"Diceva Agatha Christie: 'Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova'. In realtà di indizi, in un solo anno di governo, ne sono emersi molti di più e anche fin troppo chiari, ma vogliamo illuderci che la doppia assenza del sindaco Biondi, lunedì alla conferenza stampa che le amministrazioni comunali di Pescara, Chieti e Teramo hanno tenuto congiuntamente in difesa degli interessi dei propri Comuni [qui, l'articolo di NewsTown], e ieri all'incontro tra la delegazione dei sindaci e i componenti della commissione Bilancio della Camera dei deputati, sia solo una strana coincidenza".
A dirlo sono il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo e il segretario cittadino e consigliere dem Stefano Albano. Che sottolineano come le assenze dell'amministrazione comunale "meriterebbero una spiegazione poiché il quadro preoccupante che ne deriva è quello di una città isolata dal resto della regione proprio su una battaglia di cui L'Aquila doveva invece essere orgogliosamente capofila; in ballo ci sono infatti 60 milioni di euro assegnati dai governi Renzi e Gentiloni ai quattro capoluoghi di provincia abruzzesi, di cui ben 18 destinati alla nostra città grazie ad un progetto che ci ha consentito di ottenere la 27esima posizione in graduatoria nazionale, molto più avanti rispetto alle città di Pescara, Chieti e Teramo. Quale migliore occasione, dunque, per esercitare e rafforzare il ruolo di guida che compete al capoluogo di Regione su un tema che non dovrebbe conoscere casacche politiche ma che invece, come dimostrato con intelligenza dagli altri sindaci d'Abruzzo, dovrebbe richiamare all'unione delle forze?".
Dunque, l'affondo di Palumbo e Albano: "Siamo consapevoli del precario equilibrio che tiene insieme le forze di maggioranza in consiglio comunale, ma il rapporto di convivenza con la Lega, forza di governo anche a livello nazionale, non può essere anteposto agli interessi degli aquilani. La mozione che abbiamo presentato e che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale è di ferma contrarietà al voto espresso da tutte le forze rappresentate in Senato e quindi anche contro i senatori del Pd nei confronti dei quali, su questo argomento, non risparmiamo critiche. Ci aspettiamo, allo stesso modo, che i consiglieri di maggioranza sappiano in quell'occasione dimostrare la propria autonomia rispetto alla inopportuna e dannosa posizione assunta dall'amministrazione, esprimendo il proprio voto nell'esclusivo interesse della città; diversamente avremo la prova che 'prima gli aquilani' è solo uno slogan sbandierato da Biondi e dalla sua maggioranza per suggestionare i cittadini su questioni irrilevanti e puramente ideologiche, distogliendo la loro attenzione dall'inconsistenza che l'amministrazione dimostra sulle questioni realmente importanti".