Gli emendamenti al decreto terremoto bocciati recentemente in Commissione Ambiente saranno presentati alla Camera martedì prossimo.
Ad annunciarlo un'agguerrita Stefania Pezzopane, che stamane, nel corso di una conferenza stampa, non ha usato mezzi termini, definendo l'atteggiamento tenuto dalla maggioranza di governo in sede di Commissione Ambiente "grave e molto scorretto". Ad essere respinti, mercoledì scorso, non soltanto i 18 emendamenti a prima firma della deputata dem ma anche quelli presentati dalla altre forze parlamenari. Un totale di 200 proposte di modifica al decreto che, nelle intenzioni del governo, si vorrebbe approvare alla Camera blindato, così come votato dal Senato nell'ultimo giorno di permanenza dell'esecutivo Gentiloni. In quella circostanza, il governo dimissionario di centro sinistra respinse gli emendamenti e procedette a proroghe, alcune delle quali essenziali per i territori del cratere 2016/17, sottolinea Pezzopane che menziona la proroga dei mutui, quella dell'emergenza e infine quella della data per la restituzione delle tasse, compresi i tributi sospesi in seguito al sisma 2009 che, per volontà dell'Unione Europea, come noto, dovranno essere rese al 100% e non al 40.
Gli emendamenti in oggetto intendono definire alcune questioni relative, per lo più, al sisma 2016/17 che, ha sottolineato Pezzopane, "ci toccano molto da vicino dal momento che in Abruzzo abbiamo numerosi comuni, dell'aquilano e del teramano, rientranti nel doppio cratere". Entrando nel merito delle proposte di modifica presentate dal Pd, c'è innanzitutto il rinnovo dei contratti di circa 1000 dipendenti della ricostruzione nelle 4 regioni colpite dal sisma del Centro Italia. "I contratti di questi lavoratori scadranno a dicembre. Lasciare in sospeso questa partita per poi delegarla alla legge di stabilità, che verrà approvata proprio a dicembre, significa interrompere la ricostruzione. E' necessario un altro decreto che ne stabilisca l'immediato rinnovo".
Pezzopane, che delle tante questioni trattate dai 18 emendamenti in oggetto ha toccato oggi i capitoli più importanti, ha inoltre menzionato la normativa riguardante la cosiddétta doppia congruità "molto protettiva rispetto alle questioni paesaggistiche ed ambientali" e rispetto alla quale sono proposte norme facilitatrici che, "nell'ambito del rispetto urbanistico" ha sottolineato Pezzopane, permetterebbero di superare l'impasse in cui sprofondano le pratiche di riscostruzione degli edifici privati di fronte a piccoli abusi edilizi mai condonati. "Per un piccolo terrazzo coperto, un abuso irrilevante e magari consolidato nel tempo -ha spiegato- i progetti di ricostruzione degli edifici privati vengono bloccati. E' una situazione che va affrontata con urgenza perchè sta ritardando notevolmente i processi di ricostruzione privata".
Quindi la partita "restituzione tasse 2016/17", quella che chiama in causa i privati cittadini e non le imprese. "Ho presentato un emendamento per equiparare il sistema approvato per il sisma del Centro Italia, che prevede la restituzione al 100%, a quello aquilano e cioè al 40%". Infine, la proposta di estendere gli interventi previsti dal 4% dei fondi Cipe per il cratere 2009, a quello del Centro Italia, con l'obiettivo di mettere a punto "un progetto organico di rilancio e sviluppo".
Questioni queste appena esposte su cui, sostiene Pezzopane, occorre intervenire subito perché se lasciate da parte o delegate alla legge di stabilità, avranno ricadute pesanti su questi territori.
A finire nel mirino di Pezzopane, anche le modalità con cui la maggioranza ha respinto le proposte di modifica al Dl. Una bocciatura arrivata durante un incontro informale, quello svoltosi in Commssione Ambiente, e, per di più, inaspettata. "Per questioni tecniche da ricondurre all'avvicendamento dei governi, il decreto è rimasto bloccato in Senato per parecchio tempo, finché l'attuale esecutivo decise di chiudere la partita per farlo approdare alla Camera dove, ci venne promesso, sarebbero state concesse ulteriori iniziative". Quindi, l'esame da parte della Commissione Ambiente. "Hanno esaminato gli emedamenti uno per uno e li hanno bocciati. Un atteggiamento molto scorretto -l'affondo della deputata dem che ricorda come l'iniziale apertura mostrata dal Governo sia stata ribadita anche in sede di consultazioni riguardanti le proposte di modifica al testo legislativo. "Alle audizioni -sottolinea Pezzopane- durante ben 15 giorni, hanno preso parte 4 presidenti di regione -quelle coinvolte dal sisma del Centro Italia- e persino i vescovi che hanno posto molto pesantemente la questione della stazione appaltante e il realtivo problema riguardante l'esercizio delle funzioni di soggetto attuatore, essendo anche il patrimonio religioso sottoposto alla doppia congruità. Perchè -si chiede Pezzopane- non hanno detto subito che intendevano bocciarli?"
Relativamente agli emendamenti sugli ospedali d'Abruzzo, sui cui si è molto dibattuto in questi giorni, la chiusura da parte della maggioranza di governo va letta per la deputata dem come "un escamotage tecnico per non entrare nel merito delle proposte". In sostanza, la proposte avanzate dalla deputata dem e dichiarate inammissibili perché non congruenti con il tema "terremoto", prevedono la sospensione per gli ospedali minori abruzzesi del decreto Lorenzin sulla riclassificazione dei nosocomi, deroga già prevista per i territori cratere . "Dovendo considerare il sistema sanitario abruzzese un tutt'uno, abbiamo proposto di estendere la deroga anche ai territori fuori cratere, per non creare un sistema a due velocità". Relativamente alla norma sull'accorpamento dei Tribunali minori, ha ricordato Pezzopane, venne approvata una deroga simile dal precedente governo che, su proposta della esponente Pd, esonerò dalla riforma i tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, non rientranti nel cratere. Non ci sarebbero motivazioni valide dunque, sostiene la deputata, dietro la dichiarata inammissibilità, da intepretare invece come "un escamotage adottato dalla maggioranza che si è sempre detta favorevole alla disapplicazione dell'emendamento Lorenzin".
Infine, Pezzopane si è lungamente soffermata sulla questione riguardante le imprese aquilane della restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto. All'indomani dell’incontro tra la delegazione del Tavolo tecnico-istituzionale istituito dalla Regione Abruzzo e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti, la Pezzopane si è detta soddisfatta della linea adottatata. "Finalmente - ha affermato- il governo ha riconosciuto che occorre far prevalere la norma italiana che, nel 2011, ha fissato il de minimis a 500.000 euro e non quella europea che lo ha abbassato a 200.000 Fermo restando la necessità della trattativa con l'Europa sull'infrazione, si tratta di un passo in avanti anche se la proroga per la riscossione confermata ieri - ha aggiunto- è brevissima, considerando che ad agosto il Parlamento è chiuso. Occorre trovare una soluzione". Sul punto però, la deputata aquilana, ha affermato che l'atteggiamento mostrato in Commissione Ambiente dal viceministro all'Economia Laura Castelli è stato molto "più freddo"rispetto a quello adottato dal Sottosegretario Giorgetti.
"Martedì prossimo, in Aula, quando presenterò nuovamente gli emendamenti -ha conluso Pezzopane- il governo dovrà dire ufficialmente come intende procedere rispetto alle questioni riguardanti i due terremoti che hanno interessato l'Abruzzo e, in particolare, quale linea verrà adottata relativamente alla restituzione tasse da parte delle imprese aquilane".