"Gli indagati hanno rivelato una dedizione costante ad attività predatorie in danno della collettività, arrivando a suggerire i metodi corruttivi, a costituire società ad hoc, a rappresentare realtà fittizie, anche in momenti (il post sisma) in cui il dramma sociale e umano avrebbe suggerito onestà e trasparenza. Da ciò si ricava la certezza della reiterazione di reati della stessa specie”.
A scriverlo il gip Romano Gargarella che ha inteso motivare così l’ordinanza emessa stamane che ha portato all'arresto di Pierluigi Tancredi, all’epoca dei fatti consigliere Comunale, Daniela Sibilla, dipendente e collaboratrice del consorzio dei beni culturali della provincia di L’Aquila, dell'assessore alla ricostruzione dei beni culturali Vladimiro Placidi e di Pasqualino Macera, Funzionario Responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno s.p.a.
Non solo. E' arrivato un avviso di garanzia al vicesindaco Roberto Riga e al dirigente del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell'Aquila, Mario Di Gregorio.
Una vera e propria bufera che ha investito la Giunta guidata dal Sindaco, Massimo Cialente. "E' un colpo terribile, una cosa assolutamente inattesa per me e per tutta la Giunta", ha sottolineato il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa convocata nell'aula commissioni del Consiglio comunale. "C'è un problema fondamentale: qualsiasi ombra si proietti sulla ricostruzione e sulla gestione dell'emergenza getta una luce pesantissima sull'immagine della città. Ed è ancor più grave che questo accada ora, nei giorni in cui combattiamo con il Governo la battaglia decisiva per avere fondi certi per la ricostruzione del cratere. E' un grande dolore, per tutti noi, anche perché L'Aquila è sempre sotto i riflettori".
Cialente sottolinea come siano in corso indagini su altre vicende legate all'emergenza del dopo terremoto: "Chiediamo disperatamente alla Magistratura di fare piena luce. E' l'unica garanzia per gli aquilani. Ben venga, dunque, qualsiasi azione tesa a far chiarezza". Resta il dolore, incalza il primo cittadino: "Mi sento malissimo. Tradito". Poi, la difesa delle scelte politiche: "E' chiaro che la scelta di nominare Placidi fu squisitamente tecnica. Eravamo nel dicembre 2009 e avevamo bisogno di una professionalità capace di occuparsi della ricostruzione dei beni culturali della città. Chi meglio di lui, che allora ricopriva il ruolo di Direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila, poteva occuparsene? Pierluigi Tancredi, invece, è stato consigliere comunale d'opposizione fino al 17 agosto 2010, quando presentò le dimissioni per dedicarsi ad alcuni interessi personali nell'ambito della ricostruzione. Per poche ore, dal 19 al 21 giugno 2010, gli affidai l'incarico di delegato comunale al centro storico. La nomina suscitò un vespaio di polemiche e, così, decisi di ritirarla".
Cauto, Cialente, sugli avvisi di garanzia recapitati al dirigente Di Gregorio, già indagato per altre vicende e condannato in primo grado per turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulla metropolitana di superficie, e al vicesindaco Roberto Riga. Che ha confermato l'intenzione di dimettersi: "Sono sereno e tranquillo", ha sottolineato. "Confido nel prezioso lavoro della Magistratura che, sono sicuro, chiarirà tutti i dubbi emersi in queste ore. Ci sono cose a cui tengo oltre ogni altra: la famiglia, e non è stato bello ricevere la visita degli inquirenti in casa, e la città. Per questo, ho deciso di farmi da parte: voglio lasciare la Giunta tranquilla nel suo difficile lavoro quotidiano e dimostrare che, per me, il bene degli aquilani conta moltissimo".
Un gesto apprezzato dal primo cittadino: "Ringrazio Roberto per il lavoro svolto in questi anni e per la sensibilità dimostrata in un momento così difficile. Vogliamo affrontare al meglio la vicenda e, dunque, abbiamo deciso di sospendere dall'incarico anche l'ingegner Di Gregorio. Così che possa difendere il suo operato nelle sedi opportune. Per ora, l'incarico sarà assunto da Fabrizi. Decideremo poi se nominare un funzionario ad interim o se attendere il concorso bandito per la carica di dirigente".
A domanda sulla mancata rotazione degli incarichi dei dirigenti, chiesta a gran voce da Appello per L'Aquila e Rifondazione Comunista nei giorni convulsi in cui NewsTown pubblicò le intercettazioni dell'allora assessore Lisi, Cialente risponde che "era oggettivamente difficile attuarla. Il Comune dell'Aquila è sotto organico dopo i pensionamenti dei dirigenti Amorosi e D'Ascanio. Abbiamo solo due dirigenti tecnici (Nardis e Fabrizi, ndr) e tre dirigenti nominati con ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri. Tra gli altri, Di Gregorio. E ora non sappiamo neanche come sostituirlo".
Insomma, per ora nessuna spaccatura. Si va avanti. La Giunta intende andare avanti con il proprio lavoro senza tentennamenti. Resta, però, l'eco delle parole del primo cittadino che ha annunciato l'evolversi di altre inchieste sulla ricostruzione. Che potrebbero riservare altre sorprese.