale ad “attivarsi presso Regione Abruzzo per promuovere un confronto con tutti i portatori d’interesse volto a modificare e a migliorare la deliberazione di Giunta regionale 848/C del 28 dicembre 2017, attinente la definizione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, prima che venga completato l’iter procedurale per la definitiva approvazione in Consiglio regionale”.

Di fatto, la delibera di Giunta regionale – se approvata in via definitiva dall'aula dell'Emiciclo – trasformerebbe la tratta in autobus L'Aquila-Roma (e altre, compresa la Avezzano-Roma) da servizio pubblico essenziale in servizio commerciale, escludendola quindi dalla contribuzione da parte del Fondo Regionale Trasporti". Eppure, si tratta "di una linea di trasporto di carattere indispensabile ed essenziale per la città dell'Aquila – avevano ribadito i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione - a causa dell'assenza di collegamenti su rotaia verso Roma e in considerazione delle consistenti e stabili relazioni con la Capitale, dovute soprattutto a tanti lavoratori pendolari e studenti che percorrono quotidianamente tali tratte".

Rendendo la tratta commerciale, e affidandola, così, alla gestione di Sangritana, verrebbero tagliate almeno 5 corse giornaliere, con una decurtazione di circa 800mila km l’anno; tra l’altro, i 3 milioni di contribuzione sottratti alle tratte a servizio delle aree interne - denuncia da tempo la Cgil – sarebbero redistribuiti su tutta la Regione e non soltanto in provincia dell'Aquila. Col rischio concreto, a valle della riforma, di un possibile aumento delle tariffe e del taglio di posti di lavoro.

Al momento la delibera contestata è ‘incardinata’ in Commissione regionale territorio: il presidente Pierpaolo Pietrucci aveva chiarito, nelle settimane scorse, che il provvedimento non sarebbe arrivato in Consiglio regionale fino a quando non si fosse verificato ogni passaggio ed esperito ogni tentativo utile a migliorare l'atto per trovare la giusta ed equa misura rispetto alle preoccupazioni sollevate dal comitato pendolari, dalla Cgil e dagli esponenti politici locali.

Ebbene, ieri si è tenuta una riunione della Commissione, con i pendolari e i sindacati che hanno chiesto, ed ottenuto, di essere auditi, così come prevede il regolamento del Consiglio regionale: al contrario, l’amministrazione comunale non ha inoltrato alcuna richiesta, venendo meno, così, al chiaro indirizzo politico dettato dal Consiglio comunale.

Un preoccupante segnale di disattenzione verso una vicenda che riveste una particolare importanza per il territorio.

Una figuraccia, amplificata dalla richiesta formulata dal consigliere regionale di centrodestra Mauro Febbo, originario di Chieti, di convocare in Commissione il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, e i colleghi di Avezzano e Sulmona, Gabriele De Angelis e Annamaria Casini, immediatamente accolta dal presidente Pierpaolo Pietrucci.

Sperando che, stavolta, l’amministrazione comunale decida di partecipare ai lavori.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Giugno 2018 15:58

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