"L'onorevole-assessore D'Eramo dopo un anno di latitanza e subito prima del rimpasto di giunta, consegna alla città in una volta sola non uno ma tre nuovi centri commerciali".
E' quanto afferma la consigliera comunale Carla Cimoroni (L'Aquila Chiama), in merito all'approvazione della delibera di Giunta con cui l'esecutivo ha approvato la realizzazione di un parco commerciale in località Centi Colella. A questo, afferma Cimoroni, si aggiungono altri due progetti riguardanti la trasformazione a destinazione commerciale di un immmobile a Pile e il raddoppio di un'area edificabile a Cansatessa.
"Giusto il tempo di fare le regionali e la zona ovest, se questo scempio non viene bloccato in Consiglio comunale, si ritroverà non solo il nuovo insediamento di Centi Colella -spiega Cimoroni- con un progetto planivolumetrico approvato dalla Giunta in tempi record, ma anche la trasformazione a destinazione commerciale di un immobile già esistente in località Campo di Pile, delibera per il momento ritirata in approvazione del parere della Provincia, e il raddoppio di un'area tutta da edificare in località Cansatessa".
"Nessun cenno a una qualsiasi attività di programmazione e pianificazione: ci si è chiesti, per esempio, quanti metri quadri di "commerciale" per abitante sono ragionevoli in considerazione del tessuto socio-economico? C'è un indirizzo su come dovrebbero essere assegnati tra strutture piccole, medie e grandi in ragione della distribuzione della popolazione attuale e futura? Domande retoriche, ovviamente: non è minimamente presa in considerazione nemmeno la moratoria fino al 2021 per i grandi centri commerciali prevista dal Testo unico sul commercio varato 6 mesi fa dalla Regione Abruzzo".
"L'unico criterio seguito -evidenzia Cimoroni- è l'interesse di pochi e la resa incondizionata all'urbanistica contrattata, con buona pace della riduzione del consumo di suolo, della necessità di ricucire il territorio attraverso la distribuzione di funzioni diverse e complementari e soprattutto della rivitalizzazione dei centri storici dell'Aquila e delle frazioni, aggravata dalla totale assenza della ricostruzione pubblica".
"Le delibere di oggi sono la pietra tombale sul percorso del Prg, se mai ci fosse stato ancora bisogno di conferme. In ballo non ci sono solamente la cementificazione del territorio e la morte dei mercati e del piccolo commercio, a partire da quelli che dovrebbero ripopolare i centri storici. Si sta decidendo se i nostri figli dovranno passeggiare in un centro commerciale o nelle piazze, se siamo disposti in silenzio ad accettare che interessi privati determinino i luoghi della nostra socialità. Per quanto ci riguarda in consiglio comunale daremo battaglia durissima e speriamo di non essere i soli dell'opposizione e che anche dalla maggioranza si levi qualche voce critica".
"Ma sarà determinante quanto i cittadini e le categorie produttive si impegneranno a contrastare questi progetti che possono essere ancora bloccati. Noi ci siamo -conclude Cimoroni- la città questa battaglia può vincerla".