La Giunta regionale, nella riunione di oggi seguita alla composizione dello strappo con la Lega avvenuto nella verifica di maggioranza andata in scena stamani, ha quasi completato la nomina degli alti dirigenti.
L’esecutivo ha approvato i provvedimenti con cui si assegnano gli incarichi di direttore generale all’ex amministratore delegato e presidente di Trenitalia, Barbara Morgante, che sarà vero braccio destro del presidente coordinando tutti i direttori e l'intera macchina regionale.
Morgante, 56 anni, figlia di Giuseppe, maresciallo dei carabinieri paracadutista originario di Magliano dei Marsi, scomparso nel 2010, può vantare un curriculum di assoluto spessore: oltre agli incarichi di alta responsabilità in Trenitalia, ha lavorato per TAV Spa, ed è stata membro della Commissione Infrastruttura Uic (Union internationale des chemins de fer), con sede a Parigi. E' molto legata all’Abruzzo, avendo studiato a Chieti - dove vivono ancora parenti e familiari - fino agli anni del Liceo.
Nominati poi altri quattro capi dipartimento: Bilancio e Risorse umane a Fabrizio Bernardini, Trasporti e infrastrutture a Emidio Primavera, Salute a Roberto Fagnano, attuale direttore generale della Asl di Teramo, Sviluppo economico e Turismo a Germano De Santis. I nominati di oggi si aggiungono ai direttori Elena Sico, da dirigente a capo dipartimento Agricoltura, su input del vice presidente leghista della Giunta, Emanuele Imprudente, Emanuela Grimaldi e Claudio Di Giampietro, che guiderà il dipartimento Lavoro.
Per il completamento delle nomine manca dunque solo quella del capo dipartimento dell’Ambiente per via del fatto che i termini del bando non sono ancora scaduti.
Nel caso di Bernardini e Primavera, si tratta di due conferme di uomini scelti dal precedente governo di centrosinistra guidato da Luciano D’Alfonso, ora senatore del Partito democratico. Per Fagnano, invece, anch'egli scelto dal centrosinistra, arriva una promozione che potrebbe, tra l'altro, liberare il posto da manager alla Asl teramana al romano Antonio Paone.