"Il marcio che emerge dall’inchiesta “Do ut des” – mazzette in cambio di appalti -, al di là delle responsabilità penali da accertare, è l’ennesima prova di un sistema di potere, politico ed economico, che ha badato finora solo a soddisfare gli appetiti di pochi che fanno affari, mentre la città continua a impoverirsi e i giovani cercano un futuro altrove".
Si legge nella convocazione dell'assemblea aperta alla cittadinanza, organizzata per questo pomeriggio alle 17 nel tendone di Piazza Duomo. A promuovere l'incontro, i gruppi consiliari di Appello per L'Aquila e L'Aquila che vogliamo, il Comitato 3e32, l'Assemblea cittadina e il Consiglio Civico. Inizierà un percorso che intende costruire un'alternativa all'attuale classe dirigente. Un'alternativa non solo possibile ma, oramai, indispensabile.
"Le reazioni dei rappresentanti della maggioranza al governo, tese a minimizzare, sono inammissibili, così come quelle stupite dell’opposizione di centro-destra, nelle cui fila è arruolato uno dei principali inquisiti", scrivono i promotori dell'assemblea.
"La farsa del cronoprogramma della ricostruzione, lo scempio del territorio, un’idea di sviluppo fondata su progetti tanto clamorosi quanto opachi, le gravi inadempienze sul Piano di Protezione Civile hanno già ampiamente dimostrato l’incapacità di questa amministrazione. Ormai ne è definitivamente compromessa anche la credibilità e le conseguenze ricadranno ancora una volta sulla vita delle cittadine e dei cittadini e sul recupero del nostro territorio".
Le dimissioni del Sindaco e dell’intera Giunta non sono più rinviabili: "Solo un cambiamento netto di persone e di metodi, legittimato dal voto popolare, può restituire a questa città la dignità necessaria per pretendere una ricostruzione certa e virtuosa".
C’è una città sana che è stata tradita, che vuole un cambiamento radicale e che di questo cambiamento ha la responsabilità. Appuntamento alle ore 17, in Piazza Duomo.
News-Town seguirà l'incontro con una diretta Twitter. Hashtag, #dimettiamoli