"Il romano Marsilio e la sua maxi coalizione sono allo sbando ancor prima di cominciare. Neanche il tempo di depositare le liste e il centro destra è già spaccato".
Così Sara Marcozzi, candidato presidente dei Cinque Stelle.
"La notizia che al candidato presidente del centro destra non sia stato neanche comunicato il contenuto delle liste, tanto da costringerlo ad una imbarazzante e squalificante presa di posizione pubblica appena dopo il deposito, la dice lunga sull'autorevolezza e sul rispetto che il "console" romano è in grado di esercitare sui suoi" dichiara la Marcozzi.
"Come pretende di governare la nostra regione per 5 anni se non è in grado neanche di controllare chi si candida in coalizione con lui?" continua l'esponente pentastellata "Una sceneggiata in casa centro destra, casa in cui la Lega di Salvini ha scelto di coabitare, che sembra mettere a nudo tutto il marciume e i giochi di potere di una politica vecchia ed incancrenita di cui questa regione deve liberarsi il più presto possibile".
"È vergognoso che i cittadini siano costretti ad assistere a queste svilenti pantomime e, tanto i responsabili tanto chi ha permesso che tutto questo accadesse, dovrebbero chiedere scusa agli abruzzesi poiché è proprio per questi indegni atteggiamenti che le persone oggi non credono più nella politica. E come dargli torto davanti a simili azioni? Il M5S si è sempre posto l'obiettivo di restituire alle comunità la fiducia nelle Istituzioni. Stiamo lottando anche per questo. L'unica alternativa credibile è un governo del M5S".
Sara Marcozzi, rincara la dose attaccando anche Salvini sulle trivelle: "Matteo Salvini si è dichiarato favorevole alle trivellazioni. Adesso è il momento che anche i leghisti d'Abruzzo, il romano Marsilio e tutto il centrodestra ci dicano da che parte stanno: sono pro o contro alle trivellazioni in Abruzzo contro cui i cittadini hanno già combattuto per anni?".
"In questi anni" prosegue la Marcozzi "sia a livello nazionale che a livello regionale, il Movimento 5 Stelle ha sempre lottato senza sosta per salvare il nostro mare da ogni minaccia. Una di queste è proprio l'utilizzo delle trivelle. Penso all'azione del governo nazionale che sta bloccando 40 richieste di trivellazione, che avrebbero potuto interessare anche l'Abruzzo, con il Decreto Semplificazione. Ma penso anche al caso Ombrina Mare. Mentre il candidato del centrosinistra Legnini votava nel 2012 a favore del Decreto Sviluppo che riavviò quella procedura, noi eravamo al fianco degli abruzzesi con alcune delle più grandi manifestazioni di piazza di sempre nella Regione, costringendo il PD a fare marcia indietro".
"Abbiamo sempre avuto le idee chiare al riguardo. Il nostro programma di governo per l'Abruzzo – afferma Marcozzi – ha un capitolo interamente dedicato all'ambiente, alla nostra terra, a come proteggerla e valorizzarla".
"I cittadini hanno il diritto di sapere se una delle forze politiche in campo per le elezioni regionali sia disposta a far trivellare il nostro mare. Visto che i leghisti d'Abruzzo si sono già fatti imporre il nome del candidato presidente da Roma, non vedo perché non dovrebbero fare altrettanto con i temi e le scelte politiche. È probabilmente per questo che hanno scelto come candidato il "console" romano Marsilio, che ha intenzione di governare l'Abruzzo come se fosse una provincia di Roma".
"Il Movimento 5 Stelle" conclude Marcozzi "al governo della Regione avrà un solo obiettivo: pensare al bene dei cittadini d'Abruzzo. Lo abbiamo già fatto negli ultimi quattro anni e mezzo all'opposizione e siamo pronti a farlo con ancora più forza al Governo della Regione. Adesso è il momento che gli abruzzesi si riprendano quel futuro che è stato loro tolto".