Venerdì, 30 Novembre 2018 11:10

L'Aquila: resa dei conti in Fratelli d'Italia, si spacca anche Forza Italia

di 

E' durata pochi minuti la seduta del Consiglio comunale riunito stamane, in seconda convocazione, a seguito dello scioglimento di ieri per il venir meno del numero legale [qui, l'approfondimento]; giusto il tempo di approvare la variazione di bilancio dell’Istituzione Centro Servizi Anziani, portata in aula dall’assessore alle Politiche sociali Francesco Bignotti, e il presidente Roberto Tinari ha chiuso i lavori. 

Detto che i consiglieri, così, hanno ricevuto un altro gettone di presenza, ed è una vergogna, considerato che la variazione poteva essere votata ieri, la tensione in maggioranza è a livelli davvero allarmanti. Al termine del Consiglio, il gruppo di Fratelli d'Italia - Ersilia Lancia, Marcello Dundee e Berardino Morelli, assente il capogruppo Giorgio De Matteis - è rimasto a lungo chiuso in riunione nell'aula delle commissioni. 

Ieri, a far mancare il numero legale - e platealmente - era stato proprio il partito del sindaco, col capogruppo De Matteis e i consiglieri Dundee e Morelli che avevano abbandonato l'aula al momento del voto sul provvedimento inerente il Csa; la sola Lancia è rimasta seduta sui banchi della maggioranza. Un vero e proprio ammutinamento, guidato dal capogruppo che, in questo modo, ha inteso lanciare un messaggio chiarissimo al sindaco Pierluigi Biondi. In effetti, in mattinata De Matteis aveva ribadito la necessità di una verifica di Giunta, già chiesta a gran voce nel corso della riunione tra consiglieri di maggioranza che si era tenuta martedì sera; in quella circostanza, l'ex assessore regionale - supportato da alcuni esponenti di Forza Italia, e sulle spaccature in seno agli azzurri torneremo più avanti - si sarebbe scontrato duramente con Francesco De Santis della Lega che aveva difeso la posizione del suo partito, deciso ad andare avanti fino alle Regionali senza ulteriori scossoni. Tant'è vero che l'assessore e deputato Luigi D'Eramo - finito nel mirino della maggioranza per l'inerzia sull'iter d'approvazione del Piano regolatore - aveva lanciato una sorta di ultimatum "chiedendo di fare chiarezza entro 48 ore", altrimenti "saremo noi a chiedere una verifica politica", l'affondo.

Ebbene, De Matteis era convinto di trovare una sponda nel sindaco sulla necessità di una verifica dell'operato dell'esecutivo ad un anno e mezzo dall'insendiamento: ed in effetti, Biondi ha diffuso un comunicato stampa, nella tarda mattinata di ieri, riconoscendo l'urgenza di un "tagliando alla macchina comunale" ma ribadendo, altresì, come non ci sia all'orizzonte nessun azzeramento di Giunta e che la verifica, d'altra parte, "avviene quotidianamente" da parte sua. Non è bastato: al pomeriggio, il capogruppo di Fratelli d'Italia ha fatto mancare il numero legale in Consiglio. 

Aprendo di fatto la crisi.

In serata, il primo cittadino ha informato il coordinatore regionale Etel Sigismondi "per i provvedimenti conseguenti" e, stamane, si è fatta insistente la voce di una espulsione dal partito di De Matteis. Tuttavia, al termine del vertice d'urgenza a fine Consiglio, Ersilia Lancia ha negato che siano già state assunte decisioni - "la segreteria regionale non ragiona così" - rimandando ad una prossima riunione; lasciando Villa Gioia, però, Berardino Morelli non ha nascosto il nervosismo: "Se ci cacceranno, vedremo..." le sue parole. 

Insomma, il clima è da resa dei conti e il sindaco Pierluigi Biondi si ritrova con una maggioranza dilaniata da guerre intestine e col gruppo consiliare del suo partito in rivolta. 

