"Io accetto tutto, che il popolo abruzzese abbia deciso e ha fatto benissimo. Chiedo solo una cosa, ufficialmente: che ci diano indietro i 700 milioni di euro che gli abbiamo dato l'anno scorso, le 4 ambulanze e gli spazzaneve a turbina...".
Lo ha detto Beppe Grillo, durante un passaggio del suo spettacolo a Bologna, facendo riferimento ai fondi destinati al sociale dai consiglieri regionali uscenti che si sono tagliati lo stipendio (che in realtà erano 700mila euro). "Sull'Abruzzo quello che sto prendendo adesso è il maalox, con la vaselina, insieme...", ha aggiunto Grillo.
Nel corso dello spettacolo Grillo è stato anche contestato da un gruppo di No Vax che lo hanno accusato di aver assunto posizioni pro-vaccini e ha parlato anche di Salvini - "L'ho incontrato all'aeroporto l'unica volta che è stato a Bruxelles e voleva farmi salutare sua mamma. Come fai a non voler bene a uno che ti vuole passare sua mamma?" - della Tav - "un mezzo obsoleto rispetto ai treni a levitazione manetica" - e del Pil: "Cos'è il Pil? Sono i ponti che crollano. Il ponte di Genova crollato è il vostro pil. Crollando innalza il Pil".
Pezzopane (PD): "Non dobbiamo restituire nulla"
"Noi abruzzesi non dobbiamo restituirti nulla".
Risponde così Stefania Pezzopane all'affondo di Beppe Grillo. "Ecco svelato il piano di compravendita del consenso. Caro Grillo, gli abruzzesi non si comprano. Hai proprio sbagliato i calcoli. Però adesso è tutto più chiaro. Come al governo, M5s fa ogni cosa solo per tornaconto elettorale. Noi non siamo in vendita".
Pagano (Forza Italia): "Sconcertato"
"Rimango profondamente sconcertato dalle parole pronunciate da Beppe Grillo ieri, quando, pieno di rabbia per la cocente sconfitta subita dal M5s in Abruzzo, ha chiesto indietro i 700000 euro, le ambulanze e gli spazzaneve a turbina a suo dire donati agli abruzzesi".
Lo dichiara il senatore Nazario Pagano, coordinatore di Forza Italia in Abruzzo.
"Vorrei ricordare al signor Grillo, che quei soldi provengono dalle casse dello Stato: sono denari pubblici, semplicemente stornati. La bassezza di queste affermazioni, a cui lui e il Movimento Cinque Stelle ci hanno tristemente abituato, è ancora più grave se si pensa ai disagi subiti dagli abruzzesi per il maltempo e ai morti che ha provocato. Torna subito alla mente, la tragedia di Rigopiano, dove Luigi Di Maio non si è risparmiato la passerella prima del voto. Un atteggiamento vergognoso e irrispettoso, che offende profondamente gli abruzzesi e gli italiani tutti," conclude.