Ad uscire vincitore dalle elezioni è anche Pierluigi Biondi. E per diversi motivi.
Dopo aver tentato di strappare la candidatura a governatore, senza fortuna, il sindaco dell'Aquila ha fortemente sostenuto l'investitura di Marco Marsilio, vecchio amico di un tempo che fu; una scelta rischiosa, che ha incrinato gli equilibri interni a Fratelli d'Italia mettendo in dubbio la tenuta stessa della coalizione, se è vero che i leader abruzzesi di Lega e Forza Italia hanno faticato a digerire la candidatura del senatore romano, letteralmente catapultato sull'Abruzzo
Una scommessa che si è rilevata vincente.
Ed oggi Biondi può festeggiare, e con lui il suo 'cerchio' magico che, in queste settimane, ha lavorato alla campagna elettorale di Marsilio.
Non solo. Da coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, il sindaco del capoluogo ha ottenuto nell'aquilano un risultato ben al di sopra della media regionale: il partito si è attestato all'11,71%, 8 punti percentuale in più che nel teramano, col doppio delle preferenze strappate dal movimento in provincia di Pescara, oltre 6 punti sopra il risultato del chietino. Merito, anche, della decisione di 'accogliere' nelle liste di Fratelli d'Italia il vice sindaco del Comune dell'Aquila, Guido Quintino Liris, che altri problemi ha creato dentro la maggioranza a Palazzo Fibbioni, la cui rottura con Forza Italia, in qualche modo, è stata concertata col primo cittadino. E Liris ha strappato oltre 6mila preferenze, in una filiera che da Biondi arriva fino alla poltrona del governatore eletto.
Ultimo dato: un anno e mezzo dopo le elezioni comunali, gli assessori candidati hanno ottenuto migliaia di preferenze, in particolare in città. La posizione di Biondi ne esce rafforzata, oltre ogni dubbio.
"Il risultato di Fratelli d'Italia in provincia dell'Aquila è il più alto mai ottenuto in Italia in una competizione regionale, superiore anche al dato romano, la patria d'elezione del partito, con numeri straordinari in comuni come Trasacco, Navelli, Villa Sant'Angelo, Sant'Eusanio Forconese, ma anche ad Avezzano dove siamo 2 punti sopra Forza Italia e nella città dell'Aquila, col 14.6%", rivendica il sindaco ai nostri microfoni. "Oltre la capacità amministrativa, che ci ha aveva fatto crescere anche alle recenti politiche, è stata premiata la scelta di dar vita ad un partito aperto e inclusivo, sulla scia delle indicazioni di Giorgia Meloni ad Atreju con lo slogna 'conservatori e sovranisti'".
Ora, Biondi si ritroverà ad affrontare un profondo rimpasto di Giunta: oltre al deputato Luigi D'Eramo, che si dimetterà dopo aver mantenuto per mesi il doppio ruolo di assessore e parlamentare, andranno sostituiti il vice sindaco Guido Quintino Liris e l'altro assessore della Lega, Emanuele Imprudente, col rischio che un altro esponente di peso della Giunta, Carla Mannetti, possa seguire Marco Marsilio in Regione. "Ho già iniziato a parlare con le forze politiche. La qualità dell'attività amministrativa dovrà essere il punto di riferimento, non il ruolo dei partiti: quando si amministra bene, d'altra parte, i risultati arrivano anche per i partiti. Il fatto che le percentuali di Fratelli d'Italia e Lega crescano continuamente è un dato importante di cui tener conto".