Mercoledì, 11 Settembre 2019 22:01

Sanità, Verì detta la linea ai nuovi manager: "Prima il risanamento"

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Risanamento.

Sarà questo il primo obiettivo al quale dovranno lavorare i due nuovi direttori generali delle asl di Chieti e L’Aquila appena nominati dalla Regione, rispettivamente Thomas Schael e Roberto Testa.

I due manager sono stati presentati dal governatore Marco Marsilio, dal direttore generale del dipartimento Sanità Roberto Fagnano e dall’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.

E’ stata proprio quest’ultima a fissare subito una delle linee di indirizzo alle quali i due dg dovranno attenersi. “Parliamo di due asl importanti, entrambe sedi di università ma anche di due aziende con grandi problemi, spesso attenzionate dal tavolo di monitoraggio. Il primo obiettivo dovrà essere, dunque, quello del risanamento economico, per ripianare i debiti che abbiamo trovato”.

La Verì ha poi annunciato di aver depositato, mesi fa, sul tavolo di monitoraggio, una proposta di delibera contenente l’abolizione del superticket, la “tassa” di 10 euro che molte regioni, tra cui l’Abruzzo, applicano su alcune tipologie di visite e ricette. “Visto che abbiamo saputo che è volontà del nuovo ministro della Sanità (Roberto Speranza, ndc) eliminarlo” ha affermato l’assessore “faccio presente che noi abbiamo proposto di farlo già da diverso tempo e stiamo ancora aspettando una risposta”.

Sul raggiungimento degli equilibri di bilancio, Schael ha raccolto subito le sollecitazioni dell’assessore Verì: “Nell’ultima asl in cui ho lavorato (quella di Bolzano, ndc)” ha dichiarato il manager tedesco “ho preso un’azienda che aveva 34 milioni di perdite e ho chiuso gli ultimi tre esercizi con 20 milioni di utile”.

Risultati che gli non sono bastati, tuttavia, per essere confermato, visto che la giunta della provincia alto-atesina ha rescisso anticipatamente il suo contratto. Perché?

“Non l’ho detto all’epoca, tanto meno lo dirò adesso. Penso però che se non c’è più un rapporto di fiducia tra la parte politica e quella manageriale, sia quest’ultima a dover andare via. Sono una persona abituata a rispettare le norme e quando sono convinto che una cosa non si possa fare non la faccio. Posto, comunque, che in Trentino sono durato tre anni e mezzo, non sono uno che ha paura di dimettersi”.

Schael ha promesso che non sarà solo l’uomo dei conti: “Sarò una figura a metà tra il risanatore e l’innovatore. Penso che la sanità sia ancora molto indietro nell’adozione dei processi di innovazione e digitalizzazione”.

Quanto agli altri due temi di maggior rilievo, ovvero l’istituzione del Dea di secondo livello e il project financing per il nuovo ospedale, Schael non si è sbottonato ma ha detto che quello tra Chieti e Pescara “è già un sistema integrato”. Quanto al projet financing, invece, ha precisato: “Non ho un’opinione. Sono scelte che spettano alla politica”.

Quello del Dea di secondo livello è un argomento che sta a cuore anche alla asl dell’Aquila nell’ottica di una possibile integrazione funzionale con quella di Teramo. Testa, su questo, ha detto, però, di voler prima studiare le carte: “Andranno fatte le dovute valutazioni, che dovranno essere basate su dati certi.

La asl che mi appresto a dirigere” ha poi aggiunto “è un’asl complessa di un territorio vasto. Credo sia opportuno uniformare il più possibile il modo di lavorare. La mia impostazione sarà quella di stabilire un dialogo forte con le varie articolazioni aziendali per affrontare e risolvere collegialmente tutte le criticità”.

"L'Abruzzo si dimostra attrattivo e competitivo riuscendo a richiamare professionalità con grande esperienza e competenza” ha detto Marsilio “L'adeguamento delle retribuzioni dei manager era un atto dovuto per riallineare l'Abruzzo alle altre regioni italiane. Un adeguamento che hanno fatto tutte le Regioni.  Solo l'Abruzzo era rimasto fermo a tal punto da scoraggiare chi aveva i requisiti e le capacità per accettare l'incarico e assumere questa funzione di direzione".

"Abbiamo raggiunto questo risultato” ha aggiunto Marsilio “dopo un lungo percorso visto che, al momento del nostro insediamento, abbiamo trovato un bando già pubblicato che presentava delle criticità. La differenza nei compensi  era così evidente che abbiamo dovuto adeguare le retribuzioni dei direttori generali.  Chi lavora in Abruzzo è giusto che venga pagato come chi lavora in ogni altra regione d'Italia. Guidare una Asl è una responsabilità enorme per assicurare un servizio essenziale per i cittadini, promuovere in pieno il diritto alla salute e ridare slancio all'intero comparto".

Sulla rottura con Francesco Zavattaro, il manager sul quale era caduta, inizialmente, la scelta per la direzione della asl di Chieti, Marsilio ha specificato che non è imputabile a questioni legate alla retribuzione, anche se è solo dopo la nomina di Schael che la giunta, su richiesta dello stesso Marsilio, ha deciso di alzare il compenso per la figura del direttore generale a 149mila euro lordi. “Zavattaro aveva posto tutta una serie di condizioni che non abbiamo ritenuto opportuno accettare, non volevamo autorizzare nessun trattamento speciale” ha spiegato Marsilio “A un certo punto è stato lui che ha deciso di chiudere in maniera pacifica la discussione, il che mi fa pensare che avesse altre prospettive professionali aperte”.

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