Un comitato elettorale "meno patinato" di altri, più "popolare", una parola che non fa paura, come non fa paura definirsi "progressisti" e di "sinistra".
E' stata inaugurata stamane la sede cittadina dei 'Progressisti per Legnini - Sinistra Abruzzo', lista che nasce dall'esperienza di Articolo 1 che si è intrecciata con le realtà del mondo ambientalista. A presenziare all'evento il candidato governatore Giovanni Legnini e i candidati consiglieri Fabio Ranieri, coordinatore regionale di Articolo 1, Pamela Soncini, assessora alle politiche sociali del Comune di Scoppito, Roberta Dell'Aguzzo, espressione di Sinistra Italiana, e Riccardo Centi Pizzutilli, classe 1999, il più giovane dell'intera coalizione.
Accanto a loro, l'europarlamentare di LeU Massimo Paolucci. In platea, tra gli altri, il capogruppo di Articolo 1 in Consiglio comunale Giustino Masciocco, l'ex assessora Betty Leone, l'ex presidente della Commissione territorio Enrico Perilli, il segretario cittadino di Sinistra Italiana Pierluigi Iannarelli.
"La coalizione civico e popolare messa in campo da Legnini ha un'anima legata ai valori, alle idee, ai progetti della sinistra che rappresentiamo in questa competizione elettorale con orgoglio e a testa alta", le parole di Fabio Ranieri; "valori e idee che si possono riassumere in alcune parole chiave che saranno la stella polare che orienterà il nostro impegno in queste settimane: diritti, uguaglianza, lavoro e ambiente. Non sono parole vuote o lontane, anzi: in Abruzzo significano molto. Non serve neanche sottolineare quanto sia importante il lavoro, in questa regione: l'Abruzzo ha pagato molto le crisi industriali degli ultimi anni. E ancora, diritti e uguaglianza: continuiamo a credere che sia necessario assicurare a tutti gli stessi servizi, a partire dalla sanità e dai trasporti, sia che si nasca nelle zone interne sia che si nasca nelle aree costiere più ricche e abitante. L'ambiente, infine: l'Abruzzo ha subito tre terremoti, disastri naturali drammatici; ambiente per noi vuol dire una ricchezza straordinaria da mettere in sicurezza: dunque, no alle grandi opere, alle trivellazioni, al metanodotto Snam, ad una visione del turismo ancorata a precetti antichi, no ad uno sviluppo che getta cemento armato sul territorio ma che sa valorizzare, piuttosto, le nostre straordinarie bellezze con l'unica, vera, grande opera necessaria: la messa in sicurezza di un territorio che, purtroppo, è fragilissimo".
"Il centrodestra pensava che la campagna elettorale sarebbe stata una passeggiata: adesso, invece, incominciano ad avere paura e fanno girare sondaggi falsi", l'affondo di Massimo Paolucci. "Armi di distrazioni di massa, nient'altro, per creare un clima loro favorevole. In Abruzzo, la campagna elettorale si gioca su tre persone, dovremo ricordarlo tutti i giorni fuori di qui: c'è una signora, una illustre sconosciuta che ha fatto per 5 anni il Consigliere regionale e che non ha portato alcun risultato significativo, un senatore catapultato sul territorio che non ha alcun legame con la regione e poi c'è Giovanni Legnini, che è l'Abruzzo. Questa è la scelta. Nei prossimi giorni dovremo stare all'osso della battaglia, e la battaglia è se l'Abruzzo deve essere finalmente governato bene da un figlio di questa terra o se deve essere considerato, invece, terra di conquista".
Dobbiamo chiedere il voto a tutti, ha aggiunto Paolucci: "alle elezioni politiche si sceglie il partito, alle regionali si sceglie il programma ed il candidato che può fare davvero il bene del territorio"; è possibile vincere, "dobbiamo crederci, e la nostra lista è al servizio di questo progetto: siamo qui per dare una mano; chi voterà i progressisti sarà certo di aver dato un voto a sinistra che resterà a sinistra, immune dal trasformismo, la malattia peggiore della politica meridionale".
Questa lista, ha aggiunto Giovanni Legnini, "rappresenta una proposta politica capace di intercettare i valori della sinistra, del progressismo italiano, con una apertura importante alla società civile; non si tratta di una riedizione di esperienze passate, anche recenti, e neanche di un pezzo di ciò che c'era prima, bensì racconta una esperienza nuova, innovativa. E la riuscita di questa lista costituirà un fatto importante per la coalizione. Conoscete lo sforzo di apertura massima che abbiamo messo in campo, di allargamento, di acquisizione di un sostegno di altre aree culturali, dei ceti moderati: abbiamo alcuni candidati di centrodestra nelle nostre liste, e non dobbiamo nasconderlo anzi rallegrarcene. Tuttavia, la coalizione funzionerà se ci sarà un baricentro chiaro, preciso: lo garantirò con la mia storia, i miei valori, ma lo garantirà anche la presenza di una lista solida di sinistra. Questo è l'intento di una coalizione ampia, plurale che si alimenta delle migliori culture politiche del paese. Oltre ai principi costituzionali ai quali ci ispiriamo, dovremo ribadire con l'esempio il valore della democrazia rappresentantiva, essere anti-populisti, anti-demagogici, ponendoci in alternativa a chi vuole semplificare, suggestionare l'opinione pubblica".