Come cambieranno il consiglio e la giunta comunale dell'Aquila dopo le elezioni regionali?
Nelle prossime settimane, assisteremo sicuramente a un rimpasto di giunta che avrà, va da sé, effetti anche sul consiglio e sulla sua composizione.
Alcune sostituzioni, quelle di Emanuele Imprudente e di Guido Liris per esempio, sono obbligate, perché la legge stabilisce che le cariche di consigliere e assessore regionale siano incompatibili con quelle di sindaco e assessore comunale (ma solo per i comuni con più di 2mila abitanti). Altre saranno dettate da ragionamenti più politici, visto che le elezioni di domenica hanno ridisegnato anche gli equlibri interni dell'attuale maggioranza.
Certo è che a dare le carte saranno il sindaco Pierluigi Biondi - e non solo perché la nomina degli assessori spetta, tecnicamente, a lui ma anche in virtù del buon risultato ottenuto da Fratelli d'Italia a livello provinciale; un successo di cui Biondi, come abbiamo scritto, può intestarsi legittimamente il merito, essendo il coordinatore provinciale del partito - e la Lega, con Forza Italia che a questo giro starà probabilmente a guardare.
Oltre a Imprudente e Liris, potrebbero lasciare la giunta anche Luigi D'Eramo e Carla Mannetti. Il primo per non mantenere più il doppio incarico di parlamentare e assessore e la seconda perché potrebbe essere chiamata da Marsilio in Regione, nella sua squadra o addirittura, secondo alcune indiscrezioni, anche come direttore generale.
Nelle ultime ore, poi, è scoppiato anche il caso dell'assessore alla cultura Sabrina Di Cosimo, silurata da Biondi
La domanda è: chi saranno i sostituti?
Per riempire qualche casella Biondi potrebbe decidere di affidarsi anche a assessori esterni, figure tecniche d'area, ma non potrà farlo per tutti i posti vacanti.
E' quasi certo un ingresso in giunta di Raffaele Daniele (Udc). Avvocato brillante (è stato lui l'artefice principale della vittoria di Biondi nella vicenda Anatra zoppa), Daniele ha esperienza, conosce la macchina ed è uno sgobbone, uno dei pochi consiglieri comunali che studiano davvero le carte.
A lui Biondi potrebbe affidare deleghe delicate come il Bilancio (che è ancora il sindaco ad esercitare ad interim dopo aver defenestrato Anna Lisa Di Stefano) oppure le Opere pubbliche (settore strategico che andrebbe rilanciato), abbinando a queste ultime anche la carica di vice sindaco (in sostanza, Daniele prenderebbe gli stessi incarichi che aveva Liris).
In caso di ingresso di Daniele in giunta, al suo posto, in consiglio, dovrebbe andare Ernesto Placidi, che alle comunali di due anni fa ottenne 180 voti. Il primo dei non eletti dell'Udc sarebbe, in verità, Luciano Bontempo, che però è stato nominato amministratore del Sed. Difficile pensare che Bontempo possa lasciare i vertici di una partecipata per andare a fare il "semplice" consigliere. Placidi però ha un conflitto di interessi essendo membro del consiglio di amministrazione del Centro sociale anziani (ex Onpi), una partecipata del Comune.
In sostituzione di Imprudente e D'Eramo, potrebbero entrare altri due esponenti della Lega. Uno dei due dovrebbe essere quasi certamente Daniele Ferella, che attualmente siede in consiglio. In ballo c'è anche il nome di Francesco De Santis, coordinatore della Lega Giovani Abruzzo, anche lui consigliere. Nel caso in giunta andassero due consiglieri comunali del Carroccio, per via delle surroghe in consiglio entrerebbero Tiziana Del Beato e Laura Cucchiarella, che nel 2017 presero, rispettivamente, 193 e 112 voti. La Del Beato, però, si presenterebbe forte delle oltre 3mila preferenze appena ottenute alle elezioni regionali, dove correva in tandem con Imprudente. Un risultato in virtù del quale potrebbe anche essere chiamata direttamente in giunta.
Fratelli d'Italia potrebbe piazzare in giunta Giorgio De Matteis o Ersilia Lancia o anche entrambi. Sia l'uno che l'altro, però, alle regionali, si sono schierati in sostegno di Luca Ricciuti e non di Guido Liris, che invece, com'è noto, aveva dalla sua sia Biondi che gli altri consiglieri comunali fuoriusciti da Forza Italia. E non è da escludere che il nome di un assessore non possa uscire da questo gruppo. Qualora scattassero le surroghe, per Fratelli d'Italia scatterebbero Margherita Paoletti (72 voti nel 2017) e Claudio Chiaravalle (61 voti).
Tra i consiglieri comunali eletti in consiglio regionale ci sono anche Americo Di Benedetto (Passo Possibile) e Roberto Santangelo (L'Aquila Futura). Loro due, però, non sarebbero costretti a dimettersi, perché la legge non prevede un'incompatibilità esplicita. Se, per ragioni di opportunità, dovessero comunque lasciare, come hanno lasciato intendere, al posto Di Benedetto farebbe il suo ingresso in consiglio Sergio Ianni di Abruzzo Civico (383 voti nel 2017) mentre, al posto di Santangelo, Manuel Cucchiella (82 voti).