Giovedì, 11 Aprile 2013 12:36

"Martedi saremo a Roma con carriole di progetti": Cialente lancia la protesta

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"Chiodi ha detto che non siamo capaci di spendere 2 miliardi e 200 milioni del Cipe invece quei soldi sono già stati spesi. Anzi c'è un buco di 800 milioni che riguarda 2mila pratiche pronte per il contributo, mentre sono 5mila in tutto quelle che hanno già iniziato l'iter". 

 

Questa la risposta, in una granitica conferenza stampa, del Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente al governatore della Regione Gianni Chiodi che due giorni fa lo aveva duramente attaccato insieme alla senatrice Stefania Pezzopane e all'ex deputato Giovanni Lolli tutti presenti.

"Nelle prossime ore il Governo deve predisporre un procedimento per attivare un mutuo con la Cassa deposito e prestiti -ha continuato Cialente - si tratta di una copertura di circa 50-60 milioni ogni miliardo stanziato, per cui deve decidere quanti soldi destinare alla ricostruzione e iniziare a pagare. Sapendo che per ogni miliardo speso ogni anno, solo di Iva si potranno recuperare tranquillamente 100 milioni".

Martedì abbiamo organizzato a Roma una presenza istituzionale promossa dal Comune dell'Aquila insieme ad altri sindaci - aggiunge Stefania Pezzopane - porteremo in delle carriole, simbolo di questa città, non delle macerie questa volta ma dei progetti che potrebbero partire se ci fossero i finanziamenti per farlo. Il messaggio che vogliamo portare al Governo Monti - continua Pezzopane -  è che è necessario immediatamente che si predisponga al primo strumento economico finanziario utile, in genere la manovre che si tiene tra maggio e Giugno, il finanziamento della ricostruzione nella forma dell'intervento della Cassa Depositi e prestiti. A noi servirebbe per il Comune dell'Aquila un miliardo ogni anno per cinque anni come scritto sul cronoprogramma e 10mld per il Cratere come ora dice anche Barca. Tutto questo - conclude Pezzopane - in un peroido di crisi come quello nel quale ci troviamo, peserebbe meno al momento sulla Cassa dello Stato utilizzando la Cassa depositi e prestiti. Con questo strumento infatti bisognerà eventualmente restituire il rateo tra 10anni. Se è stato applicato per l' Emilia Romagna non vedo perché non si possa utilizzare anche per L'Aquila. Se avessimo la percezione di risposte ondivaghe da parte del Governo è evidente che saremmo costretti a chiamare la città a tornare a Roma".

I documenti sulla situazione generale delle pratiche e i finanziamenti mostrati dal Sindaco (cliccaci sopra per ingrandirli)

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Ultima modifica il Venerdì, 12 Aprile 2013 00:16

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