"Sono stato a Corfinio, dove si riunirono i popoli italici chiedendo i diritti di cittadinanza da Roma. Fu coniata una moneta su cui comparve per la prima volta la parola Italia, e quello è il simbolo identitario dell'autonomia della nostra regione. Il nostro rapporto col Lazio sarà di amicizia e collaborazione, un rapporto alla pari come fecero i popoli italici. Per inciso, Marco Marsilio disse che si sarebbe dimesso, ma non se ne sa più nulla: ha mantenuto il posto in caldo per lunedì. Così come Sara Marcozzi, candidata al proporzionale per garantisti con un ombrello protettivo il seggio al Consiglio".
Così Giovanni Legnini che, stamane, dopo la passeggiata a Corfinio, ha avuto un incontro a Carsoli col governatore di Regione Lazio e candidato alla segreteria del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. "A Nicola chiedo alcuni impegni precisi. Per primo, la convocazione congiunta delle Giunte regionali per affrontare insieme una posizione comune sull'autostrada, le cui vicende uniscono i sindaci abruzzesi e laziali. Le tariffe non le ha bloccate Toninelli ma sono bloccate da due anni. Sono altissime, non possiamo permettercele. La messa in sicurezza sismica e la manutenzione straordinaria devono essere a carico dello Stato come fu per la costruzione, e non dei pendolari e delle imprese di autotrasporto. Grazie al mio intervento, questa autostrada è stata dichiarata strategica per la protezione civile. Dobbiamo, poi, allearci per rendere più moderno ed efficiente il collegamento ferroviario fra Roma e Pescara, a partire dalla tratta Avezzano e Roma. Per la tratta Pescara Sulmona vi è uno stanziamento di 116 milioni di euro stanziate dal gruppo FS e vanno sbloccati. Ma occorre investire subito anche sul tratto Avezzano-Roma, strategico per migliaia di pendolari".
L'obiettivo, per i prossimi 5 anni, è velocizzare questi due tratti. "Ne avevamo la possibilità già alcuni anni fa quando feci stanziare 180 milioni per il tratto Avezzano-Roma, ma il governo Berlusconi cancellò quel finanziamento".
Il terzo impegno richiesto è la battaglia comune "per lo sblocco della ricostruzione post sisma 2016 e 2017. Dobbiamo avere più personale, semplificare le ordinanze, dare più poteri ai sindaci. La quarta richiesta di impegno è di lavorare insieme per una strategia più complessiva su trasporto e logistica, per lanciare l'asse strategico Civitavecchia-Ortona: gli interventi su autostrada e ferrovia sono funzionali anche a valorizzare i poli logistici abruzzesi come Avezzano e Manoppello".
Mano tesa da Nicola Zingaretti: "C'è un immenso bisogno di persone che si alleino fra loro per difendere i propri territori, per salvaguardare le prospettive di vita e di famiglia. Lancio un allarme: ci sono tanti problemi, ma la novità è che abbiamo chi li cavalca, chi li peggiora e chi invece li prova a risolvere. Al governo abbiamo i primi due, che pensano di far dimenticare i problemi con sorrisi, selfie, foto, propaganda. L'Italia non è un paese di polli da allevamento, non ci facciamo prendere in giro. Siamo arrivati ad un livello insopportabile di questa presa in giro. In questi otto mesi l'Italia è peggiorata. Ogni giorno si perdono 350 posti di lavoro. Chi governa lo fa con un carico di propaganda perché vogliono nascondere che siamo in recessione. Arriverà una nuova manovra: taglio ai trasporti e taglio alla sanità. Ora lo nascondono e si fanno i selfie, ma lo hanno già deciso".
Lazio e Abruzzo, se si pensano come una grande comunità di 7.5 milioni di abitanti - ha sottolineato Zingaretti - possono fare grandi cose insieme. "Riuniremo subito le due Giunte insieme, per un atto comune sul trasporto pubblico: noi stiamo già investendo a Lunghezza sulla velocizzazione della tratta Avezzano-Roma. Sul terremoto è successa una cosa incredibile: hanno rotto la filiera che rende protagonisti i sindaci, escludendo i territori e vogliono decidere tutto a Roma. Noi insieme dobbiamo rimettere al centro il protagonismo dei cittadini. Faccio un appello agli abruzzesi: difendete i vostri territori, non hanno alcuna idea su cosa fare. I cantieri sono chiusi, gli investimenti sono bloccati, il reddito di cittadinanza rischia di essere un bluff. Legnini presidente è lo strumento più potente per difendere l'Abruzzo da chi vuole mettere le mani su questa terra meravigliosa".