Stando ai 'maligni', l'ostruzionismo di De Matteis - che ha trovato sponda nell'insoddisfazione di Morelli e Dundee per la scarsa attenzione e dignità riservata ai consiglieri di maggioranza - si giustificherebbe nei col 'mal di pancia' del capogruppo per la composizione delle liste di Fratelli d'Italia in vista delle Regionali; a livello provinciale, il partito è 'in mano' al sindaco Pierluigi Biondi e a Carla Mannetti, fedelissima del primo cittadino e assai influente nel suo entourage. Una lunga storia politica e di militanza lega il sindaco all'ex dirigente regionale - e così ad Alessandro Piccinini, altro esponente di spicco del movimento - una storia che non ha niente a che fare con i trascorsi politici di De Matteis, con l'ex assessore regionale che difficilmente troverà un posto al sole verso le Regionali: così si spiega la guerra intestina con l'assessore Mannetti, così si giustificano i mal di pancia delle ultime ore. 

De Matteis sta provando a forzare la mano mettendo in difficoltà la Giunta e il partito, a questo punto, è con le spalle al muro: cacciarlo, e non sarebbe affatto un buon segnale, se è vero che, nei fatti, il capogruppo sta ponendo il tema di una verifica del lavoro dell'esecutivo che trova sponda nel gruppo consiliare di Forza Italia, con l'auspicio di un cambio di passo chiesto a gran voce da ampi settori della città, oppure provare a ricucire, garantendo una candidatura 'comoda' al capogruppo. 

E così arriviamo a Forza Italia, e alle spaccature in seno in partito che avevamo evocato. Come detto, De Matteis sta trovando sponda nel gruppo consiliare azzurro che, non è un mistero, non è affatto soddisfatto del lavoro della Giunta, e il capogruppo Roberto Jr Silveri non fa niente per nasconderlo. Di nuovo, però, la spaccatura è figlia anche, e soprattutto, della corsa alle Regionali: alcuni influenti esponenti del partito aquilano stanno facendo la guerra al vice sindaco, sostenendo esplicitamente la candidatura del marsicano Emilio Iampieri. Tra l'altro, sarà della partita anche il presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari e, dunque, gli spazi di manovra per Liris si stanno restringendo in modo preoccupante, tant'è vero che il vice sindaco starebbe pensando di farsi da parte. 

Ma c'è una voce che si sta facendo insistente negli ultimi giorni, che passa di bocca in bocca tra le stanze di Palazzo Fibbioni, e cioé la possibilità che Liris possa rompere con Forza Italia e passare a Fratelli d'Italia. Fantapolitica? Può darsi: tuttavia, è chiaro che una candidatura con i meloniani sarebbe più agevole per Liris che, in caso di elezione, rafforzerebbe il partito in provincia, rendendo più solida, di rimando, anche la posizione del sindaco dell'Aquila. E poi, in Fratelli d'Italia il vice sindaco si ritroverebbe con i vecchi compagni - il termine è improprio, ci rendiamo conto - della militanza che fu: Biondi appunto, Piccinini e Mannetti. Lo ripetiamo, si tratta di voci e poco più: tuttavia, la spaccatura in seno a Forza Italia è nei fatti, inutile negarla. E certe voci, potrebbero anche aver messo in allerta De Matteis. 

Sullo sfondo resta la Lega che, per il momento, sta lavorando pancia a terra per l'elezione in Consiglio regionale dell'assessore Emanuele Imprudente e, per questo, vorrebbe evitare scossoni prima delle elezioni; d'altra parte, gli esponenti del Carroccio sono convinti che il movimento, in provincia e così a L'Aquila, beneficierà di un consenso importante, più importante che alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, ed è chiaro che, a quel punto, potrebbe far pesare la sua influenza sul governo cittadino. 

Niente si muoverà, comunque, fino al pronunciamento del Consiglio di Stato sull'anatra zoppa, atteso per il prossimo 6 dicembre; a quel punto, scatterà la resa dei conti, in un senso o nell'altro.

Ultima modifica il Venerdì, 30 Novembre 2018 18:26

Articoli correlati (da tag)

Chiudi